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La campanella dell'intervallo mi strappa da un leggero sonno e da un bel sogno, alzo la testa e cerco di riprendere visibilità.
Intorno a me comincia un mormorio sempre più forte e sento sedie cigolare e passi di gente che probabilmente esce dalla classe.
-buongiorno bella addormentata- dice Roby venendo a sedersi accanto a me.
Una fitta alla testa mi colpisce.
-va tutto bene- mi guarda preoccupata, annuisco passandomi una mano sulla fronte -ho solo mal di testa- commento, ho la bocca impastata e non ricordo niente delle due ore appena passate.
-cosa mi sono perso?- chiedo cercando di fare mente locale.
-nulla di che- commenta lei con fare pensieroso -solo una lunga e interminabile spiegazione di due capitoli di storia- asserisce ridacchiando -ma tanto data la sua pessima memoria lo rispiega di sicuro- mi fa l'occhiolino e io sorrido passandomi una mano tra i capelli e sbadigliando.
Quando torno lucido mi ricordo che devo parlare con Paolo.
-Roby hai mica visto dov'è andato...?- non finisco la domanda che lo vedo passare davanti alla porta della classe con una ragazza che non conosco.
Qualcosa mi ribolle dentro ma cerco di calmarmi e non fare mosse avventate.
Noto che la mia interlocutrice aspetta che io finisca la frase.
Ma scusandomi mi alzo ed esco di fretta dalla stanza sentendomi urlare dietro -ma che succede?-
Mi guardo intorno, ma per i corrdoi non riesco a scorgere chi sto cercando.
Passeggio per un po' passando davanti a tutte le classi e lanciando uno sguardo dentro ognuna di esse.
Poi svolto in un corridoio tranquillo, poco frequentato.
C'è una coppietta che si limona, qualche gruppetto che passa di tanto in tanto chiaccherando, è in un angolo remoto di questo corridoio seduto sulle scale che vedo lui.
Mi preparo psicologicamente ad affrontarlo, prendo un grande respiro e mi avvicino.
Di fianco a lui appoggiata sulla sua spalla con fare da gallina c'è una ragazza dai capelli color miele che cinguetta cazzate a tutto andare.
-Paolo- dico con tono categorico sentendo ogni muscolo del mio corpo irrigidirsi.
-ehi- dice lui voltandosi verso di me con fare sorpreso -che c'è?-
-dovrei parlarti..- inizia a venir meno tutto il mio coraggio.
-ti ascolto- dice facendo un falso sorriso, la ragazza segue attentamente lo scambio di battute e questo mi innervosisce.
-da soli se possibile- faccio trapelare la mia scocciatura.
Deve capire che per me è una questione importante anche se per lui a quanto pare è tutto solo uno stupido gioco.
Mi guarda attentamente e forse comprendendo quanto mi stia innervosendo, annuisce e congeda la ragazza che si allontana con cautela cercando di perdersi il meno possibile della scena.
-allora?- chiede con fare saccente guardandomi negli occhi.
Non ce la posso fare, inzio a credere di star sbagliando qualcosa.
Ma devo andare fino in fondo.
-io..ieri... Spiegami non capisco..-
Confuso e impanicato sputo fuori parole a caso.
-io sto capendo meno di te- dice scuotendo impercettibilmente la testa -insisti per parlare ma non sai di cosa...- inizia ad elencare -sembri volere una cosa ma poi cambi idea..-
Lo guardo contare sulla punta delle dita e scuoto la testa.
-no aspetta.. Cosa intendi?- mi guarda come se fossi stupido e il nervoso mi logora dentro.
-senti biondino, non sono io che ti ho baciato e sono sparito ieri, ho solo bisogno di capire cosa è successo perché non riesco ancora a capacitarmene e sto impazzendo- sputo a denti stretti, ma tenendo un tono di vice basso, sentendo le lacrime salirmi agli occhi.
Lui alza un sopracciglio e mi guarda con fare superiore -ti ha fatto arrabbiare il fatto che me ne sia andato senza dire nulla?- chiede.
-mi pare ovvio- commento sprezzante.
-beh pensavo ti saresti incazzato di più se fossi rimasto- asserisce stringendosi nelle spalle con nonchalance.
Serro gli occhi sentendo il mio malditesta peggiorare.
-e invece no. Voglio una spiegazione- mi passo una mano sul viso tentando di allontanare il dolore.
-una spiegazione?- chiede confuso ma sorridendo.
-esatto, cosa significa quel...quel bacio?- sono esasperato ma ora non può girarci in torno e mi dovrà rispondere.
-significa che volevo baciarti e ho trovato il momento per farlo e l'ho sfruttato.. Punto- dice mostrando una punta di imbarazzo e distogliendo lo sguardo.

Lo guardo attentamente -perché mai avresti voluto baciarmi?- mormoro.
Devo attendere un po' per una risposta -perché mi piaci, sei bello e intelligente, sai come divertirti e non te ne frega nulla di nessuno.. Sei il tipo di persona che mi piace..- ascolto quello che dice con incredulità, tanto più che poi si avvicina -cazzo se mi piaci- mormora alla fine attirandomi a se e baciandomi sulle labbra per pochi secondi.
Lasciandomi senza fiato.

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