Capitolo 21.

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<<A domani Court>> le schioccai un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina.
Più mi allontanavo dalla macchina e più mi sembrava di starmi allontanando da lei. Era come se i pochi passi che avevo percorso fossero in realtà tutti i segreti e le parole non dette che c'erano tra noi.

L'avrei persa? Era già successo?

Mi girai di scatto, incapace di accettare anche la sola ipotesi. Lasciai lo zaino cadere alle mie spalle e tornai indietro da Courtney.
Valeva la pena provare.

<<Ehi. Sicura che sia tutto okay? Mi sembri, uhm, pensierosa.>> forzai un sorriso, mio malgrado. Non volevo pensasse che non mi importava, ma ero troppo preoccupata per sorridere.

<<Certo Al, tranquilla.>> mi sorrise. <<Piuttosto tu, sei una pessima bugiarda.>> si rabbuiò.
<<Non ci credo neanche per sbaglio che Trevor ti abbia lasciata impassibile.>> inarcò un sopracciglio come se volesse sfidarmi a contraddirla.

<<Pensare a lui è come un pugno allo stomaco, ogni volta. Vederlo è stato come una mazzata in testa. Sentirlo fingere di tenere ancora a me è stato come centinaia di coltellate.>> dissi con voce tremante. <<Però, se c'è una cosa che ho imparato, è curarmi le ferite da sola. Non volevo gravare su di te per una questione tanto inutile. Apprezzo il tuo supporto ma non mi piace abusarne.>>

Le rivolsi un sorriso, tanto triste quanto sincero.

Tornai a passi incerti verso il mio zaino, che avevo precedentemente abbandonato sulla via di casa, lo recuperai e raggiunsi la porta di casa sospirando.

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 <<Va bene mamma. Non c'è problema. Si, stai tranquilla. >> sospirai <<Ciao, ci sentiamo dopo>> chiusi il telefono e mi catapultai sul divano, frustrata. 

Erano le tre del pomeriggio, non avevo ancora mangiato e mia madre non sarebbe tornata a casa prima di due giorni Fantastico, pensai. Capitava spesso che la mamma mancasse da casa per lavoro, perciò non avrei dovuto stupirmi così tanto.  Adesso, da eccellente donna in carriera quale era, si trovava in Spagna ad affrontare un meeting con non so chi, per discutere di non so di quale argomento. 

Afferrai il cellulare ed ordinai il pranzo. Poi composi il numero di Courtney e feci per chiamarla, quando iniziai a chiedermi se fosse una buona idea invitarla a casa. Dopo la scena di poco prima, non avevo voglia di vederla ad essere sinceri. Cominciai a scorrere la rubrica, alla ricerca di qualcuno con il quale passare il pomeriggio. Realizzai, in quell'esatto momento, di essere sola. Completamente sola. La mia migliore amica a malapena mi considerava, mia madre era fuori città, mio padre era a lavoro e il mio ragazzo non era più il mio ragazzo. 

Sentii improvvisamente freddo, così mi alzai e agguantai dall'armadio la mia coperta preferita. Mentre tornavo nel salone, qualcosa scivolò dalla coperta. Mi voltai e raccolsi la polaroid con mano tremante. Ne scattavo a centinaia lo scorso inverno, perciò non la riconobbi subito. Era stata scattata il giorno del mio ultimo compleanno, il 12 dicembre. Ritraeva me, Trevor, Courtney e Micheal, il mio migliore amico, nonché ragazzo di Court, intenti a cucinare nell'ampia cucina di casa Davidson. Eravamo sorridenti, sporchi di uova e farina ovunque. Ricordai con nostalgia quella giornata, e numerose lacrime mi bagnarono copiosamente il volto al pensiero di Micheal.



Spazio me 

EIEI

ciao bellissimi, come state? io ho iniziato la scuola qualche giorno fa e mi sto ancora abituando. Scusate la lunghissima attesa, non sono capace a pubblicare con regolarità nonostante ci provi disperatamente. 

Cosa ne pensate del capitolo? Perchè Allison è così triste per questo Micheal?

SOME PIECES OF PAST ARE GOING TO COME IN THE NEXT CHAPTER.

Ho aggiunto il cast, anche se mancano ancora tanti personaggi, spero che rispecchino l'idea che vi eravate fatti dei personaggi.

GRAZIE INFINITE PER LE 485 VISUALIZZAZIONI!! SIETE PAZZI!! 

si per me è un sacco, rip. 

vi voglio bene,  notte.

-els :)

No way to escape. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora