4°Capitolo

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Ritornai a casa affaticata, cosí mi misi un pigiama(uno stupido vestito con le maniche a sbuffo e lo strascico) di colore azzurrino e mi infilai a letto.

Mi addormentai dopo qualche secondo.

Mi svegliai nel cuore della notte, matida di sudore, avevo una brutta sensazione... bruttissima sensazione. Si sentí un'esplosione e subito dopo urla. Mi alzai velocemente e andai a controllare alla finestra. Tutto calmo. Eppure avevo sentito un'esplosione.

Un'altra, altre urla.

Corsi fuori dalla stanza, in corridoio. C'erano un sacco di servi che correvno da una parte all'altra, non sapendo dove andare.

Io corsi verso la direzione del suono, nel senso contrario a dove correvano tutti. Nessuno si curó di me. Neppure la mia tutrice e l'insegnante a cui avevo voluto piú bene. In questi momenti si vedeva come ero trattata veramente: con indifferenza e gelosia.

Arrivai alla fine del corridoio che dava all'entrata e proprio lí, al centro c'era un mostro. Un gigante con la testa a pera, gli occhi gialli, la bocca piena di canini aguzzi e la pelle ricoperta di squame... che schifo.

Sapevo come dovevo agire.

Scesi dalle scale e mi fermai davanti al mostro. Avevo molta paura.

-Ehi! Mostro! Sono qui!- urlai. Il mostro del Popolo delle Tenebre si volta verso di me e incomincia ad avanzare nella mia direzione ed io, voltandomi incominciai a correre verso l'esterno del castello, in giardino. Qualcosa mi ferí la spalla e il fianco. Guardai giú, erano due tagli profondi. Incominciai a sentirmi debole e un dolore lancinante si fece strada nella mia mente al posto della paura. Sentí una rabbia cieca che esplodeva dentro di me come una bomba. Mi voltai verso il mostro e allungai una mano.Un lampo di luce scaturí dalla mia mano incendiando il mostro. Mi voltai e continuai a correre, inoltrandomi nella foresta. Anche quando mi sentí al sicuro continuai a correre graffiandomi le braccia e stracciandomi il pigiama. Volevo scappare, andare via, ecco cosa volevo. Volevo nascondermi e lasciare tutto al caso.

Sbucai nella radura con il lago della notte prima, la stessa dove avevo incontrato il ragazzo delle Tenebre. Ma ora non avevo paura e non mi voltai indietro. Feci il giro del lago e arrivai dall'altra parte dove ieri c'era lui.

Le ginocchia mi cedettero e crollai distesa a terra con la mente e il corpo squarciati dal dolore, intanto la neve incominció a cadere. Strano, non era mai successo che nel nostro popolo cadesse la neve.

Chi mi salverá ora? Saró sola anche in momenti come questi?

Tranquilla ci sono io

Riuscí soltanto a pensare che una bellissima voce mi stava parlando con la telepatia, e poi vidi tutto nero.

Spazio autrice:

Ciao! Allora? Che ve ne pare? Mi raccomando votate con tante stelline e commentate... Ciaooo

Salla

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