22.Dovrei odiarlo

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Mi sveglio a causa di un frastuono proveniente dal piano di sotto.

"Ma che cazzo state facendo?" Sbraito contro i ragazzi.

"Prepariamo la colazione!" Sì giustificano.

"Che? Preparate la colazione? Ma lo vedete in che stato avete ridotto la cucina?" Continuo a gridare.
"Ora voi ripulite tutto! E io e le ragazze andiamo a fare colazione al bar!" Continuo poi.

"Ma che è successo qui?" Chiede Alex scendendo insieme alle altre.

"Che il tuo ragazzo e gli altri coglioni volevano fare i fenomeni preparando la colazione, ma visto che sono stupidi e hanno fatto solo danni, ora ripuliscono tutto. Da soli. E noi andiamo a fa colazione al bar!" Dico l'ultima parte sorridendo.

"Siii!" Gridano in coro.

"Ivana vieni che ti presto qualcosa! Voi avete già i vostri vestiti nel mio armadio, intimo cassetto a destra! Cercateli la!" Dice l'ultima parte alle mie migliori amiche.

Ivana mi segue e la presto un paio di skinny jeans neri e una felpa rossa.

Le vanno alla perfezione.

Mi vesto anche io con un paio di jeans e una felpa nera e vado a vedere a che punto stanno le altre.

"Siete pronte?" Chiedo.

Loro annuisono prendendo le rispettive borse e tutte insieme usciamo.

"Prendiamo qualcosa anche per loro?" Chiedo alle ragazze mentre stiamo ordinando.

Loro annuiscono sorridendo.

"Sean e Jaden vanno pazzi del la ciambella al cioccolato e fragole!" Dice Alex.

"Lo sappiamo!" Diciamo io e Giuly all'unisono.

"Per Mario invece?" Chiedo a Ivana.

"Cioccolato e panna! Non va matto per le fragole!" Afferma la sorella del moro.

Finito di fare colazione prendiamo il cibo per i ragazzi e poi torniamo a casa.

Apro la porta e si sentono subito Delle grida.

"Ma che diavolo succede?" Grida questa volta Ivana.

"Che tuo fratello pensa di aver fatto più di noi e che ora si merita un po' di riposo!" Dice Jaden.

"Ma se avete già finito di pulire!" Dico non capendo.

"Sì ma sto stronzo vuole il divano tutto per se!" Dice Sean riferendosi a Mario.

Io diretto interessato si butta sul divano prima che gli altri possano fare un solo passo e comincia a ridere.

"Ma che bambini!" Dice Alex portandosi una mano sulla fronte.

"Vi abbiamo portato la colazione!" Dice Giuly ai bambinoni.

"Cosa?" Chiedono all'unisono.

"Ciambelle!" Dice Ivana.

"Cioccolato e fragole?" Chiedono Sean e Jaden in coro.

E ti pareva.

Io annuisco e loro mi si catapultano addosso prendendomi la scatola dalle mani.

"Quella al cioccolato e panna e per Mario!" Grido ai due cretini che che sono corso in cucina.

Mario a differenza loro si alza tranquillamente dal divano per poi raggiungerli in cucina.

Passiamo il pomeriggio insieme a divertirci giocando come bambini di 5 anni.

Mi diverto molto, ma mai quanto con Lukas.

Com lui ridevo senza motivo, solo per la voglia di farlo.

Solo perchè la sua risata mi contagiava sempre.

Ogni sorriso che mi rubava solo guardandomi negli occhi.

Ogni sorriso che mi rubava semplicemente sfiorandomi.

O quando mi abbracciava.

Solo lui riusciva a farmi sorridere con così poco.

Quel poco che per me era tutto ciò di cui avevo bisogno.

E fa male ammetterlo ma mi manca da morire.

Anche dopo che se n'è andato senza dirmi nulla.

Dovrei odiarlo, ma non posso.

Non ci riesco.

Lo amo, e mi manca.

Dovrei odiarlo, ma come si può odiare la persona che ti ha fatto capire di essere unica.

Come si può odiare la persona che ti ha fatto capire di essere speciale.

Come si può odiare la persona che ti ha fatto capire che sei superiore agli altri, che ti ha fatto credere in te stessa, che ti è sempre stata affianco.

Come?

Io non lo so, e se voi lo sapete ditemelo, perchè forse  così riuscirò anche io.

Ma io voglio veramente odiarlo?

No.

Non voglio.

Non potrei mai.

E prendetemi per stupida se volete.

O per pazza.

Ma io non posso odiare la persona che ho amato.

Che amo ancora.

Adesso.

In questo preciso momento.

Non posso.


Spazio autrice
Ciao a tutti!
So che questo capitolo è molto corto ma prometto che il prossimo sarà più lungo.
Spero comunque che vi piaccia.
Un bacio.

Don't Let Me GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora