Best of Me - Sequel di Group Chat [Youth Series ~ Book #12]

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«Quante volte ti ho detto che non devi parlare della tua amica in presenza dei clienti?» domandò sprezzante il suo capo, dopo averla trascinata nel suo ufficio con un'occhiataccia.

«Una nostra cliente anziana si è lamentata con me perché a servirla sei stata tu. Ha detto di aver paura di venir infettata dalla tua malattia.» continuò l'uomo, facendo spalancare per lo sgomento gli occhi e la bocca alla ragazza poi la sua espressione si trasformò in ira. Come cazzo si permetteva di darle della malata solamente perché amava una ragazza?

«Malattia? Amica? Io sono gay, signore e quella che lei chiama "amica" è la mia fidanzata. Può pure dire a quella bigotta del cazzo che l'essere omosessuali non è una malattia e che non siamo mostri. Amiamo solamente una persona del nostro sesso, cosa che non ci rende meno importanti degli altri e diversi. Amiamo come amano gli eterosessuali quindi che cazzo vuole? Oh, le dica anche che non ci proverei con lei nemmeno se fosse l'unica donna sulla faccia della terra. Non sono così disperata.» sbraitò Jennifer, rossa dalla rabbia mentre le narici le si dilatarono come quelle di un toro e gli occhi si iniettarono di sangue.

L'uomo scosse il capo poi emise un sospiro rassegnato, «Sei licenziata. Non posso continuare a tenerti se i miei clienti si lamentano della tua perversione.» disse duramente, facendola infuriare maggiormente.

La ragazza scosse il capo, digrignando i denti per la rabbia poi alzò un mano verso l'alto e la scaraventò con forza contro al viso del suo capo che la fissò sbalordito e senza parole, «Si fotta, lurido pezzo di merda. La mia non è una perversione, ma la sua lo è. Il suo continuare toccare i culi delle sue dipendenti non fa altro che renderla un cazzo di maniaco di merda. Lei è un fottuto pervertito che meriterebbe la galera per tutti le molestie sessuali fatte a noi cameriere.» sibilò velenosamente lei, dandogli degli spintoni che lo fecero sedere sulla sua poltrona di pelle, «Io me ne vado, ma lei può starne certo, la pagherà».