Capitolo 14

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Mentre sono sulla via del ritorno la mia mente è affollata da mille pensieri e le lacrime scendono copiose sul mio viso.
Perché mi ha fatto questo?
Con la mano destra sistemo lo specchietto retrovisore e mi fermo un istante a fissare il mio volto. Ormai il trucco è colato sulle mie guance e so che se mia madre mi vedesse in questo stato mi cullerebbe dolcemente tra le sue braccia. Quanto mi manca!
Tiro su col naso e sposto la mia attenzione sullo schermo del cellulare.
Teo mi ha mandato un messaggio chiedendomi come procede la serata.
Mi scappa una risata nervosa. Compongo il numero e provo a chiamarlo.
Nessuna risposta.
Dai Teo, ti prego!
Cerco di concentrarmi sulla strada e in un attimo il telefono comincia a vibrare.
T. Ciao Gaiè! Allora?
Non riesco neanche a rispondere.
T. Ehi..cosa c'è? Tutto bene? Stai piangendo..
G. No Teo..
Dico tra i singhiozzi.
T. Dove sei?
G. Sto tornando verso casa.
T. Vengo a prenderti.
G. No, fermo.
Dico decisa e fredda.
G. Vengo io. A tra poco.
Arrivata sotto casa sua mi fermo un attimo a pensare, cercando di tranquillizzarmi. Non voglio che i suoi mi vedano così.
Prendo dalla borsa un fazzoletto e comincio a togliermi il poco trucco che mi è rimasto.
Devo essere presentabile.
Suono al campanello e la madre di Teo viene ad aprirmi la porta, accenno un sorriso e dietro di lei vedo comparire il mio amico.
È furioso.
T. Mamma, Gaia non sta bene. Ha bisogno di me, lasciaci soli.
M. Cosa succede tesoro?
Mi guarda con sguardo premuroso.
T. Mamma, ti prego. Ti spiegheremo!
Accenno un sorriso debole e mi avvicino a Teo. Lui mi prende per la mano portandomi in camera.
Una volta dentro la stanza sfogo tutto il mio malessere interiore e la mia delusione e Teo non fa altro che guardami e non rispondere. La cosa mi preoccupa perché è il mio migliore amico, il mio fratello, non è da lui comportarsi così.
G. Ti prego, aiutami..
Lo supplico piangendo.
T. Vieni qui.
Mi stringe in un abbraccio e sento il suo cuore battere a mille.
È agitato.
G. Cos'hai?
T. Mi fa incazzare quando fa così. Io ci ho messo tutta la buona volontà per ascoltarlo e dargli dei consigli e guarda cosa cazzo combina.
G. Lo so Teo..
T. No, non capisci. Ti fai sempre mettere i piedi in testa e questa non è la Gaia che conosco io!
Dentro di me so che ha ragione ma non riesco a reagire quando sono di fronte a Ghali.
È più forte di me.
T. Hai provato a chiamarlo?
G. Si..due volte. Mi ha richiuso il telefono in faccia.
T. Addirittura? Se lo incontro quello stronzo è un uomo morto!
G. Teo, ti prego..lascialo stare. Avrà avuto i suoi motivi..
T. Per fare cosa? Lasciarti sola come un cane in un ristorante? Stai scherzando, spero.
Alza il tono della voce.
È deluso tanto quanto me. Lo intuisco.
T. Davvero io non lo capisco. A che gioco sta giocando? Se pensa di potersi comportare in questo modo, il signorino ha bisogno di una risistemata. Ci penso io.
Fa per prendere il suo cellulare e io lo blocco.
G. Non ha risposto a me, vuoi che ti dia ascolto ora?
Si ferma a pensare e nuovamente mi stringe a sé. Le mie lacrime scendono ormai senza che io possa controllarle e rimango sdraiata vicino a lui cercando di allontanarmi dai cattivi pensieri.
Ghali, dove sei?
T. Rimani qui.
G. Cosa? No, Teo..cosa dico a papà?
T. Ci penso io.
G. Tranquillo, resto ancora un po' e poi vado.
T. Ma vedi come stai? Sei uno straccio, Gaia.
Quando mi chiama per nome capisco che è serio e deciso in ciò che dice. Quasi mi spaventa.
Non rispondo e rimango tra le sue braccia, voglio solo sentirmi al sicuro. Teo accende la tv e cerca di sdrammatizzare mettendo un programma comico. Riesce a strapparmi sempre una risata, anche se malinconica.
Guardo il cellulare ma sullo schermo non compare nessuna notifica. Una fitta al cuore mi fa rabbrividire e mi stringo sempre più intorno al corpo del mio amico.
G. Ti voglio bene, Teo. Come non ne ho mai voluto a nessuno.
T. A volte sai essere una grande stronza.
Mi bacia con dolcezza sulla nuca e mi sorride.
T. Ci sono io qui per te ora. Stai tranquilla.
Gli sorrido e senza accorgermene mi addormento tra le sue braccia.

Teo fissa il telefono con insistenza, è combattuto sul da farsi. Quando nota che Gaia sta dormendo ormai profondamente, si slega dall'abbraccio e compone un numero.
Squilla.
T. Ciao Ale, sono Teo.
A. Ciao Matteo..
Dice con voce assonnata.
T. Scusami per l'ora, volevo avvisarti che Gaia è da me. Si è addormentata mentre vedevamo un film. Rimane qui.
A. Va bene..ma non era ad una cena?
Dice con tono confuso.
T. Si, siamo usciti insieme questa sera e quando siamo tornati a casa è crollata.
A. Non preoccuparti. Ti ringrazio per l'ospitalità. Domani falla tornare alla base.
T. Certo. Buonanotte.
A. Buonanotte.
Una volta chiusa la chiamata rimane a fissare il vuoto. Dentro di lui la rabbia è tanta. Vorrebbe spezzarlo in due quel tipo, se solo potesse. Se solo non facesse soffrire Gaia. È una ragazza stupenda, nessuno le farebbe del male. Non lo merita. Teo socchiude leggermente gli occhi e nella sua mente passano come in un film scene di vita insieme alla sua amica in cui sono felici davvero, in cui sono loro due e basta. Il mondo lo lasciano fuori.
Il cuore trema quando il suo pensiero si posa sul fatto che lei sia così fragile in questo momento fra le sue braccia. La stringe sempre più forte a lui per sentire il calore e il profumo che emana la ragazza.
Il telefono di Gaia comincia a vibrare e sullo schermo compare una chiamata.
È Ghali.
Preso dall'istinto Teo la richiude e fissa il cellulare in attesa che il tunisino mandi un messaggio con delle spiegazioni.
Un'altra chiamata arriva e Teo non ha intenzione di rispondere. Potrebbe finire molto male, pensa.
Sblocca il telefono quando vede comparire un suo messaggio.
Respira profondamente e si prepara a leggerlo. Le sue mani tremano dal nervoso e dalla rabbia e se potesse lancerebbe il cellulare giù dalla finestra. Spegne la tv per potersi concentrare e i suoi occhi seguono lentamente ogni singola parola che il ragazzo ha dedicato a Gaia.

Ghali
+393246743890
So che non vuoi sentirmi e che non hai la minima voglia di parlare con me in questo momento. Sono stato davvero uno stronzo, proprio oggi, poi, che avevo deciso di spiegarti la situazione con Amanda. Sarebbe dovuta essere una giornata importante e io l'ho rovinata. Come faccio sempre, del resto. Ti ho immaginata lì, seduta a quel tavolo da sola ad aspettare me con ansia. Bella come sempre, forse questa sera anche più del solito. Non ti ho degnato di una risposta né di una spiegazione e purtroppo anche adesso non posso dartela. Non qui, insomma. Ho bisogno di vederti di persona, di avere i tuoi occhi concentrati sui miei come ogni volta che ti interrogo sul tuo esame. Sei buffa ma non sai quanto amore mi dai, Gaia. Dammi modo di recuperare. Ti prego. Ti voglio davvero molto bene, non immagini quanto. Domani passo a prenderti sotto casa alle 3. Spero di trovarti lì. Ti porto in un posto! Buonanotte..

Sul viso di Teo compare una lacrima, nuova, inaspettata, non voluta. Con le dita la sposta dalla guancia e si ferma a pensare nuovamente su cosa fare. Sa che in fondo Ghali ama Gaia, non la lascerebbe per nulla al mondo. E lui? Lui la ama?
Legge un'altra volta il messaggio di scuse e senza pensarci su troppo lo cancella. La ragazza dorme tranquilla e lui le accarezza i capelli con dolcezza. La guarda come fosse la cosa più preziosa al mondo, da proteggere e da prendersene cura. La bacia con delicatezza sulla piega delle labbra e una nuova lacrima scende sul suo viso. Le toglie poi le scarpe e la copre con una coperta. Teo si guarda riflesso nella finestra e non sa più chi è. Si sveste con fare veloce e stringendo nuovamente Gaia fra le sue braccia, si addormenta sotto le coperte al suo fianco.

Vengo risvegliata dalla luce accecante del mattino. Fuori c'è il sole mentre dentro me piove da ieri sera. Mi aggiusto i capelli e mi guardo intorno. Non è la mia stanza. Prendo il telefono poggiato sul comodino e lo fisso delusa quando vedo che Ghali non si è fatto vivo.
Ma dove sei?
Qualcuno entra dalla porta, è Teo. Era tanto che non lo vedevo in pigiama e di prima mattina sembra davvero molto ridicolo. Mi viene da ridere. Si avvicina a me con un piatto e una tazza e mi saluta con un bacio dolce sulla tempia.
T. Ciao dormigliona.
G. Buongiorno Teo..
T. Finalmente sei sveglia!
G. Che mi hai preparato?
T. Una cosa che so che ti piace tanto.
Cerco di sbirciare il piatto ma lo nasconde dietro la schiena come suo solito quando vuole farmi delle sorprese.
Che dolce che è!
Mi porge la tazza di caffè e latte e inizio a bere mentre lo fisso con aria curiosa. Ha un aspetto diverso oggi, come se qualcosa nei suoi occhi fosse cambiato.
T. Voilà!
Gira il piatto verso me.
G. Wow! Ti sei superato! Che carino che sei.
Lo bacio sulla guancia e gli sorrido. Mi ha preparato il ciambellone ai mirtilli, il mio preferito.
T. Oggi sei solo mia.
Ridiamo.
G. Dove mi porti?
T. Andiamo a sfogarci.
G. Ne abbiamo bisogno! Dove?
T. Mmmh..ti porto in un posto.

Liberté (Sì, GHALI è un protagonista!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora