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Dopo quella che mi pare essere un eternità mi volto, e come avevo sospettato è stato Paolo ad entrare.

Lo guardo con una muta richiesta di spiegazioni, lui in tutta risposta accenna un sorriso, e fa per parlare ma non dice nulla.
Attendo qualche momento poi visto che non intende spezzare il silenzio scuoto la testa e faccio per uscire dal bagno ma lui mi blocca prendendomi per il polso, sembra gracile e magro ma la sua presa è forte e possente mi fa voltare invitandomi non molto gentilmente a guardarlo negli occhi.
Attendo allora che parli o mi faccia capire perché tutto questo mistero, ma il silenzio presente nella stanza è così assordante da far paura.
Cerco di divincolarmi dalla presa salda del mio muto interlocutore, e lui radacchia sotto i baffi bloccandomi anche l'altro polso con espressione beffarda.
Mi acciglio e decido di parlare per primo riempiendo così il silenzio.

-cosa stai fac..?- non finisco la frase, non potrei nemmeno volendo, lui si avvicina a me a tale velocità da spaventarmi e mi bacia.
Rimango di sasso mentre le sue morbide labbra incontrano le mie con un sinuoso movimento che diventa ritmico e costante, lo assecondo senza nemmeno rendermene conto, è qualcosa di incredeibile e al tempo stesso inquietante, mi toglie il respiro, mi sembra di essere sott'acqua ma presto mi riprendo, reagendo al bacio.
Mi sbatte al muro senza smettere di baciarmi e io sento il contatto del collo con le mattonelle fresche, vengo percorso da una scarica di adrenalina che mi da piacere.
Tiene ancora i miei polsi, ma sento la stretta venire meno a poco a poco.
Appena mi sembra il momento più adatto mi libero, poggio una mano sul suo petto e lo spigo delicatamnete per allontanarlo da me quel tanto che basta per riprendere fiato, siamo ancora però piuttosto vicini, sento il suo respiro caldo e affannoso sul mio viso..
Appoggia la sua fronte alla mia, mi mordo il labbro spostando la mia mano dal suo petto al suo collo carezzandolo.
Cerco di riprendermi dalla confusione che sento e di formulare una frase di senso compiuto, il che risulta non poco complicato.
-cos..cosa stai?- non mi riesce di dire altro, spero che la mia espressione confusa e incredula sia abbastanza per fargli capire che intendo.
In tutta risposta sorride dolcemente, mi mette buon umore questo suo gesto e il mio cuore prende a martellare come non mai.
Si ributta su di me ma più dolcemente di prima, rispondo positivamente preso dalla passione.
La mia mano si sposta piu su sul suo collo e incastro l'altra tra i suoi capelli, che posso finalmente accarezzare, morbidi e lisci.
Lui mi avvolge in una sorta di abbraccio che mi allontana dalle fredde mattonelle di quel bagno: unico testimone di qualcosa che per me pare ancora impossibile.
Mi sento talmente bene che nulla potrebbe rovinare tutto questo, a parte l'entrata inaspettata di qualcuno nel bagno.
Ciò che accade e che mi fa sussultare.

Ci dividiamo svogliatamente e ci ricomponiamo, l'uomo però non sembra interessarsi a noi anzi va verso il gabinetto e non ci degna nemmeno di uno sguardo, gli occhi di Paolo rincontrano i miei ed al suo interno vedo un misto di sorpresa e eccitazione, lui si stringe nelle spalle e si sporge nuovamente verso di me.
Mi ci vuole una buona dose di autocontrollo e buonsenso per bloccarlo e tenerlo lontano, sento il bisogno di una spiegazione nonostante tutto questo sia per me altro che un problema.
Lui si blocca accigliato, non ha ancora detto una sola parola.

Io mi sento strano e attratto fisicamente da questo ragazzo e a quanto pare per lui è lo stesso, ma sento che manca qualche tassello e credo che sia lecito da parte mia porre qualche domanda.

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