Capitolo 6

310 14 0
                                    

In preda al panico accendo la macchina e passo a prendere Dedo. Nel frattempo sono al telefono con Teo e lo aggiorno sull'inconveniente che si è appena creato e lui cosa fa? Lui ride, non capisce. La mia rabbia ha raggiunto livelli catastrofici e decido che è ora di ricominciare a respirare regolarmente. Teo non sembra aiutarmi:
T. Quanto la fai tragica Gaiè! Non hai ucciso nessuno.
G. Si, lo so ma lui..
T. Lui che? Cosa ti ha fatto? Ti ha mentito?
G. No..
T. E allora? Cosa cerchi in lui che non va?
G. Io credo tu ti sia scordato un particolare!
T. Sarebbe?
G. È fidanzato con Amanda!
T. Aah..già.
Il suo tono cambia e diventa più serio.
T. Senti ma dove sei? Ne parliamo a cena con calma?
G. Sei davanti la chiesa? Sto prendendo Dedo.
T. Sono qui, ho già avvisato zia Mati del ritardo.
G. Mio padre?
T. Non si è visto.
G. Ecco Dedo..arrivo!
Come ogni anno, anche questa volta papà non si è presentato. Ci tiene tanto al fatto che noi due siamo presenti, era nostra madre del resto. Non ha ancora accettato la sua morte, credo, è più forte di lui. Ogni anno organizza la messa in suo ricordo e pretende che tutto sia perfetto dentro la chiesa, poi sull'ultimo inventa una scusa, che sia un blocco nel traffico o una riunione inaspettata, e non si presenta mai. Dedo ed io gli vogliamo bene lo stesso e ogni volta ci scherziamo su, scommettiamo su quale scusa inventi questa volta. È che papà ha un animo sensibile, è facile mettere il suo cuore fuori combattimento. Mamma invece aveva una corazza indistruttibile e curava tutte le nostre ferite interiori. A papà questo aspetto manca, nessuno più si preoccupa di ricucire le sue delusioni a lavoro o di ascoltare i suoi problemi con i clienti. Ognuno vive una vita a sé dentro casa e questa storia comincia a pesarmi. Parcheggio al volo e scendiamo dalla macchina di corsa, entriamo in chiesa e ci sediamo al primo banco. Teo mi aspetta con un sorriso debole, è triste, lo si legge dagli occhi. Era molto affezionato a mia madre, lo erano tutte le persone presenti in questa chiesa. Lo abbraccio e lo bacio sulla guancia e lo tengo stretto per farlo sentire al sicuro. Lui mi guarda e io gli faccio l'occhiolino. Dopo la celebrazione zia Mati si offre per cucinarci una deliziosa cenetta, così chiamo papà per avvisarlo. Non ci sarà, già, che stupida a non averci pensato. Sorrido al pensiero che questa sera lui cenerà con mamma a lume di candela, solo loro in un prato sterminato. Rientrati a casa mettiamo zia Mati all'opera e ci rilassiamo. Teo opta per una sigaretta in giardino e lo seguo curiosa. Mi ha fatto sicuro una sorpresa! Quando siamo soli estrae dalla tasca interna del cappotto un cd, che mi porge sorridendo. Non ci credo!
T. Hai visto? L'ho ritrovato!
G. Oddio Teo, grazie! Non riesco a crederci!
Lo abbraccio con tutta la forza che ho.
T. L'ho tenuto con cura per tanti anni ma era ora che tornasse dalla padrona.
G. Questo cd avrà come minimo vent'anni!
T. Era di tua madre.
G. Ma che dici?
T. Si, me lo regalò anni fa. Sapeva che adoravo gli Smiths.
G. E solo ora me lo dici? Credevo fosse di tuo padre.
T. Una sorpresa è una sorpresa, no?
G. Giusto.
Lo bacio sulla guancia con forza e ci mettiamo a ridere come due cretini. Lo adoro.
