Cap. 2- La leggenda e la ragazza

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(Nella foto Aria)

Davanti a noi c'è una radura. Anche se è giorno c'è un buio incredibile. Non si vede niente, ma grazie alle luci della macchina riusciamo a vederci qualcosa.
-Ma almeno sai dove siamo?-
-Si, qua ci venivo da bambino.-
-Che bel posto..- Dico in tono sarcastico.
-È stupendo questo posto, vedrai!-
Si ferma in uno spiazzo senza alberi. Spegne la macchina e scende.
-Ehi, ma fai sul serio?-
-Si, scendi avanti!-
-Non mi vuoi uccidere, vero?-
-No. Ti muovi?-
Scendo dalla macchina e lui chiude.
Ci incamminiamo in mezzo agli alberi. Non si vede nulla!
-Come cazzo fai a vedere?!- Inciampo in qualcosa e impreco.
-Questo posto lo conosco come se fosse casa mia. E sta attento.-
-Fanculo, Liam!-
Si mette a ridere e dopo pochi minuti arriviamo davanti a un lago. Rimango a bocca aperta.
-Allora? Che ti avevo detto?-
-Hai ragione è bellissimo.-
Mi guardo un po' intorno. È un lago spettacolare. Ha finito di piovere come aveva previsto Liam e adesso c'è un caldo sole di Febbraio. Mi sento tirare per la felpa.
-Dove vai? Vieni che ti faccio vedere una cosa.-
-Cosa?-
-C'è una leggenda che riguarda questo lago.-
-E sono sicuro che adesso tu me la dirai, vero?-
-Esatto. Ma se non la vuoi sapere non te la dico. No problem!-
-Dai, parla.- Sospiro alzando gli occhi al cielo.
-Dicono che in questo lago sia morta una ragazza. Aveva un anno in meno di noi. Stava qua sulla riva. Passeggiava tranquilla, ma ad un certo punto vide qualcosa nell'acqua. Si affacciò, ma non c'era nulla, allora riprese la sua passeggiata, cantando una canzone in una lingua sconosciuta a tutti, persino a lei. Non riusciva a capire perché da quando era venuta in questo posto cantava canzoni sconosciute.-
-E poi l'ha capito?-

Nel frattempo passeggiamo sulla riva e mi guardo intorno, facendo poca attenzione a quello che dice Liam.

-Aspetta ci sto arrivando! Dicevo.. Cantava queste canzoni, il giorno dopo tornò ignorando le preghiere della madre che la scongiuravano di rimanere a casa. In qualche modo era attratta da questo lago. Rimase sulla riva con i piedi nell'acqua, cantando e aspettando di vedere qualcosa nel lago. Ad un certo punto su quello scoglio laggiù..- Indica uno scoglio poco lontano dalla riva. Poi riprende: -Vide qualcosa che si muoveva e sentì cantare la stessa canzone che cantava lei da quando era entrata in questa radura. Si immerse nell'acqua avvicinandosi a quello scoglio. Sempre di più finché non capì di chi era quella voce. Allora cercò di tornare indietro, ma si sentì tirare sott'acqua. Da quel giorno nessuno seppe più nulla di quella ragazza.-
-E cosa l'aveva spinta ad andare vicino a quello scoglio?-
-La parte migliore.. Da quel giorno nessuno la vide, ma alcune persone sostengono di aver visto sott'acqua qualcosa che nuotava, qualcosa che non era umano, aveva le stesse sembianze, ma con la differenza che al posto delle gambe aveva una coda di pesce, lunghissima.-
-Una sirena?- Dico divertito.
-Esatto.-
-Che stronzata..-
-È una leggenda.. Ma certe persone, soprattutto chi ha conosciuto quella ragazza, ci crede. Per questo motivo questa radura è sempre senza nessuno. Dicono che sia maledetta. Credono che il lago sia abitato dalle sirene.-
-Tu ci credi?-
-No.- Dice poco convinto.
-Tu ci credi!- Lo prendo in giro.
-Ma smettila.. No, non ci credo. È solo che anche io avevo visto qualcosa in acqua.-
-Ma scherzi?- Mi metto a ridere. Non credo a sirene, fate, licantropi e vampiri dall'età di.. Più o meno 8 anni..
-No, non scherzo.. Ma che? La senti?-
-Si..-

Sentiamo una voce femminile. Mi guardo intorno e vedo una ragazza davanti a noi, in lontananza.

