Non sapevo se essere arrabbiata, perchè Wyatt aveva interrotto il mio "quasi bacio" con Charlie, anche conosciuto come mio ex/ nuovo professore di filosofia.
Oppure essere nervosa, perchè avrei dovuto raccontargli come mai stessi per baciare un insegnante.
Nel frattempo, Wyatt camminava a passo svelto dietro di me e nella mia mente stavo cercando un qualsiasi modo per mentirgli.
- Voi due eravate praticamente appicicati -, affermò, gesticolando animatamente.
Lo ignorai, camminando più velocemente.
- Capisci ? Appicicati ! -, urlò, ancora.
Mi massaggiai le tempie, e mi voltai verso di lui, abbozzando un sorriso.
- Devi esserti sbagliato, stavamo solo parlando -, mentii, mordendomi il labbro inferiore.
- Io non mi sbaglio mai -, esclamò, afferrandomi il braccio.
Giuro, l'avrei ucciso.
- Okay, adesso puoi smetterla di urlare ? -,
Presi un respiro profondo, cercando di placare la voglia di prenderlo a sberle.
- Io non mi sbaglio mai -, ripetè, questa volta, sussurrando.
Alzai gli occhi al cielo e ripresi a camminare.
- Kaylee, potresti rallentare ? -,
Lui mi seguiva, col fiato corto e la gambe affaticate.
- Chiese il giocatore di football -, lo derisi, allungando il passo.
- Ti ricordo che sono appena uscito da un allenamento lungo e faticoso -,
Prese una piccola rincorsa e mi raggiunse, di nuovo.
- Certo, lo sento. Puzzi come una capra -,
- Dici sul serio ? Oddio -,
I suoi occhi si spalancarono e si annusò le ascelle, con aria preoccupata.
Scoppiai in una fragorosa risata.
- No, stupido. Ti sto prendendo in giro -,
Si zittì un momento, poi ricominciò a parlare.
- Tu sei una stronzetta, Kaylee Myers. Un diavolo travestito da angelo -, affermò, cercando di tenersi al passo.
- Wow, credo sia la prima volta che mi chiami per nome -, dissi, sorridendogli falsamente.
Lui sbuffò, non riuscendo a trattenere un sorriso.
**
- Kaylee, sono quì -,
Maybelle mi aspettava fuori dalla classe di Geografia, con un sorriso stampato in volto.
Le sorrisi di rimando, mentre pensavo a Faith.
Dio, quanto mi mancava...
- Allora, come sta andando il tuo primo giorno ? -,
Mi raggiunse, prendendomi sotto braccio.
- Abbastanza bene, direi -,
In realtà era stato un disastro, ma questo non mi andava di raccontarglielo...
- Mi fa piacere -, mi fece l'occhiolino.
Entrammo nella mensa della scuola e gli occhi di tutti si puntarono su di noi.
- Mi sento leggermente osservata -, le sussurrai.
- È normale, sei quella nuova -, affermò, ridacchiando.
- E sei carina -, aggiunse.
- Io non sono carina -,
- Oh, si che lo sei. E sembra che qualcuno ti abbia già adocchiata -, sorrise maliziosamente, muovendo le sopracciglia.
Arrossii e lei tirai un pugnetto sulla spalla.
Lei si massaggiò il braccio, con un finto broncio, facendomi ridere.
- Andiamo, ti porto dai ragazzi -, esordì, trascinandomi con sè.
Arrivammo ad un tavolo un po' più isolato, nella mensa, circondato da quelle che sembravano essere cheerleaders.
- Sei una Cheerleader ? -, le chiesi, a bassa voce.
Maybelle era un bellissima ragazza, ma non mi sembrava tipa da Cheerleaders...
- No, loro sono quì per Wyatt -,
Ruotai gli occhi.
Ovviamente...
Wyatt era il sexy giocatore di football della scuola, circondato da Cheerleaders ed altre ragazze che gli sbavano dietro.
E come ciliegina sulla torta, girava per la scuola con la sua eccitante squadra di sportivi palestrati.
Non potevo diventare sorella di un emarginato sociale ?
- Wyatt, c'è la tua sorellina -,
Un ragazzo alto e muscoloso mi indicò, facendo voltare l'intera folla e tutto il resto della mensa, che sembrava avere occhi solo per loro.
Wyatt mi squadrò attentamente, poi si voltò dall' altra parte, dandomi le spalle.
- Fai sul serio ? -, gli domandai, serrando gli occhi.
Lui mi ignorò.
- Bene -,
Girai i tacchi, per dirigermi verso un altro tavolo, ma May mi bloccò.
- Resta con noi, non serve la sua approvazione -, mi sorrise dolcemente, invitandomi a sedere.
- Non importa, May. Ho voglia di stare un po' da sola -,
Le sorrisi anch'io, poi mi diressi verso l'uscita della mensa, che sembrava portare direttamente al giardino della scuola.
Raggiunsi uno spazietto isolato e mi sedetti sull'erba, afferrando il mio cellulare.
Composi il numero di Faith e prima che il telefono avesse fatto due squilli, lei rispose.
- Hey -,
La sua voce mi scaldò il cuore.
Sorrisi, consapevole del fatto che lei non potesse vedermi.
- Come va ? -, domandò, lei.
- Uno schifo. Questo posto fa schifo -, ammisi, portandomi le ginocchia al petto.
- Vedrai che presto andrà meglio, sei appena arrivata -, affermò.
- Non penso proprio, mio fratello è uno stronzo -,
- È una caratteristica dei fratelli -, disse, ridacchiando.
- Mi manchi, Faith -, sussurrai, tristemente.
- Anche tu, piccola -,
Una lacrima solcò il mio volto, prima che potessi asciugarla velocemente.
- Diamine, è suonata la campanella. Devo andare. Ma ti richiamerò stasera, okay ? -, disse, velocemente.
- Okay -,
- Tieni duro, ragazza -, sussurrò, prima di attaccare.
- Lo farò -, sussurrai, tra me e me.
Alzai gli occhi verso il cielo, fissando quell'enorme distesa azzurra, ricoperta da nuvole bianche.
- Bello, vero ? -,
Domandò una voce calda, accanto a me.
Mi voltai, incontranto gli occhi perfettamente verdi di Charlie.
Mi allontanai leggermente, ricomponendomi.
- Che cosa vuoi ? -, domandai, perplessa.
- Mi dispiace, Kaylee... -, pronunciò, abbassando lo sguardo.
- Non voglio parlarne -, dissi, in tono fermo.
Feci per alzarmi, ma la sua mano si posò sulla mia, mozzandomi il fiato.
Una scossa mi percorse la spina dorsale, provocandomi milioni di leggeri brividi.
Mi voltai verso di lui, sentendo un pizzicore allo stomaco.
- Ho bisogno di raccontarti com' è andata, quella sera. E stavolta mi ascolterai -.
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Stargazing [IN PAUSA]
Fiksi RemajaKaylee ha sedici anni, due migliori amici fantastici e pensa finalmente di aver trovato un equilibrio nella sua vita da studentessa, fin quando sua mamma decide di trasferirsi a Greenwood, per inseguire la sua storia d'amore con un padre single. Il...