Light and Dark

2°Capitolo

-COSAAA??!!- strillai. La abbracciai stretta stretta. Nel nostro mondo fidanzarsi è una cosa unica e speciale e quando succede bisogna fare una grandissima festa in onore dei due innamorati.

Iuta mi prende il polso e mi trascina di nuovo in camera mia -sta sera ci sarà il più grande party della storia del Popolo della Luce!- disse agitando le mani in aria, poi aggiunse:-e tu sarai uno schianto!-

si diresse vesro la cabina armadio ma con uno scatto mi sovrapposi tra lei e la porta.

- Iuta, lo sai che non posso uscire i te lo sei dimenticato?- dissi seriamente.

Lei in tutta risposta mi squadrò da capo a piedi, storcendo il naso alla vista dei miei jeans con felpa, e rispose:- Non importa, scapperai! E poi nessuno ti dirá niente se per una volta esci dal palazzo! Insomma è il giorno piú importante dell'unica amica che hai!-

In effetti aveva ragione... Non avevo mai osato disubbidire agli ordini del Re, perchè solo Dio sá quale sarebbe srata la punizione. Ma ero grande, avevo 16 anni e fra un mese ne avrei compiuti 17. Volevo vedere come era fatta la cittá e chi vi abitava. Ero stanca della mia enorme stanza, delle grandi sale ognuna con un colore diverso dall'altro e con un tipo differente di caminetto e di quelle inaccessibili stanze chiuse con catenacci a prova di magia.

Avevo voglia di uscire.

-Ci sto- dissi con un sorriso. Lei allora, mi trascinó nella cabina armadio, posizionandomi davanti allo specchio e buttandomi addosso tutti i vestiti che dovrvo provare.

Guardai il mio riflesso.

Non ero come la mia amica, con i tratti tipici del mio popolo. Io avevo la carnagione pallida, quasi malata, occhi da cerbiatto verdi con pagliuzze d'orate, capelli lunghi di un rosso tendente al biondo.

Non ero uno stecco, diciamo che avevo le curve giuste al posto giusto.

Mi facevo schifo.

Iuta mi fece provare vari abiti e alla fine decise che il migliore era un vestito in stile imperiale, senza spalline, verde con una fascia d'oro intorno alla vita.

Mi sistemó i capelli e il trucco.

-Sei bellissima tesoro!- disse a opera terminata -ora però devo andare. devo essere a casa ad accogliere tutti gli invitati e non posso scappare con te-

Aspetta

- quindi tu non vieni con me?!!- la guardai incredula. Lei mi guardó dispiaciuta

-no, mi dispiace, ma mi raccomando, con il favore delle tenebre, che per una volta ci sono d'aiuto, mettiti un mantello nero addosso- e con questo scappó via. Pazienza.

Non sapevo che fare così mi misi a girovagare per i corridoi. Guardai gli stessi quadri che guardavo ogni anno dei nostri antenati, appesi alle pareti dalle rifiniture bianche e oro e parlai con il cuoco Ben.

Si stava facendo ora di andare così mi avviai verso il passaggio segreto che i re usavano per scappare dagli attacchi del Popolo delle Tenebre.

Poi sentì delle voci.

Provenivano dal corridoio alla mia destra e sembravano entrambi maschili, sussuravano per non farsi sentire. Mi avvicinai di soppiatto.

-...Non possiamo permettere che lo sappia!- questo era mio padre! Ma con chi stava parlando?

-Avete ragione sire, ma più aumenterá la sua voglia di uscire e di scoprire il mondo- questa voce non l'avevo mai sentita prima.

-Lo so! Lo so!- continuó mio padre -fra poco è il suo compleanno, e ho molta paura che si avveri la maledizione- Stavano parlando di me?! Ma che maledizione?Non ci capivo niente.

-No sire, non temete è solo una leggenda, vedrá che non si innamorerá di nessuno stando qui- di colpo sentì i loro passi avvicinarsi e corsi dalla parte opposta, verso il passaggio. Non potevo piú pensare alla loro conversazione.

Ora dovevo presenziare ad una festa.

Spazio autrice:

Ciao a tutti! ;) Questa é la prima volta che scrivo quindi siate clementi vi prego!! Scrivete, commentate con tutte le vostre domande e curiosità... e votate! I capitoli cercheró di aggiornarli il piú in fretta possibile in modo da non farvi attendere troppo!

Baci

Salla