Capitolo 13

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[….][Hana's pov]
È passato tutto il pomeriggio ma non è ancora arrivato Klayn ed io, pur giocando a una realtà virtuale stupenda con gli altri, non ho ancora detto una parola.
È sera ma stiamo finendo il livello quindi stiamo ancora giocando.
Losille mi si avvicina.
-Hey, tutto bene?- mi chiede dolcemente
-Sì sì tutto bene-
-A me non sembra, di solito ti diverti a giocare a questa realtà ma oggi non hai spicciato parola-
-Davvero, tutto bene-
-Se sei preoccupata per Erech, sono sicura che sta bene, magari era solo un po’ stanco- me lo avrebbe detto
-Sì forse hai ragione- intanto sbuca Samo molto spavaldo che ha ucciso cinque zombi in contemporanea. Poi si avvicina a me. Troppo vicino.
-Hey- dice quasi con un sussurro spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
-Emm…sì…cioè….Emm…dovremmo finire il livello- perché balbetto?!
-Lo finiscono gli altri- si avvicina ancora di più. No no no
-S-scusa n-non posso- mi allontano. Lui mi sorride, anche se più che un sorriso sembra un ghigno.
-Allora alla prossima volta- dice per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. Ma che cosa fa?!
[….]
Appena chiudiamo il gioco, corro subito fuori dalla sala verso la mia stanza.
Quando arrivo, apro di scatto la porta e me la chiudo velocemente alle spalle.
Subito sbuca Klayn, senza maglia e con il petto quasi completamente fasciato
-Klayn!- urlo appena lo vedo e lui sbianca -Cos'hai fatto?!- lancio lo zaino a terra e gli corro incontro
-Non è quello che pensi- ‘dicono tutti così’…lo porto in bagno, lo obbligo a sedersi sulla sedia vicina al lavandino e inizio a medicargli le ferite sulle mani
-Non pensavo arrivassi così presto-
-Perché?- chiedo senza alzare la testa
-Sinceramente pensavo saresti rimasta con lui tutta la notte- alzo di scatto la testa e lo guardo negli occhi
-Dimmi cosa è successo-
-Non è successo nien- lo interrompo
-Non mi raccontare balle!- lui si volta dall'altra parte ed io sospiro. Finisco di bendargli le mani e mi alzo.
-Fai quello che faresti- detto questo esco dal bagno ma prima che io salga nel mio letto, lui mi blocca il polso con l’intenzione di farmi girare e quindi mi volto verso di lui.
-Ti dico tutto se mi giuri che non ti arrabbierai- è stranamente serio
-Non mi arrabbierò- lui sospira e poi lascia il mio polso.
-A fine test Samo mi ha portato in un corridoio sperduto e abbiamo iniziato a menarci quando lui ha detto che ci ha visti ieri notte girare per i corridoi. Non lo avrebbe detto a sua madre, la direttrice, se non avessi intralciato la vostra relazione. Dato che eri contenta delle sue attenzioni, ho pensato- non lo lascio finire…ora capisco tutto
-Tu pensavi?! E cosa pensavi?! Che voglio stare con quel corvino?! Beh, ti sbagli! E poi perché lui non aveva neppure un graffio e tu sei in queste condizioni?!-
-È più forte di me e poi mi sono sfogato dopo una sua frase- ‘no, Hana, non piangere’
-Che frase?- lui gira la testa dall'altra parte
-Che so anche io che tu non mi ami e di lasciarti stare- ‘non piangere, no, ferma…ormai’. Mi avvicino piano a testa bassa e lo abbraccio cercando di non fargli male. Dopo poco lui ricambia.
-Lo so, sono un cretino- continuo a piangere in silenzio appoggiata al suo petto.
-Sì, sei un cretino, uno stupido…ma non cambiare mai-
-Cosa intendi?- alzo la testa per guardarlo negli occhi e lui vede le mie lacrime.
-Vedi, sei stupido- rido appoggiandomi di nuovo a lui che intanto mi accarezza i capelli.
-Qualunque decisione prederai, ti proteggerò- rido
-Strano proteggermi da te stesso- lui mi allontana immediatamente tenendomi per le braccia.
-C-cosa?!- piccino, non se lo aspettava
-Non sono stupida come te…comunque ora mettiti una maglia e sdraiati, non devi fare sforzi- lui fa come dico mentre io risistemo il bagno.
Mentre sto per salire nel mio letto lui mi prende il braccio e mi fa cadere sul suo.
-Ehi! Potevo caderti addosso e farti male!- lo rimprovero
-Nah, sei come una piuma- sorride. Io mi siedo sulla sue gambe con la schiena appoggiata al muro.
Oh santi numi! Quasi dimenticavo!
Mi giro di scatto verso Klayn che scopro a guardarmi.
-Ti è venuto in mente qualcosa, vero?- ride
-Yep! Mi sono ricordata che alla fine del test ho avuto del tempo per fare delle ricerche. Ho trovato cose interessanti sugli uomini del gruppo di ieri notte- lui si alza un po’ reggendosi sui gomiti
-Vai avanti-
-Sono entrata nei loro pc e ho scoperto che la loro identità attuale è falsa e che la loro fedina penale vera è macchiata di molti crimini-
-Chissà qual è il loro obbiettivo-
-Lo scopriremo- mi sdraio tra il ragazzo, che mi tiene vicina a se con un braccio attorno alla mia vita,  e il muro.
-Klayn- lo chiamo quasi con un sussurro
-Dimmi-
-Sei dannatamente comodo- lui ride
-Grazie, quindi sono diventato un cuscino?-
-Yep! Un cuscino tutto mio!- mi accoccolo di più a lui e lo apprezza.
‘Ovvio, è un ragazzo’
-Tuo?- eccolo
-Ti crea problemi?- mi alzo un po’ mettendo un gomito sul suo petto, quindi incontro i suoi occhi. Io assottiglio i miei e lui ride.
-Assolutamente no- mi scompiglia i capelli e io faccio una faccia arrabbiata ma mi risistemo come ero prima.
Se questo fosse accaduto qualche tempo fa sarei “Che sdolcinati”, “Ma finitela di essere dolciumi”, “Potrei vomitare”.
Ma adesso no: voglio godermi questi momenti con la persona che amo.

Anno 3017: doppiogioco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora