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Solo mia sorella Naoy mi vuole bene, ma da quando Schinici era morto in un incidente lei non parla più con nessuno si chiude nella sua stanza e esce solo per mangiare qualcosina. Tutti mi incolpano della morte di Shinici perché quel giorno ero in macchina con lui e solo io mi sono salvato, si è vero con qualche ferita un po' grave, ma sono riuscito a resistere fino all'ultimo, mentre Schinici no, aveva ferite più gravi delle mie e molto più profonde perché ha cercato di proteggermi. Appena lui a visto che stava per sbattere la macchina lui si buttò su di me e mi strinse forte a se, il dottore ha detto che l'ho a colpito il finestrino dell'auto e che lui non aveva visto dove andava perché qualcosa lo distraeva, ma per me non era per niente vero perché Shinici era stato il più bravo guidatore della scuola di guida, non è possibile che sia stata colpa sua. Io ero troppo piccolo per capire e ricordare quel fatto. Ogni tanto mi vengono in mente i suoni e alcune immagini sfocate di quel fatto. Ogni giorno i mie fratelli/sorelle e i miei genitori mi dicono sempre le stesse frasi:

"È solo colpa tua se ora non possiamo più abbracciare Schinici"

"Doveva salvarsi lui e non te"

"Sei solo un mezzo animale  ambulante che combina solo guai"

"Non sai fare niente, sei inutile"

"Non voglio un perdente in famiglia, noi siamo vincitori mentre tu sei il perdente"

E dopo l'ultima frase arrivava il tormentone:

"Perdente, perdente, perdente, perdente..ecc..." e ovviamente le risate e i "buuu"

Mi ero stufato di tutto questo e decisi di suicidarmi più e più volte, ma poi non avevo il coraggio di fare una cosa così brutta. Forse era vero io sono solo un lurido e sporco perdente. Dopo il tormentone Shon mi prendeva il braccio e mi trascinava nella stanza di Subete seguito dagli altri padroni, be' almeno i miei genitori non venivano 2 in meno, e mi torturavano con vari oggetti di solito una lattina toglievano il tappo, che è il pezzo più tagliente, mi legavano o al letto con manette o al soffitto con delle catene oppure alla sedia con corde molto dure, si avvicinavano a me e iniziavano a passare premendo un po', per modo di dire, su tutta la mia schiena, su tutte le braccia e qualche volta anche sulle gambe o sulla faccia. Mi tappavano la bocca con un calzino puzzolente. Dopo ogni torturano mi slegavano e mi bendavano tutte le ferite, non so bene il perché può essere che un po' di bene me ne volevano oppure perché gli servivo ancora vivo per i loro svaghi, non so di preciso, ma lo scoprirò anche se credo per la seconda opzione.

Neko

Non riuscirò a aggiornare molto spesso, ma pian piano c'è la farò spero che vi piaccia.

Baci😘

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