The Story Of A Hybrid [Completata]

Cap. 23- Perché io?

Sono seduto su questo maledetto letto da venti fottutissimi minuti. Non ci capisco un cazzo.

Aria è nella stanza accanto alla mia, la sento gridare. Dice che vuole vedermi e che non possono trattarla in quel modo, perché lei è la principessa.

Merda.. La principessa. Sono fidanzato con la principessa delle sirene. Mi sembra così assurdo!

Mi metto a ridere come un coglione.

Voglio andarmene da qui e portare Aria il più lontano possibile da questo posto.

La porta si apre cigolando e io scatto in piedi. Le due guardie di cui ancora non so il nome mi fissano senza tradire nessun emozione.

-Mi dite che cazzo succede?!- Sbotto.
Rean si fa strada tra i due. -Ocean, la regina vuole vederti.-
-E perché?-
-Non fare domande e seguimi, per favore. Capirai tutto tra poco.- Mi guarda e accenna un sorriso.
-Lo spero proprio.- Mormoro e lo seguo fuori dalla stanza.

Attraversiamo il corridoio e torniamo nel grande salone. La regina è seduta sul trono, in fondo alla stanza.

-Ocean, credo di doverti delle spiegazioni.- Dice tranquilla.
-Ma davvero?- Chiedo sarcastico.
-Già. Samuels?- La guardia più alta fa un cenno con la testa. -Porta al nostro ospite una sedia, così potrà sedersi.-
-Sono stato seduto fino ad ora. Non mi sento più le chiappe.- Dico di getto.
Rean ridacchia e la guardia più bassa mi tira uno schiaffo dietro la nuca. -Modera i termini, stupido ragazzino!- Ringhia.
-Non ho detto niente di male.-
-Allora!- Grida la regina per attirare l'attenzione su di sé. -Voglio che ti siedi perché quello che sto per dirti, ti turberà, molto probabilmente.- Dice in tono ovvio.
-Turbarmi? Sta scherzando? Ho accanto uno squalo. Ho davanti una sirena e questi due che ancora non so cosa siano. Cosa potrebbe turbarmi più di così?-
Luna inizia a ridere. Non me lo sarei mai aspettato e quello che mi turba di più è questo, non proprio quello che mi dirà. Samuels, la guardia, mi porta la sedia e posandomi una mano sulla spalla mi spinge per farmi sedere. -Ah, Ocean, sei molto spiritoso. E questo potrebbe giocare a tuo favore. Ora.. Mi dovrai ascoltare bene.- Dice, la regina, in tono serio.
-Certo.-
-Vuoi aspettare Aria?- Mi guarda come se attendesse una risposta, ma subito dopo prosegue. -No. Meglio non avere distrazioni.- Si alza in piedi e inizia a camminare. -Devi sapere, mio caro Ocean, che non è un caso se tu e mia figlia vi siete incontrati. Era già programmato.- Si ferma a pochi passi da me. Fa un cenno alla guardia più bassa che subito gli porta una sedia. Si accomoda davanti a me e sorride debolmente. -Ti starai chiedendo com'è possibile che sia stato programmato e soprattutto da chi.. Beh, dal destino. Dal fato, chiamalo come vuoi. Il fatto è che ogni essere umano incontrerà una di noi.-
-Non ci sto capendo molto.- Ammetto.
-Te la faccio più semplice allora. Tu e mia figlia siete destinati a stare insieme. E tutto per una nostra.. Beh, chiamiamola regola. Io, all'epoca, ho incontrato un umano, che poi diventò mio marito, da cui nacque Aria. Tu hai incontrato lei. Capisci cosa ti sto dicendo?-
-Si. Ho un ruolo particolare in tutta questa follia, o devo solo sposarla e avere dei figli?-
-Oh, Ocean.. Chiamarla follia non la renderà meno reale. E il tuo ruolo, come lo chiami tu, non sarà solo sposarti e avere dei figli con mia figlia. Tu sei importate per lei, quasi vitale.-
-In che senso?-
-Accidenti, prova a sforzarti, ragazzino!- Sbotta stizzita. -Ti sei innamorato di mia figlia e lei si è innamorata di te. Oltre che destinati a diventare marito e moglie e avere dei figli, dovrai proteggerla, dovrai perderti cura di lei. Tu sarai il suo guaritore quando ci sarà una battaglia.-
-Ba.. Battaglia?-
-La nostra vita da sirene non è mica una cosa semplice, sai? Ci sono battaglie da secoli, ne ho viste a migliaia!-
-Posso farle una domanda?-
-Certamente.-
-Perché io?-
-Perché sei stato scelto.-
-E questo cosa vuol dire?-
-Che se non proteggerai mia figlia ti ucciderò.- Sorride e si alza.
-Beh, se la mette in questo modo..- Dico sarcastico.
-Sei innamorato di mia figlia, Ocean?- Chiede voltandomi le spalle. Mi alzo in piedi.
-Si, signora.-
-Faresti di tutto per lei?-
-Si.-
-Ne sei certo?- Si volta, a metà tra me e il suo trono.
-Si, signora, più che certo.- Annuisco.
-Saresti disposto a morire per lei?- Chiede scrutandomi dritto negli occhi. Sembra potermi vedere dentro. Come se i suoi occhi verdi fossero capaci di leggerti l'anima.
-Sono pronto a morire per salvare Aria.- Dico e so che è la verità.
-Sei sicuro di quello che stai dicendo?-
-Sono pronto a tutto pur di farla stare bene.-
-Perfetto. Era proprio quello che volevo sentire.- Sorride e si siede sul trono. -Fateli entrare!- Grida con un gesto della mano.

Da una porta molto più larga delle altre entra una gabbia apparentemente trasparente. All'interno c'è Aria con un uomo alto e robusto che continua a ringhiere.

Scioccato guardo la regina e poi guardo la mia ragazza.

-Ora dovrai dimostrare ciò che hai detto.- Annuncia Luna.
-Co.. Cosa? Che devo fare?-
-Entrare nella gabbia, che è rivestita di un incantesimo, fatto dai nostri migliori maghi, per.. Beh.. Per non farvi uscire finché non è finito l'incontro.-
-E come si capisce se l'incontro è finito?- Chiedo stupidamente. So come dovrà finire l'incontro, ma non voglio crederci.
Luna ride e poi seria dice: -Quando uno di voi morirà.-
-Ma, Aria..-
-Aria non può morire, non preoccuparti. E se si ferirà in qualche modo, noi la cureremo.- Sorride come se avesse tutto sotto controllo. -Avanti. Entra.-

Samuels e l'altra guardia mi trascinano fino alla mia bara.

Questo gigante è troppo enorme, non riuscirò mai a farlo fuori. Cazzo, vedo già la mia vita passarmi davanti agli occhi. Farò di tutto pur di salvare Aria, sono pronto a morire per lei. Ma non sono pronto a morire così giovane.

Beh, è bella spaziosa questa gabbia... Almeno avrò spazio quando mi seppelliranno all'interno. Che bella bara.

Cazzo. Ho una paura fottuta! E mi chiedo ancora perché io, ma l'unica risposta che so darmi è..

Perché è lei. Lei è l'unica ragione.

E io faccio tutto questo per questa ragazza, dagli occhi grigi, viola, neri e azzurri.