18. Be my date this Christmas Eve.

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Justin mi prese dolcemente per mano prima di tornare di là dai ragazzi. Toccai la collana che mi aveva appena messo al collo, il cuore mi batteva forte. Non riuscivo ancora a capacitarmi del fatto che proprio a me, una ragazzina di dodici anni più piccola, aveva regalato una collana con l'infinito. Proprio a me stava mostrando amore e felicità e la cosa non mi dispiaceva affatto. Quando Logan ci vide, mano nella mano, ci sorrise e venne al nostro fianco. 

-Free, abbiamo bisogno del tuo aiuto!- gracchiò trascinandomi un sé in un negozio di vestiti. 

-Ti sembra modo?- sbottai alzando un sopracciglio e tenendo l'altro teso. 

-Sì- fece spallucce continuando a trascinarmi e a fregarsene se mi stesse o meno facendo male. 

-Stasera niente regalo- lo minacciai chiudendo gli occhi in due fessure. 

-Oh, che paura- 

Risi e alzai gli occhi al cielo, sentii lo sguardo di Justin addosso. Era così bello quella mattina. Più di tutto, amavo il suo sorriso, che non aveva abbandonato il suo viso nemmeno per un secondo. Quel sorriso riusciva a rendere felice anche me. Mai nessuno, in tutta la mia esistenza, era riuscito a farmi sorridere così tanto in così poco tempo. In poco più di due settimane era riuscito a trasportarmi in un'altra galassia, in un altro mondo completamente nostro. In poco tempo, era riuscito a far valere la parte migliore di me e non quella che stava predominando nell'ultimo periodo. Justin era la mia luce, la mia fortezza. Justin era la persona che più mi faceva sentire libera e viva sopratutto. Non l'avrei mai lasciato scappare. 

Justin era la persona di cui mi ero innamorata.
E si sa che il primo e vero amore non si scorda mai. 

-A cosa vi servo?- chiesi ai tre ragazzi di fronte a me, spostai il peso su una sola gamba. 

-Maglione giallo o verde?- chiese Nicholas mostrandomi i due maglioni. Arricciai il naso un po' disgustata da quelli che erano 'i suoi gusti infallibili'. 

-Nessuno dei due- rispose Justin al posto mio. Lo guardai alzando il pollice e facendogli l'occhiolino. 

-E allora scelga lei il maglione per mia sorella, mister Bieber- sbottò Logan suscitando una risata generale. 

-Scommettiamo che trovo qualcosa di più decente e femminile?- alzò entrambe le sopracciglia, lo guardai mordicchiandomi il labbro.

Perché doveva sempre essere dannatamente sexy? 

Cominciò a frugare tra i vari scaffali e i vestiti appesi alle grucce. Si allontanò di qualche metro provocando in me un vuoto incalcolabile. Così, feci proprio come lui e cominciai anch'io a frugare tra le mensole e gli scaffali. Non avevo una passione sfrenata per lo shopping, preferivo più comprare i vestiti su internet.
Dopo vari minuti passati a mettere sottosopra i vestiti -così almeno le commesse non sarebbero rimaste a fissare Justin ma avrebbero fatto qualcosa che riguardasse i compiti che non stavano svolgendo per fissare il mio quasi fidanzato- tornai dai ragazzi trovando Justin mostrare a Logan varie maglie e vari vestiti. 

Una maglia in particolare mi colpì, una che assomigliava tanto a quella che aveva la nonna, la mamma di mamma, in una foto. Era un maglioncino rosso con tante piccole renne sulla parte superiore del busto e sui polsini, a collo alto. Mi sporsi per prendere quel maglione dalle mani di Justin e mi avviai, sotto lo sguardo stranito di tutti, in camerino. Non ero più padrona delle mie azioni, volevo solo assomigliare alla nonna. Mi spogliai, indossai il maglioncino e mi guardai allo specchio. Ero proprio come lei. Anche se mamma non mi parlava mai dei suoi genitori, assomigliavo molto alla nonna. Mi avvicinai allo specchio toccando con le dita il mio riflesso. Chiusi gli occhi e mi sentii trasportare in un altro mondo.

We Can Fly To Never Neverland [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora