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Assente.
Paolo oggi non c'è.
Guardo il banco vuoto accanto al mio sentendomi pervadere da un brutto senso di solitudine.
Inizio a pensare di essere impazzito, sembra incredibile che IO stia così per una persona.
Tamburellando le dita sul banco tentò di seguire le lezioni che si susseguono nuovamente fino all'intervallo.
Mi sorprendo di veder spuntare Fabio sulla porta, con quei suoi occhi di ghiaccio scruta la classe poi mi sorride ed entra, avvicinandosi al mio banco.
-ciao- commenta sorridendo raggiante.
-ciao- rispondo un tantino curioso -come stai?- chiedo anche se credo di avere la risposta.
-molto bene- ha un aria beata, e lo sguardo perso ma torna a rivolgersi a me.
-e tu come stai? Mi fai vedere questo ragazzetto?- asserisce facendo l'occhiolino.
Scuoto la testa e mi stringo nelle spalle -è assente- mormoro, sembra dispiaciuto e sospira, seduto accanto a me inizia a studiare la classe con sguardo interessato -avete una classe piccola- commenta facendo una smorfia -e troppo calda-
-in effetti mi sto squaiando- annuisco passando una mano tra i capelli e sospirando a mia volta.
Roby che fino a poco prima era intenta a scrivere a qualcuno si avvicina a me porgendomi un contenitore -vuoi dei mini muffin?- chiede sorridente.
-Oh Salve lei è?- dice poi accorgendosi di Fabio che con la bava osserva i muffin cucinati dalla mia compagna.
-affamato- mormora lui con voce rauca.
Ridiamo e mentre il ragazzo trangugia un dolcetto al cacao io faccio le presentazioni.
-piacere di conoscerti Fabio, sono contenta che ti piacciano i miei muffin- asserisce Roberta sorridente.
Guardando loro due conoscersi e chiacchierare amabilmente iniziò a pensare che non dovrebbe essere una brutta idea parlare alla mia vecchia compagna di banco del casino che ho in testa, magari potrebbe essermi di aiuto o almeno servirmi da sfogo.

La campanella suona interrompendo chiacchere e serenità, Fabio ci saluta sorridente facendomi promettere di aspettarlo all'uscita e io chiedo a Roby se le va di sedersi accanto a me per le due ore di storia che stanno per arrivare, l'entrata della prof coincide col momento esatto in cui lei finisce di spostare la sua roba, la donna appena entrata ha uno sguardo truce e fiammeggiante.
Si prospetta un inferno.

Gli occhi mi si chiudono mentre cammino stancamente per i corridoi della scuola, l'ultima ora è quasi terminata e il professore ha voluto essere magnanimo consentendoci di uscire dalla classe qualche minuto prima del fatidico suono -cosa abbiamo per domani?- chiede con fare pensieroso Roby, ci penso un po' su sbadigliando.
-nulla, a proposito c'è una conferenza perdiamo le due ore di italiano- asserisco soddisfatto crogiolandomi nel piacere di non dover sentire altre lamentele della professoressa l'indomani.
Anche lei sorride entusiasta stiracchiandosi.
Appena messo piede fuori dalla porta, lo scampanellio metallico della campanella invade la scuola mentre noi percorriamo la via della salvezza.
-devi aspettare Fabio- mi ricorda poi Roby ammiccando mentre si allontana per raggiungere la fermata del pullman.
-Oh già, Grazie- commento passandomi una mano sul viso per scacciare il sonno.
Attendo all'uscita mentre uno stormo di ragazzine in abiti succinti chioccia al mio fianco fastidiosamente.
Il ragazzo dagli occhi azzurri esce dalla cancellata con il viso cupo e una stanchezza che stona con l'energia e la felicità di prima.

Mi passa accanto senza notarmi e ne rimango un po' interdetto mentre lo osservo camminare come uno zombie verso la fermata e salire sul pullman già in attesa degli studenti, tento di raggiungerlo ma un semaforo rosso mi impedisce di riuscirci.
Mi chiedo cosa sia accaduto mentre il pullman si allontana inesorabile.
Vedo Francesca e il suo ragazzo avvicinarsi, e salutarmi entrambi.
Lui con un semplice cenno.
-ciao Marco- dice invece Francy sorridente.
-ciao come stai?- le rispondo, lei si stringe nelle spalle - non c'è male- vedo la sua nuova fiamma leggermente irritata che si allontana un poco e si siede sulla panchina della  fermata, mangiato dalla curiosità cerco di far luce sull'umore di Fabio sperando che lei ne sappia qualcosa.
-senti ho fatto amicizia con Fabio ieri, E mentre oggi sembrava solare e felice prima mi è passato affianco con un aria cupa, hai idea del perché?- non riesco a trattenere una nota di preoccupazione.
Lei mi guarda mordendosi il labbro e annuisce solenne -si è dichiarato al mio ragazzo qualche ora fa, e non è andata molto bene- mormora dispiaciuta.
Sento un brivido attraversarmi, chissà cosa capiterebbe se io facessi la stessa cosa e Paolo avesse perso ogni interesse verso di me..
Sarebbe devastante.. Mi immagino cosa lui abbia provato mentre, saluto Francesca e mi avvio per tornare a casa.

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