Best of Me - Sequel di Group Chat [Youth Series ~ Book #12]

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Kimberly passò a prendere Theresa allo scoccare delle dieci, facendo esclamare alla castana quanto l'era sembrata un orologio svizzero per la sua meticolosa puntualità.

Erano in viaggio da circa dieci minuti, quando a Tessa arrivò un messaggio da parte di Nate che le avvisava che anche Vernon lo aveva raggiunto e che stavano aspettando solamente loro due. Aggiunse poi in un secondo messaggio che erano seduti sul marciapiede davanti a casa sua e che non vedevano l'ora che arrivassero.

Tessa fu svelta a rispondere al ragazzo, dicendogli che tra non molto sarebbero arrivate e che anche loro non vedevano l'ora di scatenarsi. Quello, aggiunse, glielo aveva suggerito Kimberly.

«Ricky ha sospettato qualcosa?» domandò Kimberly di punto in bianco. Tessa scoppiò a ridere, lasciando esterrefatta la bionda che inarcò un sopracciglio, fermandosi poi davanti alla casa di Nate.

«Ha capito che non andremo semplicemente a bere qualcosa in un bar. Faccio schifo a mentire.» si spalmò una mano sulla fronte, sospirando bruscamente quando ebbe finito di ridere come una spastica.

Kimberly alzò gli occhi al cielo, «Speriamo solo non si presenti adesso e ti dica di scendere dall'auto. Non penso riuscirei a controllare sia Nate che Vernon da sola.» borbottò agitata, facendo ridacchiare Tessa che scosse il capo, «Non si smuoverebbe nemmeno per sogno. In televisione stanno mandando il suo programma televisivo preferito quindi guai rompergli le palle».

Mentre le due ragazze continuavano a chiacchierare, i due ragazzi salirono in macchina e le salutarono calorosamente.

«Ma come siamo fighi stasera.» commentò Kimberly, emettendo un fischio d'apprezzamento che non lasciò indifferente Nate, il quale incominciò a sistemarsi meticolosamente i capelli.

«Anche voi non siete niente male.» commentò Vernon a sua volta, baciando sulla guancia Tessa che stava nel sedile davanti al suo, facendola – come sempre – arrossire.

Tessa gli sorrise affettuosamente poi gli diede un colpetto sul naso, «Fate i bravi stasera, sennò io e Kim vi seghiamo le gambe.» disse severamente, facendo poi l'occhiolino ai due ragazzi che si scambiarono un'occhiata e scoppiarono a ridere di gusto.

«E ora si parte.» esclamò gasata Kimberly, facendo partire l'auto e alzando il volume al massimo della radio che rimbombò con violenza contro le pareti di quel piccolo veicolo. I tre ragazzi scoppiarono a ridere, allacciandosi le cinture di sicurezza e preparandosi per la guida spericolata della bionda che faceva temere per la propria vita.