-È lei.-
-Ma che stai dicendo! Non vedi che ha le gambe?- Rido.
-Si, ma la leggenda dice che le sirene sulla terra si trasformano in umani.-
-Hai finito?-
-Torniamo a casa..-
-No, fifone. Andiamo da lei.-
-E se è una sirena?-
-Non esistono le sirene, Liam!-

La ragazza si gira verso di noi, mi fissa. Ha gli occhi grigi, i capelli lunghi, lisci e biondi. È vestita normalmente. Jeans e camicetta. Ci avviciniamo e lei sembra ancora più stranita. Ma non sembra spaventata al contrario di Liam, che trema vicino a me supplicandomi di tornare indietro.

-La finisci?-
-No. Non hai visto quant'è bella? È impossibile che sia umana.-
-Ciao, io sono Ocean. Come ti chiami?- Le chiedo ignorando Liam.
-Aria.- Ha una voce stupenda, ed è incredibilmente bella. Guarda Liam che a quel nome sussulta.
-Ah, lui è Liam. Il mio migliore amico.-
Gli porge la mano, ma lui si ritrae.
-Liam, tutto bene?-
-È lei, Oce..-
-Ma che dici? Avrà al massimo..-
-19 anni. L'età in cui è scomparsa.. Le sirene rimangono ferme all'età in cui si sono trasformate. È lei, ti dico!- Mi bisbiglia all'orecchio in modo che lei non senta. Ma Aria guarda il lago. Ignorandoci.
-Non è lei.- Poi mi rivolgo ad Aria.
-Aria.. Posso chiederti quanti anni hai?-
-Certo.. 19.-
-Cazzo..- Sento dire a Liam.
Lei mi guarda sorridendo.
-Qualcosa non va?- Chiede Aria a Liam.
-Dimmelo tu..- Dice lui in tono di sfida.
-Liam, adesso basta.- Lo allontano.
-Senti ti dico che è lei!-
-Amm.. Aria, mi ha fatto piacere conoscerti.-
-Anche a me.- Sorride e guarda Liam che si è girato per andar via.
-Ci possiamo rivedere?-
-Quando vuoi. Io sono qua.-
-Va bene, ci vediamo..-

Mi saluta con un sorriso. È davvero bellissima. Ha ricominciato a cantare, quando parla ha una voce dolce, ma quando canta ancora di più.. È una canzone che non ho mai sentito, una lingua strana.

Arriviamo alla macchina e Liam sale subito e mette in moto. Salgo anche io prima che mi lasci qua.

-Ma che ti è preso?!-
-Era lei!-
-Non era lei! Come cazzo ti viene in mente?! È una leggenda del cazzo per spaventare qualcuno. Le sirene non esistono, ti dico!-
-Ma l'hai vista? È bellissima, ha una voce stupenda e ti ha detto pure che lei stava là se la volevi rivedere.-
-E allora? Questo non vuol dire che sia lei..-
-Ti dico che è lei, Oce.-
-Va bene, mettiamo il caso che sia lei, cosa c'è di male?-
-Ma sei cretino? Sai a quanto risale la leggenda?-
-No.-
-Ad almeno 80 anni fa..-
-Bene, allora?-
-Tu sei proprio un'idiota.. Quella ragazza avrà almeno 96 anni!-
-È una ragazza, Liam.. Umana.-
-No!-
-Sentiamo cosa mi dici di fare?-
-Niente, tanto non mi darai ascolto.-
-Bravo.- Sorrido e guardo fuori dal finestrino, cercando di memorizzare la strada per tornarci domani.
-Giurami solo che ci starai attento. Le sirene sono ingannatrici.-
-Si, si. Giuro.-
-Ci torni domani, vero?-
Mi conosce troppo bene. Rido senza rispondere.
-Tu sei proprio idiota.-
-E tu sei un caga sotto.-
-Fanculo..-
Arriviamo a casa mia. Scendo dalla macchina e Liam mi grida abbassando il finestrino: -Domani sta attento!-
-Ti preoccupi troppo, Liam!-Gli rispondo, entrando in casa.

Passo gran parte del pomeriggio a finire il gioco che avevo iniziato, e perso grazie al mio migliore amico. Mangio una fetta di pizza avanzata da ieri. Mi faccio una doccia e poi vado a dormire. Sogno Aria, la sua voce bellissima che mi prega di portarla via, i suoi occhi grigi, incredibilmente espressivi, che mi guardano, supplicanti.

The Story Of A Hybrid [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora