Mi perdo qualche attimo in una sensazione di dolce piacere, sentendo le sue mani accarezzarmi il volto e le sue labbra morbide sulle mie.
Torino lucido appena in tempo per staccarmi da lui e allontanarmi da occhi indiscreti, mentre sotto shock cerco una spiegazione logica a tutto quello che sta accadendo.
Mi sembra di impazzire.. nonostante tutto ciò mi rende abbastanza felice e io mi renda conto di non essermi mai sentito così bene come quando passo del tempo insieme a lui.. mi ritrovo a pensare che è tutto così nuovo per me.
Questo 'amore' mi trasporta in un mondo nuovo del quale non ho mai fatto parte e in cui mi ritrovo catapultato dai miei sentimenti nati quasi per caso.
Mi volto e vedo il viso di Paolo contratto dal disappunto mentre mi guardo intorno e cerco le parole giuste per esprimermi riguardo a tutto ciò.Ma semplicemente non ho parole.. Come posso descrivere queste sensazioni che non hanno forma, non hanno modo di essere raccontate.
Boccheggio guardando il suo sguardo amareggiato come se lo avessi in qualche modo tradito.
La fine dell'intervallo svuota la mia testa dai grovigli interminabili di pensieri..
-io..- tentenno ma lui annuisce parecchie volte, ha uno sguardo vacuo e pare quasi disgustato, senza dire una sola parola si incammina a passo svelto verso la classe, mi mordo un labbro e sbuffo passandomi una mano tra i capelli.
Sono o non sono un imbecille?Quando torno in classe la lezione è già cominciata da parecchio ormai e la professoressa mi accoglie con una ramanzina.
Faccio per tornare al mio posto, ma noto che vicino a me il banco é vuoto, a passo lento raggiungo la mia sedia studiando la classe alla ricerca di Paolo.
Non è in classe, e nemmeno Valentina.
Qualcosa scatta dentro di me, vorrei uscire a cercarli spaventato da cosa potrei trovare.
Mi siedo però e sto buono, mentre la voce della prof diventa un suono cantilenante e senza senso e la mia testa parte per un viaggio tutto suo.Ho avuto la risposta che volevo poco fa e non ho saputo gestire le cose,facendo arrabbiare l'unica persona di cui mi importi qualcosa in questa stupida scuola.
Mi mangio le unghie in preda al nervoso quando sento cigolare la sedia accanto alla mia.
Ma di fianco a me non c'è chi spero, Valentina mi sorride bonaria e inizia a tirare fuori libri e quaderni.
Mi guardo in torno e noto che Paolo si è messo vicino a qualcun altro e scrive freneticamente su un foglio.
Mi stropiccio gli occhi e torno a gaurdare la lavagna, non presto attenzione alla lezione ma almeno fingo di farlo.
Quando la campanella suona e veniamo a conoscenza di avere un'ora buca decido di tentare il tutto per tutto e parlare di con lui anche a costo di farlo in classe dove chiunque può sentire.
Devo dirgli ciò che provo, la delusione che ho visto sul suo viso sembrava sincera e ho bisogno di esternare i miei sentimenti anche per farne chiarezza, se riesco a esporli forse riuscirò a comprenderli.Ma quando faccio per andare da lui lo noto intento a chiaccherare amabilmente col suo nuovo compagno di banco, inizio a pensare che forse avendolo fatto arrabbiare sarebbe meglio non disturbarlo nuovamente, questo mio pensiero diventa certezza quando nel ridere appoggia la testa sulla spalla del ragazzo, io mi sento mancare e lui guarda nella mia direzione per pochi secondi.
Sta cercando di testarmi? O di farmi arrabbiare come io ho fatto con lui?
O semplicemente vuole farmi capire che non si sofferma mai troppo su una 'preda'..
La delusione cocente cresce nel mio cuore.
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Sognando Te
Roman pour Adolescents(Storia scritta su richiesta non è la mia tipologia) Le cose cambiano in un momento, non riesci neanche a starci dietro. è fu così che la mia vita cambiò. i suoi occhi.. il suo sorriso..