Capitolo 1

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[a unknow boy's pov]
Che rottura sta lezione: io so già tutto.
È inutile spiegare ad un hacker professionista come proteggere un sito: se so come togliere le barriere di difesa, è logico che le sappia anche mettere.
Mi domando perché i prof non fanno questo ragionamento.
-Signor Raner! E' di nuovo disattento! Se non le interessa la lezione può anche uscire dall'aula!- mi urla la mia cara prof di teoria informatica di base. Così metto lo zaino in spalla e mi dirigo verso la porta
-Grazie prof. Non ne potevo più- faccio in tempo a chiudere la porta per non sentire i suoi scleri e le sue minacce.
Ormai non mi fanno più ne caldo ne freddo dato che ho preso tutte le punizioni possibili immaginabili.
Mentre giro per i corridoi penso a quella volta che mi hanno fatto pulire i bagni delle ragazze.
Neanche se mi pagassero lo rifarei.
Primo, perché fa schifo pulire i cessi.
Secondo, perché le ochette sedicenni in calore tentavano di sedurmi nei modi più sconci possibili.
Sì, sono il ragazzo più popolare e figo della scuola ma non è detto che mi piacciano ragazze del genere.
Per questo fatto mi sono specializzato nell'hackeraggio.
E' diciamo un hobby per me e mi distrae da questa vita schifosa da popolare.
-Signorino Raner! Fermati! Ti prego, non ho più l'età per correre!- la voce della preside? Mi giro e mi ritrovo la vecchia piegata in due con l'affanno.
Non riesco a trattenere la risata
-Ridi perché sei giovane e dispettoso ma quando avrai la mia età non lo farai più- entrambi ci ricomponiamo -Intanto perché giravi per i corridoi della scuola a quest'ora?-
-Mi hanno sbattuto fuori-
-Immaginavo, comunque sia sorvoliamo questa questione per un fatto più importante- come si può non amarla?
-Mi dica prof-
-Il presidente sta reclutando giovani esperti in hackeraggio per un motivo di cui non vuole parlare-
-Penso di non aver capito-
-Sta contattando le migliori scuole del paese che devono presentare un candidato. Tutti i ragazzi vengono istruiti sin da piccoli in informatica avanzata ma non tutti hanno talento e la capacità di cui necessita il presidente. Vorrei solo che tu ti comporti da persona matura e-
-Iooo??? Cosaaa???- lei sospira
-Sì tu, ho scelto te-
-Porca miseria! Non ci credo! Il presidente! Incontrerò quel cazzo di miliardario!- dico con troppa euforia
-Signorino Raner!!- mi rimprovera la preside
-Mi scusi, diceva?- lei si mette una mano sulla faccia
-Dicevo che devi ripassarti qualcosa per le selezioni-
-Eh?! Ma che...scherziamo?!-
-Credevi sarebbe stato facile?- ride di gusto alla mia espressione abbastanza delusa
-In quanti saremo alle selezioni?-
-Circa cento-
-E quante reclute vuole il tizio in bianco?-
-Due- spalanco gli occhi...ma mi prende per il culo? -Ma non preoccuparti, sono sicura che tu sarai molto più bravo degli altri. Comunque ora devo andare. Tieni- mi consegna un foglietto con un indirizzo email
-Manda un'email a questo indirizzo e accetta la richiesta- mi sorride e se ne va a passo svelto lasciandomi lì in mezzo al corridoio in balia di me stesso.
E ora chi lo dice ai miei genitori?

[a unknow girl's pov]
-Come sempre perfetto, ottimo lavoro Connel- mi loda il prof e così alzo il mento fiera dei miei sforzi.
-Prof?!- chiede una mia compagna alzando la mano. L'uomo dietro la cattedra le da il permesso di esprimersi
-Non ho capito come ha fatto a connettersi al server con le barriere di difesa doppie- io vado a sedermi mentre viene rispiegato il backstage del mio lavoro.
Dato che per me è pane quotidiano e mi annoio finisco per addormentarmi.
A svegliarmi è la mia vicina di banco.
-Hey, bella addormentata, svegliati, c'è la preside- mi sussurra scuotendomi leggermente
-Mii che noia- rispondo al che lei ride silenziosamente senza farsi vedere.
-Buongiorno ragazzi, mi spiace interrompere la vostra lezione ma vorrei gentilmente chiedere alla signorina Connel di seguirmi nel mio ufficio-
Io mi alzo attirando l'attenzione dei presenti compresa quella della preside.
-Ho fatto qualcosa di male?-
-Assolutamente no, ho solo bisogno del suo aiuto- quindi la seguo fino al suo ufficio in perfetto silenzio che è lei a rompere appena ci sediamo.
-Signorina Connel si rilassi, non la devo rimproverare- a questo la mia tensione diminuisce
-Allora perché mi trovo qui, preside?- chiedo molto, ma molto, timidamente
-Si tratta di un messaggio che mi è stato inviato dal Presidente- c-cosa?
-Nel quale comunica alle scuole più prestigiose di inviare alla capitale il loro miglior studente in hackeraggio. Il motivo di tale richiesta verrà comunicato alla fine del test, dopo la selezione. I candidati saranno un centinaio ma verranno scelti solo due ragazzi. Mi affido a lei quindi. Spero vivamente che sia migliore degl'altri, signorina Connel- i-io?
-L-lei è sicura c-he- mi interrompe consegnandomi un biglietto
-Sì, ora abbia cura di questo biglietto dove è segnato l'indirizzo email che lei deve contattare per accettare la richiesta-
-M-ma-
-Mi spiace ma ora non ho più tempo per ascoltarla, torni in classe e faccia attenzione a non farsi scappare con i suoi amici neanche la metà di quanto ha sentito in questa stanza- annuisco abbastanza sconvolta ed esco silenziosamente dall'ufficio.
Stento a credere di avere una piccola possibilità di lavorare direttamente con il presidente.
Ma sorge un problema...un grossissimo problema...ora chi lo dice ai miei genitori?

Anno 3017: doppiogioco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora