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Tessa, particolarmente brilla, continuava a barcollare avanti e indietro per il salotto di casa di Riley, con la testa che le vorticava paurosamente e una nausea pazzesca ad impastarle la bocca. Appoggiando il viso contro al vetro gelido della porta finestra che dava sul retro, la ragazza emise un sospiro di sollievo perché stava morendo di caldo poi decise di chiamare Richard. Sapeva che l'avrebbe sgridata per essersi ubriacata, ma aveva un terribile bisogno di lui.

‹Amore?› Richard fu svelto a rispondere alla chiamata, anche perché era l'una passata e lei non si era mai ancora fatta sentire fino a quel momento.

Tessa ispirò bruscamente. ‹Amore, non sto bene. Mi vieni a prendere?› biascicò lei con la bocca impastata dalla saliva, cercando di rimettersi in piedi e di avviarsi almeno verso la porta d'ingresso.

‹Tessa! Cazzo, ma dove sei? Non eri con Kimberly?› sbraitò con la voce carica di preoccupazione. Tessa se lo immaginò passarsi una mano tra i capelli castani poi balzare in piedi, prendere le chiavi della macchina ed uscire di casa, mettendosi subito in auto.

‹Sono con loro, ma Vernon, Nate e Kimberly sono ubriachi marci. Io non ho bevuto tanto, ma mi sento lo stesso malissimo.›

Richard emise un lungo e profondo sospiro, ‹Dimmi dove sei che vengo a prenderti.›

‹Siamo a casa di una certa Riley. Ha una casa gialla,› ridacchiò brilla, immaginandosi un limone al posto della villa della ragazza, ‹N-non è tanto lontana da quella di Nate... Tipo dieci minuti e poi sentirai sicuramente il baccano che stanno facendo. L-la senti questa orribile musica, no?› la ragazza barcollò verso il corridoio, venendo poi fermata da un ragazzo che provò a baciarla.

«Levati idiota. Sono fidanzata.» sbraitò gelidamente e con la poca forza che le rimaneva, lo spinse di lato e lo oltrepassò, sentendo Richard gridare infuriato dall'altra parte del cellulare.

‹Amore, sto per arrivare. Tu continua a parlarmi e se riesci, esci da quella dannata casa.›

‹Va bene.› allungò l'ultima e, uscendo poi da quella casa e sedendosi sul dondolo che c'era nel portico di quella villetta, ‹Ora sono fuori›.

‹Brava piccola mia.›

Best of Me - Sequel di Group Chat [Youth Series ~ Book #12]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora