19° Capitolo

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Mentre Tania mi preparava, sistemandomi il vestito e i capelli, io mi informai. In pratica la festa era per il Principe Alan, il primogenito tornato inerme da una missione suicida in terre nemiche (il mio regno) e dove la maggior parte dei soldati avevano perso la vita. Ci saranno, alla festa, tutti i piú grandi esponenti politici e magici e le loro famiglie e gli amici del festeggiato. Devo dire che ero un pó nervosa, perchè non conoscevo nessuno a parte Theresa e Ciel, che aveva promesso di starmi accanto. Avevo paura di incontrare queste persone, perchè ero sicura fossero delle persone simili a zombie e vampiri e che magari non mi avrebbero accettato visto che ero una prigioniera. Eppure, in un certo senso, ero anche una di loro perchè sapevo controllare sia il buio che la luce e conoscevo la maggior parte delle loro tecniche di combattimento, e non era da escludere il fatto che fossi in rapporti intimi con uno dei principi. Probabilmente Ciel non sarebbe rimasto con me tutta la sera perchè ovviamente aveva i suoi doveri, e questo lo capivo benissimo.

Mentre rimugnavo su questi pensieri Tania finí di prepararmi e dovette scuotermi delicatamente sulle spalle per farmi alzare. Andai di fronte allo specchio e mi osservai. Stavo benissimo. Il vestito mi calzava a pennello e delineava tutte le mie curve con grazia brillando di mille colori, i capelli erano raccolti in uno chignon alto e scompigliato con attaccatevi dei brillantini intonati al vestito, il trucco andava dal grigio-verde all'argento e risaltava la forma del viso e degli occhi e le scarpe erano anch'esse argento con un leggero tacco. Mi voltai e di slancio abbracciai Tania

-Tania sei bravissima!- lei parve un poco imbarazzata

-Ma no, signorina, ho solo fatto il mio dovere, siete voi che siete bellissima-

-Ma figuriamoci!- risposi, era stata veramente un'artista! Insomma, con me ci voleva un miracolo per farmi apparire bella e "splendente" come lo ero in quel momento.

Bussarono alla porta ed entró Sebastian che, con un inchino palró:-Mi vogliate scusare, signorina ma il ricevimento è iniziato da mezz'ora e il Principe Ciel l'aspetta hai piedi della scalinata- Cosa? Non mi ero accorta che fosse cosí tardi! Questo mi rese ancora piú nervosa. Incominciai ad aprire e chiudere le mani e a torturarmele.

-Ma certo Sebastian, grazie-

-Se permettete- aggiunse Sebastian -ho il dovere di accompagnarvi dal signorino- si inchinó e tese il braccio in direzione della porta, invitandomi a uscire. Io mi voltai un'ultima volta verso Tania e l'abbracciai, poi mi diressi verso la porta.

Sebastian mi condusse fino all'angolo che dava su una scalinata, sporsi un pó la testa e vidi Ciel che mi aspettava. Era magnifico. Aveva un completo da onorificenze militari blu scuro che si intonava con i suoi capelli(anche in quell'occasione scompigliati)e gli occhi, varie medaglie erano appuntate all'altezza del cuore di colore rosso, oro e verde. Guardai oltre di lui e vidi le porte socchiuse da cui proveniva un fascio di luce d'orata e si udiva un vociare di gente che chiaccherava allegramente e della musica classica in sottofondo. Mi voltai verso Sebastian e annuí, per garantirgli che era tutto a posto. Lui in risposta si inchinó, si voltó e sparí nel buio del corridoio da dove eravamo venuti. Io feci un respiro profondo e uscí allo scoperto. Intanto Ciel si era girato verso la porta, ma quando sentí i miei passi scendere le scale si voltó.

Diciamo soltanto che la bocca gli arrivó alle scarpe e diventó tutto rosso. Era adorabile quando faceva cosí.

Appena arrivai alla sua altezza gli dissi:-ora puoi anche chiuderla la bocca- lui la richiuse e rise

-Non è colpa mia se sei bellissima- allora fu il mio turno di arrossire.

Mi porse il braccio e io lo presi a braccetto. Ci dirigemmo davanti alla porta e Ciel prese la maniglia, poi si voltó verso di me

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