11. Nobody loves me.

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JUSTIN'S POV.
Col sorriso stampato in volto e il cuore a mille, svoltai a destra e abbandonai definitivamente casa di Free. Finalmente l'avevo baciata e, come avevo sospettato, le sue labbra erano dannatamente morbide. Ciò che rese quel nostro primo bacio ancora più bello era che il fatto che non fosse un bacio programmato. Non avrei mai pensato che avrebbe girato il viso proprio nel momento in cui stavo per baciarle una guancia e sono rimasto spiazzato. Be', molto meglio toccare le sue labbra che la sua guancia. Per quanto fosse morbida e liscia, preferivo di gran lunga le sue rosee labbra, altrettanto morbide. Ero ancora sognante e il mio cuore non smetteva di battere, cosa mi stava facendo quella ragazzina di quindici anni di così tanto forte? Solo con Lana mi sentivo così felice, non sorridevo così tanto da mesi o forse anni.

Freedom mi aveva stregato, mi aveva fatto ricordare cosa significava amare qualcuno. Chi l'avrebbe mai detto che un uomo di ventisette anni che viveva a Cambridge, potesse innamorarsi di una ragazzina di quindici anni che aveva conosciuto a casa dei suoi nonni in una piccola città come Stratford? Io non l'avrei mai detto, eppure lo stavo provando sulla mia stessa pelle.

A distogliermi dai miei pensieri fu il cellulare che cominciò a squillarmi. Senza neanche dare un'occhiata al display per vedere il nome della persona che mi stava chiamando, risposi.

-Principessa, hai già finito di studiare?- dissi sorridendo e portando il cellulare tra l'orecchio e la spalla.

-Fare la segretaria di mamma è già abbastanza, devo studiare ancora?- rise Dafne, sospirai.

-Oh, sei tu, Dafne- risi -Credevo fosse Freedom-

-Freedom?- chiese.

-Una mia amica- risposi alzando gli occhi al cielo -A cosa devo questa chiamata?-

-Dato che prima non hai risposto al mio messaggio e dato che mi trovo a Stratford, pensavo potessimo prendere qualcosa al bar insieme-

-Dafne, non lo so..-

-Non ci vediamo da tanto, Justin- mi interruppe -In memoria dei vecchi tempi, giusto un caffé per fare due chiacchiere-

-Okay, va bene- sospirai -Ci incontriamo al bar fuori all'Avon tra cinque minuti, va bene per te?-

-Sono già lì- mi mandò un bacio prima di attaccare.

Sospirai frustrato e mi passai una mano sul viso prima di inserire la terza e sfrecciare verso il centro. Avevo promesso a Free che non sarei uscito con Dafne, mi sentivo un cretino ad aver accettato l'invito. Ma infondo, che male c'era se prendevamo un caffé, facevamo due chiacchiere e poi ognuno per la propria strada?

Mi tranquillizzai e forzai un sorriso prima di girare a sinistra e prendere la via per il centro. Per non finire nei casini con la mia principessa bastava solamente non lo venisse a sapere ed io di certo non gliel'avrei detto. Non volevo litigare con lei dopo il nostro bacio, il nostro primo e innocente bacio a stampo. Dio, perché non riuscivo a smettere di pensare alla sensazione che avevo provato quando le sue labbra avevano avuto un contatto con le mie?! Principessa, hai davvero dei super poteri se riesci a farmi questo.

Qualche minuto dopo, parcheggiai l'auto vicino al centro e mi avviai a piedi verso il bar. La chioma bionda di Dafne era ben distinguibile anche a chilometri di distanza. Mi avvicinai piano, le mani in tasca e un sorriso forzato sul viso. Al tempo dell'Università eravamo molto amici, fu grazie a lei che conobbi Lana. Uscivamo insieme tutti e tre, le chiedevo sempre consigli su come fare colpo su Lana e mi aiutò molto. Poi, quando il mio matrimonio finì, Dafne mi voltò le spalle e andò via. E mi ritrovai solo.

-Hey- la salutai, mi sorrise.

-Ciao, Justin- mi baciò una guancia -Entriamo? Fuori fa freddo-

We Can Fly To Never Neverland [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora