Mi mancherete

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Il giorno dopo, mi svegliai distrutta ed infreddolita.
Avevo sempre adorato l'Inverno, anche se quell'anno, a Nashville, faceva un po' più fresco del solito.
- Kay, sei sveglia ? -,
La voce di mia madre, risuonò dolcemente, dall'altro lato della porta.
- Si -, affermai, sbadigliando sonoramente.
Mi stropicciai gli occhi, ancora velati da un leggero strato di sonno.
La sera passata, io e Faith, eravamo andate ad una festa, organizzata da Michael ed era stato, a dir poco difficile rincasare senza che la mamma mi scoprisse.
- Preparati, partiamo tra qualche ora -,
Chiusi gli occhi per un istante, cercando di risvegliarmi da quello stupido incubo, ma quando li riaprii, una lacrima solcò lentamente il mio viso.
L'asciugai col dorso della mano e scesi dal letto, cercando qualcosa da indossare.
Aprii la finestra ed una fresca brezza mattutina, mi soffiò in volto.
Ridacchiai, notando la goffa figura di mia madre, che cercava di infilare la sua gigante valigia nella nostra auto, parcheggiata davanti alla casa della vicina.
Infilai un paio di ciabatte e corsi ad aiutarla.
- Hey, ti serve una mano ? -,
L'aiutai, spingendo la valigia verso l'interno, riuscendo a farla entrare nel bagagliaio.
- Grazie, tesoro -,
Si voltò verso di me e mi sorrise, accarezzandomi la guancia.
- Mi dispiace, per tutto questo -, continuò.
Capii che si riferiva al trasferimento improvviso ed a tutto il resto, anche se io non ce l'avevo con lei.
Niente affatto.
Ero arrabbiata con me stessa, per il fatto che non riuscissi ad accettarlo.
- Non ti dispiacere, va tutto bene -, la rassicurai, abbracciandola.
- Sono sicura che ti piacerà da morire Greenwood e che tu e Wyatt diventerete presto amici, vedrai -,
La lasciai andare e la guardai, abbastanza confusa.
- Wyatt ? -, domandai, perplessa.
- Ma come ? Mi pareva di averti avvertita -,
Nella mia mente passarono milioni di pensieri.
Magari, il nuovo ragazzo della mamma non si chiamava veramente Lucas...
- Avvertita ? E riguardo a cosa ? -, continuai, stringendo dolcemente il polso della mamma.
- Lucas, sai, lui era sposato con un' altra donna, qualche anno fa... -,
Mi stava tenendo sulle spine, diamine.
- Dillo -, pronunciai, impaziente.
- Be', loro hanno avuto un figlio, lui ha solo un anno in più di te, così ho pensato che sareste andati subito d'accordo -, mi fece l'occhiolino e sorrise, dandomi una pacca sulla spalla.
Era uno scherzo.
Veramente di cattivo gusto, direi.
Io, Kaylee Myers, non avrei mai vissuto in una casa con due sconosciuti, per di più, di razza maschile.
Pensai che mia madre mi odiasse e che mi volesse morta, perchè non c'era nessun' altra spiegazione plausibile a tutto questo.
Cominciò a girarmi la testa, poi la mia vista si annebbiò e caddi a terra.
Al mio risveglio, feci fatica a capire chi fosse la figura seduta vicino al mio letto.
Mi stropicciai un po' gli occhi, e notai che Faith teneva stretta la mia mano ed aveva la testa poggiata sul mio comodino, mentre russava dolcemente.
Spostai il mio sguardo alla porta, dove Michael, stava giocando con un peluche, lanciandolo in aria ed afferrandolo.
Quando capì che ero sveglia, sul suo volto si dipinse un sorriso adorabile.
- Buongiorno, gattina -,
Mi venne incontro e si sedette accanto a me, passandomi un braccio intorno alle spalle.
- Che è successo ? -, domandai, massaggiandomi le tempie.
- Non ricordi ? Tua madre ci ha raccontato che sei svenuta, mentre eravate in giardino -, spiegò, passandosi la mano libera tra i capelli.
- Già, la storia del fratellastro -, rammentai, a voce alta.
- Fratellastro ? Avrai un fratello ? Wow, troppo forte ! -,
Io non lo trovavo affatto "forte".
- Non credo proprio -, dissi, alzando gli occhi al cielo.
- E perchè mai ? Io pagherei per averne uno -,
Michael sembrava entusiasta.
Magari avrebbe potuto prendere il mio posto.
Magari...
- Be', io...non ho mai vissuto con un uomo in casa, nè tantomeno con un ragazzo -, ammisi, arrossendo lievemente.
- Oh, che dolce. Guarda che non siamo mica così male, noi ragazzi -, disse lui, arruffandomi i capelli.
- Spero che il mio futuro fratello non sia come te -, mentii, ridacchiando.
- Lo speri eccome -,
Mi lasciò un bacio sulla fronte, ghignando.
- Voi due, la volete smettere di amoreggiare ? -,
Faith al mio fianco, si era risvegliata ed aveva assistito alla scena commovente.
Mikey si allontanò velocemente, arrossendo ed io mi sbattei una mano sulla fronte.
- Da quanto sei sveglia ? -, domandò Michael.
- Da fin troppo tempo -,
Faith ridacchiò, per poi tornare seria e puntare i suoi grandi occhioni color ghiaccio su di me.
- Quando avevi intenzione di parlarmene ? -, mi chiese, incrociando le braccia al petto.
- Parlarti di cosa ? -,
- Del fatto che avrai un fratello, Kay. Per quanto avevi intenzione di nasconderlo ? -,
Si sedette davanti a me e mi fissò, in attesa di una spiegazione.
Oh, no.
- Possiamo smetterla ? Non lo sapevo neanche io, okay ? Voglio morire, non sono pronta a tutto questo -, annunciai, disperandomi.
Michael rise e Faith lo fulminò.
- Tesoro, va tutto bene. Avere un fratello non è terribile, ci sono cose peggiori. E te lo dice una ragazza che ne ha quattro -,
Faith mi abbracciò, cercando di rassicurarmi.
Anche se non funzionò, le rivolsi un sorriso sincero.
- Grazie, Faith -,
All'improvviso mia madre fece irruzione nella stanza.
- Oh, bambina, finalmente -, mi venne incontro, stringendomi tra le sue braccia materne.
Proprio quello di cui avevo bisogno...
- Stai bene ? -, domandò, preoccupata.
- Si, certo -, risposi, cercando di liberarmi dalla sua presa ferrea.
Quando si sganciò, ripresi a respirare e le sorrisi.
- Mi dispiace rovinare il momento, ma dobbiamo assolutamente partire, tesoro. Lucas ci aspettava un' ora fa -,
**
Uscii da casa, seguita da Faith e Mikey, mentre mia mamma mi aspettava in auto.
Era giunto il momento dei saluti.
- Mi mancherete -, dissi soltanto, stringendoli in un abbraccio di gruppo.
A Faith cadde una lacrima. Non l'avevo mai vista piangere, ma faceva dannatamente male.
Ci sciogliemmo ed asciugai la lacrime sulla sua guancia, poi le lasciai un bacio sulla punta del naso.
- Quando tornerò, andremo insieme da "Jenni's". Te lo prometto -, le assicurai, abbracciandola di nuovo.
- Stai sempre al suo fianco, e non lasciare che combini disastri, okay ?-,
Michael annuì, stringendomi a sè.
- Ti scrivo appena sarai arrivata, gattina -, disse poi, facendomi l'occhiolino.
Sorrisi ad entrambi e lasciai che il vento freddo mi colpisse in volto, assicurandomi per un' ultima volta di non star facendo un incubo.
Poi realizzai.
Tutto stava per cambiare.

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