Dopo cena decidiamo di fare due passi in centro con la scusa di accompagnare zia Mati a casa. Passando davanti al bar Empatia un vortice di emozioni torna a dar fastidio al mio stomaco e abbasso lo sguardo per non pensarci. Dedo è sereno questa sera e voglio godermelo al massimo.
G. Allora? Questo allenamento?
D. Bene, settimana prossima gioco!
G. Ma dai! Sono contenta.
T. Daje Dedo, metticela tutta!
D. Tranquilli ragazzi, so quello che faccio.
Si pavoneggia muovendo la sua chioma corvina e con un gesto della mano fa finta di impugnare una pistola e mirare. Teo fa lo stesso e la scena che ho davanti agli occhi è davvero divertente! Rido di gusto fino a quando Teo, camminando all'indietro, non si scontra con un tipo alto e smilzo. Il tipo. Ghali.
T. Scusa frà, non ti avevo visto! Mea culpa.
Gh. Tranquillo, non preoccuparti.
Teo mi fissa come per costringermi a far qualcosa ma io rimango ferma a guardarli con le braccia conserte. Sono arrabbiata.
Teo fa un cenno con la testa a Ghali in mia direzione e il ragazzo si avvicina.
Gh. Possiamo parlare?
G. E di cosa?
Gh. Io credo che tu mi debba delle spiegazioni?
G. Ah, adesso sono io quella che deve spiegarsi. E tu? Non hai nulla da dire?
Gh. Piccola non so cosa ti sia successo oggi, non volevo farti rimanere male.
G. Senti, prima cosa non chiamarmi in quel modo assurdo, sono più grande di te.
Lo guardo con serietà e sicurezza, poi riprendo:
G. Seconda e ultima cosa, stai lontano da me. Sei solo un bugiardo e a me le persone poco trasparenti non piacciono.
In quel momento Dedo si avvicina riconoscendo Ghali e lo aggredisce con le parole:
D. Ma che cazzo vuoi ancora? Non ti sono bastati i calci dell'altro giorno?
Gh. Senti stai tranquillo, stavo parlando con Gaia..non con te.
D. Gaia, mia sorella! E ora smamma o qui si mette male. Dopo Amanda non devi più avvicinarti né a me né a mia sorella! Intesi?
Gh. Io..io n-non sapevo fosse tua sorella.
Mi fissa incredulo.
G. Beh, ora lo sai! Sparisci.
D. Credo che sia meglio che tu te ne vada!
Da dietro sentiamo una voce femminile che richiama la nostra attenzione, è Amanda.
A. Dedo ma che cazzo fai? Ora basta. In tre contro uno è da vigliacchi. Hai bisogno della sorellina che ti protegge?
D. Sei una schifosa, solo questo mi viene in mente quando ti vedo. Tu, insieme a quell'idiota, mi avete rotto le palle! Via da qui.
A. Io non me ne vado fino a quando non chiedi scusa e chiudi quella boccaccia una volta per tutte.
T. Dai, adesso basta. Smettetela. La gente vi sta guardando.
A. Teo, sta' zitto. Non ti riguarda.
Prendo coraggio e mi avvicino a Dedo, lo guardo arrabbiata e lui cede. Fisso per l'ultima volta Ghali, che ha l'aria di un cane bastonato, una lacrima mi riga il volto. Amanda se la ride e si avvicina al suo ragazzo prendendolo per mano. Ci allontaniamo da quella situazione ma io e Ghali continuiamo a fissarci, il suo sguardo è magnetico. Ancora una volta usa il labiale per parlarmi:
Gh. Scusa.
Lo guardo con rabbia e una seconda lacrima scende sul mio volto. Dedo mi abbraccia e mi porta via da lì.

🐞🐞🐞🐞🐞🐞

Questo è il capitolo dei chiarimenti, dal settimo ci sarà molta più "movida" tra i personaggi! Buona lettura❣

Liberté (Sì, GHALI è un protagonista!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora