Un nuovo modo di vedere.

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Le vacanze finiscono prima o poi no?
Ma ora comincia la scuola e io sono maledettamente giù..
Ho litigato con la mia ragazza e non ci parliamo da due settimane, e per quanto riguarda gli amici di recente non ne ho sentito neanche uno.

L'aria afosa di Torino mi sta uccidendo, fa troppo caldo anche solo per pensare e nonostatante mi manchi non riesco a mettere da parte le discordie con Francesca, ogni tanto controllo se è online e spero di vederlo trasformare in uno sta scrivendo, ma forse questa volta dovrei fare io il primo passo.
Mi scervello dietro ai compiti giusto per fare qualcosa ma finisco sempre a guardare la home di un social.
Passo le mie giornate a guardare tv spazzatura e ascoltare Lady Gaga mentre aspetto non so che cosa.

Poi arriva quel maledetto giorno, il caldo sembra essersi attenuato ma veramente di poco, si soffoca ancora abbastanza, io non ho finito i compiti ma poco mi importa li farò se servono.
Arrivo davanti alla scuola, faticavo a ricordarla quasi ora è davanti a me, sempre uguale.
Mi guardo in torno in cerca di Francesca o di qualche altro conoscente ma non trovo nessuno, allora mi avvio ad attraversare la porta dell'inferno.
Per un poco mi sembra di leggere delle scritte fiammeggianti ardere al di sopra del cancello di entrata:
Per me si va tra la perduta gente
Lasciate ogni speranza o voi che entrate.
Guardo stancamente i volti delle altre persone, chi emozionato e chi felice di riabbracciare i compagni.
Vedo Fra come una stella brillare immezzo agli altri.
"Okay Marco non fare cazzate, vai a fare pace ora"
Cerco di raggiungerla ma la campanella mi precede e la perdo di vista nella bolgia di persone che entrano nella scuola.
-Ehi Marco- un mio compagno mi saluta preparando la mano per un "batti cinque"
Faccio un cenno di saluto e lo batto.
Saliamo insieme in classe anche perché non avevo idea di quale potesse essere.

Entriamo nella nuova stanza in cui passeremo il resto dell'anno.
Sono già in tanti dentro, abbracci e saluti.
In tutto ciò vedo solo ipocrisia e teatralità.
-ehi stupida vacca- una voce mi scolla dai miei pensieri di odio verso l'umanità.
-Ciao Roby- una delle mie amiche nonché mia vicina di banco arriva tutta sorridente a salutarmi.
-avete fatto pace? - chiede con tatto.
Scuoto la testa
-mi spiace- commenta -vieni scegliamo i posti o ci rubano i migliori- asserisce.
Scegliamo dei posti non male e nel frattempo arrivano le poche persone che sopporto della classe.
Parliamo un po' delle vacanze e di cosa fare nelle prossime settimane.
Mangiare fuori, farsi un giro in centro città e andare al cinema.. Anche se quast'ultima alla fine non la facciamo mai.
Mi rassereno un po'.
Le ore passano abbastanza piacevoli, nonostante l'insopportabile e puntiglioso professore di una materia talmente lunga che nessuno (nemmeno lui stesso) sa il nome.

A fine giornata usciamo ridendo dalla scuola e mi dico che non è andata poi così male.
Vado a casa, poiché la professoressa di italiano ha richiesto di portare il compito delle vacanze per domani per ciò mi dovrò mettere sotto.
In attesa del pullman prendo in mano il telefono.

Il mio cuore si ferma a vedere un messaggio della mia ragazza.
Sorrido.

Amore: no ma vedo che ti dispiace aver litigato.... Sono due settimane che non ci sentiamo ma a te non fa ne caldo ne freddo...
tu ti diverti e ridi con gli amici..mi manchi ma forse io non manco a te..

Mi sento ferito.
Dovrebbe sapere che mi manca e che sono triste, mi hanno solo tirato su il morale.
In preda alla rabbia le rispondo acidamente

Io: Se non sai niente stai zitta.. Si che mi manchi ma tanto l'importante per te è avere ragione.. Non ti sopporto più.
Speravo mi scrivessi e potessimo fare pace ma ora spero tutto il contrario.

Appena lo invio mi rendo conto della enorme cazzata che ho appena fatto.
Giunto a casa non mi sento dell'umore per i compiti metto la musica a tutto volume e mi chiudo in camera.
E domani sarà un'altro giorno.

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