Capitolo 2

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[Due lune dopo]
-‘Maa!!- urlo dal piano di sopra non sapendo dove si trovi mia madre
-Non c’è bisogno di urlare, sono qui, comunque dimmi- spunta simile ad un fungo dietro di me infatti mi fa sobbalzare
-Hanno risposto quelli delle reclute- lei spalanca gli occhi
-E alloraa?! Daii?! Cosa hanno scrittoo?!- è più curiosa di un criceto…aspetta…perché proprio di un criceto?
È in questi momenti che mi viene da pormi il dubbio sul fatto che io abbia o no 5 anni.
-Che la selezione avverrà a Elrond, nel palazzo Travœil, alle ore 9 del mattino-
-Di che giorno?-
-Domani- a questa risposta le cade di mano lo spolverino
-Oh santi numi! Bisogna comprarti immediatamente un biglietto aereo per la capitale!- senza aspettare una mia risposta corre al piano di sotto per cercare mio padre.
Mentre li sento discutere torno in camera mia, accendo il pc e “mi alleno”.
Vediamo…che sito potrei hackerare?
-Tesoro!!! Vieni!!! Il biglietto!!- urla mia madre dal piano di sotto.
Ma io volevo allenarmi…
Neanche il tempo di scendere giù che me la ritrovo davanti.
-Sei troppo lenta!- urla prendendomi il polso e trascinandomi fino al salotto.
-Ma ti vuoi calmare?- le dico ridendo
-Mia figlia prenderà il suo primo aereo e incontrerà il presidente e dovrei stare calma?- sospiro ridendo alla sua risposta.

[Raner's pov]
-Ma'! Devo andare ad Elrond! Ho bisogno di un biglietto!- urlo senza alzarmi dal letto
-Okay tesoro, primo volo?- chiede mia madre dalla cucina, credo.
-Yep!-
-Te lo faccio subito! Ma perché devi andarci?-
-Scuola!-
-Okay tesoro- adoro mia madre.
[Una luna dopo]
-Preso tutto?-
-Per la sesta volta: sì, ho preso tutto, mamma- quante volte bisogna ripeterlo?
-Lo so che sono noiosa ma non sei mai andato così lontano da solo-
-Tranquilla ma’ riuscirò a non rovinarmi la camicia stirata e piegata- lei ride alla mia faccia esasperata
-Stai attento e fammi sapere ogni tanto la situazione- mi abbraccia e poi esco di casa.
[….]
Sono in aeroporto da un'ora e sono solo, nel vero senso della parola.
Per questo volo ci sono solo io.
Beh, è comprensibile dato che sono le due di notte. Chi mai viaggerebbe a quest’ora?

[Connel’s pov]
Ho sonno…tanto sonno…non puoi pretendere che un ghiro prenda un aereo alle due del mattino.
Dato che sono appena atterrata dopo un’ora di volo pretendo una dormita. Quindi taxi e albergo.
Mentre sbadiglio mi suona il cellulare.
-Pronto?- chiedo decisamente assonnata
-Non gingillare! Muoviti ad andare in albergo!- mi rimprovera mia madre urlando così faccio un sobbalzo e mi sveglio definitamente
-Non urlare, ti sento, e poi come fai a sapere che sono arrivata?- da quando mia madre legge nel pensiero?
-Intuito da madre! Ora muoviti! A quest’ora chissà chi potresti incontrare in strada!-
-Ancora con questa storia?!-
-Ti potrebbero rapire o…non ci voglio neanche pensare!-
-Sì, gli alieni…mamma fattelo dire: hai una fervida immaginazione-
-Ma cosa dici?! Sei solo la solita imprudente!-
-Oh devo andare, un alieno mi sta offrendo un caffè, ciao mamma-
-Idiota!-
-Ti voglio bene anche io!- chiudo la telefonata ed entro nel taxi.
-Salve signorina, dove la devo portare?- chiede il conducente
-Davanti all’hotel più vicino al palazzo Travœil, grazie-
[….]
Sono passate ore ma non ho chiuso occhio dall’ansia.
Intanto mi sono allenata hackerando il sito di qualche scuola vicina.
Ho notato che c’era “un po’ di confusione” perché probabilmente non solo io ho avuto l’idea di allenarmi prima della selezione.
Finita di prepararmi e preso lo zaino, esco dalla mia stanza per dirigermi al Travœil.
Arrivata, seguo una massa di miei coetanei sperando siano le altre reclute.
Mentre cammino una ragazza mi urta la spalla.
-Scusami! Scusami!- urla per farsi sentire dato il frastuono che stanno facendo tutti
-Tranquilla-
-Sei anche tu una recluta?!- chiede risistemandosi gli occhiali
-Sì, anche tu?-
-Sì! Ci mettiamo vicine?!-
-O-okay-
-Sarà emozionante! Pensa se ci scegliessero! E poi chissà cosa ci faranno fare! Io mi son portata il mio computer perché nel caso- finisco di ascoltarla perché mi ha letteralmente rotto le scatole.
Poverina…però è talmente noiosa! Neanche la conosco e questa mi dice vita, morte e miracoli.
Non sono cattiva ma molto irritabile.
Ci sediamo aspettando che ci chiamino e nel mentre stanno effettuando il test dei ragazzi. Ci hanno divisi maschi e femmine.

Anno 3017: doppiogioco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora