Primo giorno

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La mattina seguente, fui svegliata dal rumore di una porta che sbatteva.
Aprii gli occhi pigramente, strofinandoli con le mani.
I ricordi della sera passata, mi riaffiorarono alla mente e sorrisi, intenzionata ad accettare la realtà, come mi aveva suggerito Wyatt.
Ma c'era ancora un pensiero che mi tormentava...
Come c'ero finita in camera mia ?
Ero sicura di essermi addormentata in giardino, sdraita sull' erbetta verde, ma mi trovavo in camera mia e non ero sicuramente bagnata dalla rugiada mattutina.
Mi stropicciai di nuovo gli occhi, alzandomi dal comodo materasso.
Aprii la grande finestra e mi guardai un po' intorno, cercando qualche minimo dettaglio di Greenwood che mi ricordasse Nashville.
Ma non c'era nulla da fare, i due posti erano completamente diversi...
Sconsolata, mi diressi verso il mio armadio, tirando fuori un maglione, di colore marroncino, ed un paio di skinny neri.
Mi feci una doccia veloce, mi vestii, truccaii ed asciugai i capelli.
Corsi al piano di sotto, in cerca di qualcosa da mangiare.
Saranno state, all' incirca le 7:30 ed in casa era un vero e proprio casino.
La mamma correva per il soggiorno, borbottando parole incomprensibili, mentre sembrava star cercando qualcosa.
Lucas si trovava ai fornelli, intento a preparare dei pancakes, che sembravano più delle frittelle mal riuscite.
Wyatt, invece, era seduto al bancone della cucina e sorseggiava del succo.
- Uhm, buongiorno -,
La mia uscì più come una domanda, invece che come un' affermazione.
Gli occhi di tutti si puntarono su di me, che mi squadrarono attentamente.
- Buongiorno, cara -, disse Lucas, sorridendomi come suo solito fare.
La mamma mi si avvicinò, velocemente.
- Devo scappare, tesoro -, mi lasciò un bacio sulla fronte e si avviò verso la porta.
- Buona giornata ! -, esclamò, prima di scomparire.
Lucas ridacchiò, poi si voltò verso di me.
- Non sono un gran cuoco, spero ti piacciano -, disse, porgendomi un piatto pieno zeppo di pancakes sbruciacchiati.
Lo ringraziai e mi sedetti a tavola.
Wyatt non mi aveva neanche degnata di uno sguardo, da quando ero scesa al piano di sotto.
- Nervosa per il tuo primo giorno di scuola ? -, domandò Luke, e per poco non mi strozzai con il succo d'arancia.
Il primo giorno di scuola.
Oh diamine, l'avevo proprio dimenticato.
- Solo un po' -, improvvisai, tossendo.
- Be', Wyatt potrebbe mostrarti la scuola -, disse, sorridendo al figlio.
- Non credo proprio, ho molto da fare -,
Che simpatico, pensai.
Lucas lo guardò storto.
- Non fa niente, sono abbastanza brava ad orientarmi -, dissi, mentre riponevo il mio piatto nel lavabo.
- Adesso, vado a prendere il mio zaino, non vorrei far tardi il primo giorno -,
- Non preoccuparti, ti accompagnerà Wyatt -,
Oh, fantastico.
Mi avviai al piano di sopra ed infilai i miei nuovi libri nello zaino, con tanto di astuccio e diario.
Lo misi in spalla e diedi un' ultima controllata al trucco, ai capelli e tutto il resto, prima di correre di sotto.
Di Lucas non c'era più traccia e Wyatt mi aspettava davanti alla porta, con il suo zaino in spalla ed un capellino della squadra di football, poggiato sui riccioli.
- Forza, ragazzina -, disse, invitandomi a seguirlo.
Salimmo su di una Range Rover nera, diretti verso la "Greenwood High School".
Durante il viaggio nessuno dei due fiatò, così mi persi qualche istante per osservare il suo profilo.
I suoi occhi erano fissi sull'asfalto e la sua mascella era leggermente contratta.
Le labbra rosee e carnose erano tese, donandogli un' aria seria e concentrata, mentre quel cappellino blu con lo stemma della scuola, pressava i suoi morbidi ricci.
Era veramente carino.
Ma che dico ? Stupendo.
Ma niente da fare per te, Kaylee Myers, la solita sfigata.
- Che c'è ? Ho qualcosa di strano ? -, domandò, senza distogliere lo sguardo.
Arrossii, coprendomi le guance con le mani.
- No, no, tu sei perfetto. Cioè... -,
Mi tappai immediatamente la bocca e mi rimproverai mentalmente, per averlo anche solo pensato.
Wyatt ridacchiò, entrando nel parcheggio della scuola.
- Grazie -, pronunciai, timidamente.
- Di che cosa ? -,
- Per il passaggio e... tutto il resto -,
I nostri sguardi s'incontrarono e lui mi sorrise.
- Di niente -,
Distolse lo sguardo, parcheggiando l'auto.
Quando arrivammo nel cortile della scuola, sentii centinai di occhi, puntati su di me.
Mi strinsi nel mio giubotto, abbassando lo sguardo.
- Non preoccuparti, sono solo curiosi di sapere chi sia la nuova ragazza -, sussurrò il riccio, al mio orecchio.
Annuii e lo seguii, fino all' interno della scuola, dove fummo accerchiati da un gruppetto di ragazzi.
- Hey, Wyatt -, esclamò, un biondino, battendogli il cinque.
Un' altro ragazzo, occhi azzurri e capelli scuri, mi squadrò attentamente.
- E questa chi è ? -, domandò, ammiccandomi.
Distolsi lo sguardo.
- Kaylee, la mia nuova... -, lasciò la frase in sospeso.
- Wyatt ha una nuova ragazza ! -, annunciò, un bestione, alto e muscoloso, comparendo all'improvviso alle mie spalle.
Cosa ?
- No ! Non sono la sua ragazza. Solo la sua sorellastra -, spiegai, impacciatamente.
- Quindi sei libera ? -,
Uno di loro mi fece l'occhino e Wyatt mi attirò verso di sè.
Il suo braccio era sul mio fianco ed io ero appoggiata al suo petto, ben scolpito.
Il mio respiro si fecè irregolare e le mie mani cominciarono a sudare...
- Lasciatela in pace, okay ? È nuova -,
Ordinò il riccio, facendoli zittire.
Si guardò un po' in torno, osservando alcune persone tra i corridoi, poi il suo sguardo cadde su una ragazza dai corti capelli neri, un po' bassina.
Afferrò la mia mano e mi invitò a seguirlo.
- Hey, Maybelle -,
La ragazza si girò verso di noi, sorridendo ampliamente.
Aveva un viso veramente dolce, con due tenere fossette ai lati della bocca.
- Hey, Wyatt -, lo salutò, poi mi scrutò attentamente.
- Devi essere la ragazza nuova, io sono Maybelle, ma tu puoi chiamarmi May -, disse, entusiasta.
- Kaylee -, le sorrisi, timidamente.
- May, potresti accompagnarla in segreteria ? Io devo proprio scappare, ho gli allenamenti -,
Wyatt fece gli occhioni dolci, ma Maybelle non sembrò accorgersene.
- Ma certo ! Vieni con me, Kaylee-, mi prese il polso e mi trascinò con sè.
Per essere cosí esile, aveva una forza da gigante.
Wyatt ridacchiò, mimandomi un "Buona Fortuna", ed io sorrisi, salutandolo con un cenno della mano.
Quando arrivammo alla segreteria, Maybelle ritirò il mio foglio con gli orari scolastici.
- Io ho chimica alla prima ora, e tu ? -, domandò.
- Io ho filosofia -, risposi, dando un' occhiata alle materie.
- Ci vediamo dopo, okay ? Pranziamo insieme ? -
Annuii velocemente, e lei mi lanciò un bacio volante, prima di scomparire tra i corridoi.
Il primo giorno ed avevo già trovato un'amica.
Magari riuscire ad accettare la realtà non era così difficile, come credevo...
Quando, finalmente, trovai la mia classe, bussai con gentilezza alla porta ed una voce roca mi invito ad entrare.
Entraii nell' aula ed il mio cuore perse un battito, poi il mio respiro si bloccò e rimasi immobile, incapace di muovermi.
Milioni di ricordi si fecero spazio nella mia mente e persi l'equilibrio, appoggiandomi al muro.
Gli occhi di tutti erano puntati su di me.
Com' era possibile che lui fosse lì ?

Stargazing     [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora