Capitolo 15.

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<<ODDIO MA È TREMENDO>> singhiozzò la mia migliore amica stringendomi.

<<E adesso come stai?>> chiese poi a pochi centimetri dalla mia spalla.

<<Sono contenta di essere tornata.>> le stampai un bacio sulla testa e sciolsi l'abbraccio da orso in cui mi aveva soffocata.

<<Dimmi tu, piuttosto come sono andate le cose mentre non c'ero!>> 

<<Beh a me non è successo niente, dopo che sei scomparsa sono stata malissimo e lo ero fino a quando non hai bussato alla porta. Tua madre è impazzita, si è chiusa in casa ed ha ridotto allo stretto indispensabile i contatti con la specie umana, come me in effetti. Tuo padre invece ha perso tutta la sua loquacità, ha smesso di parlare a ruota libera.>> disse a una velocità tale da impedirmi di interromperla.

<<Tu non corri questo rischio, invece.>> accennammo entrambe una risatina, <<Trevor?>> 

<<Non ero sicura volessi saperlo..>> disse un po' titubante.

<<Non ho avuto il tempo di crogiolarmi nel dolore per averlo visto baciare Samantha. Ho avuto altro per la testa.>> liquidai velocemente la questione con un gesto della mano.

<<Beh, se proprio vuoi saperlo, lui e Samantha stanno insieme dalla settimana dopo la tua scomparsa.>> mi disse abbassando lo sguardo.

<<Brutto stronzo.>> borbottai sentendo le forze abbandonarmi e gettandomi poco delicatamente sul divano della mia migliore amica.

<<Mi hanno sospesa dopo che l'ho massacrato nel cortile della scuola>> accennò un sorrisetto soddisfatto <<Ho passato un'abbondante mezz'ora a ripetergli quanto mi facesse schifo e quanto odio e delusione provassi nei suoi confronti, ribadendo il concetto buttandolo a terra e quasi strappandogli la maglietta.>> mi gettai su di lei stritolandola in un abbraccio pieno di gratitudine e affetto.

Courtney era come una di quelle felpe abnormi: sempre pronta a coprirti il culo.

<<Mi sei mancata così tanto.>> biascicai in mezzo ai suoi capelli.

<<Anche tu, rifiuto umano.>> Sorrisi. 

<<Continuavo a chiedermi se qualcuno sentisse la mia mancanza, o avesse provato a cercarmi.>> ammisi.

<<CERTO CHE ABBIAMO PROVATO A CERCARTI, CRETINA. NON HO FATTO ALTRO NEGLI ULTIMI SEI MESI CHE TORTURARMI PER CERCARE DI CAPIRE DOVE DIAVOLO POTESSI ESSERE, MANCAVI COME IL RESPIRO SOTT'ACQUA. SONO DOVUTA ANDARE DA UNO PSICOLOGO PERCHE' MI RIFIUTAVO DI MANGIARE, DORMIRE E STUDIARE. ERA UN MIRACOLO SE TROVAVO LE FORZE DI ALZARMI DAL LETTO E FARMI UNA DOCCIA. MA STUPIDA CI SEI NATA O LO SEI DIVENTATA?!?!>> urlò a pieni polmoni senza ammettere repliche o interruzioni.

<<Okay, okay ho afferrato il concetto>> mi arresi alzando le mani al cielo. 

<<Sei una stupida, ti dovrei ammazzare. Vieni qua cretina, abbracciami che mi sei mancata.>> disse aprendo le braccia come una bambina che vede tornare a casa il papà dopo il lavoro. 


Spazio me 

Non ho riletto e l'ho appena scritto, spero possiate apprezzare, baci

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