8°Capitolo

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Mi sveglio con un gran mal di testa e riconosco il letto dove sono stata adagiata la prima volta nella mia camera. Sposto gli occhi e noto che difianco a me, sul bordo del letto, è seduto Ciel. Si tiene la testa con le mani, con le dita che affondano tra i suoi bellissimi capelli corvini.

Con fatica,perche sento il corpo molto pesante, alzo il braccio e gli tocco il palmo della mano.Si gira di scatto facendo un salto, sorrido leggermente, si é spaventato.

-Aranel- mi rivolge un sorriso caldo e rassicurante. Quando sorride i suoi occhi si piegano leggermente a mandorla rendendo il sorriso piú luminoso. Poi di colpo torna serio e distaccato chiudendo le labbra in una linea sottile

Stavo per morire al pensiero di... sento i suoi pensieri, ma lui non se ne accorge che mi ha fatto entrare nella sua testa. Non conclude il pensiero e intuisco che fosse qualcosa di brutto. Decido di non rispondere per non metterlo in imbarazzo. A quanto ho potuto notare sembra quasi lunatico.

Gli sorrido dolcemente -cosa c'é Ciel?- domando. Lui distoglie lo sguardo -niente- dice, si alza e va alla porta. Sta per andarsene.

No aspetta... Non andare via! penso. Scendo giú dal letto ma le gambe non mi rispondono e prima di cadere sento le sue mani prendermi per la vita e mi aiuta a rimettermi in piedi. Quando sono ben dritta sento che il suo corpo è attaccato al mio, con la mia schiena sul suo petto. Sgrano gli occhi e divento rossa.

-Tranquilla non me ne vado- sentí un sorriso prendere forma tra le sue parole, non riuscí a trattenermi dovevo dirglielo. Mi divincolai dalla sua presa e andai a prendere il libro delle leggende che mi ero tenuta in mano mentre combattevo. Lo aprí alla pagina della maledizione e glielo porsi. Lui mi guardó interrogativo per poi abbassare gli occhi sulla pagina e incominciare a leggere. Intando andai a sedermi sul letto. Guardai fuori. Come al solito era buio e tutto era avvolto nella nebbia. Chissa come sarebbe stato questo luogo con il sole. Di sicuro avrebbe rivelato molte cose. Magari il sole arrivasse anche in tutto quello che sta succedendo! Di sicuro mi chiarirebbe la storia della maledizione.

-Non capisco- disse a quel punto Ciel. Si sedette vicino a me.

-Chi sono i due ragazzi?-

-É quello che voglio sapere anch'io!- esclamai, poi aggiunsi:- sappiamo solo che sono della 2°generazione, il resto o é menzogna o realtá- A quel punto lui distolse lo sguardo dal libro e mi guardó negli occhi:-L'hai sentito?-

-Cosa?-

-Cos'hai provato leggendo il titolo?- capí cosa intendeva.

-L'hai provato anche tu?? Quel senso di attrazzione verso la leggenda?- lui annuí guardandomi. Mi immersi nelle profonditá dei suoi occhi e leggendovi confusione, ma anche curiositá e altre mille emozioni diverse. Strano come puoi capire una particolare persona solo guardandola no?

Lui mi prese di colpo il polso:- Andiamo a cena e poi ti voglio portare in un posto particolare- disse con un luccichio negli occhi. Mi riscossi dalla bellissima sensazione dei suoi occhi:-Cosa?-

-Dai hai capito benissimo. Andiamo!- E mi trascinó con lui fuori dalla stanza.

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