- Ho bisogno di raccontarti com'è andata quella sera. E stavolta mi ascolterai -,
Mi bloccai all'improvviso, con le lacrime a gli occhi.
Le mie mani sudavano e le gambe tremavano come budini.
- So già com'è andata -, risposi, freddamente.
- No, tu non ne hai idea, Kaylee -,
Mi liberai dalla sua presa, posizionandomi davanti a lui.
- Hai ragione, io non ne ho idea. E forse sarebbe stato meglio se non fossi mai venuta a quella dannata festa -,
Mi passai le mani tra i capelli, nervosamente.
Lui abbassò lo sguardo, afferrando la testa tra le mani.
- Dannazione ! -, esclamò, in tono disperato.
- È tutta colpa mia -, continuò, infilando le dita tra i ricci dorati.
Avrei voluto dirgli che era tutto vero, ma non mi pareva il caso, in quel momento.
Mi abbassai lentamente, sedendomi difronte a lui.
Poggiai una mano sulla sua guancia, accarezzandola leggermente.
Il professore alzò lo sguardo verso di me, osservandomi stupito.
- Raccontami -, dissi, abbozzando un sorriso.
- Sul serio ? -, domandò, poggiando la sua mano sulla mia.
- Certamente -,
Lui sorrise ed il mio cuore fece un balzo.
Prese un respiro, prima di cominciare.
- Come prima cosa, voglio che tu sappia, che tutto quello che è successo, 'Kay, non c'entra nulla con ciò che provo per te.
Quella sera ero ubriaco fradicio e ti avevo vista parlare con Jamie, mio cugino... Lui ti stava toccando, ti aveva sorriso e si vedeva lontano un miglio che ti stava spogliando con gli occhi. Diamine, ero dannatamente infuriato, Kaylee.
Non ci vedevo più dalla rabbia e mi ero gettato sull' alcool. Sapevo che sarei dovuto venire da te, e toglierti di dosso quello stupido maniaco, ma quella non mi sembrava la situazione più semplice. Quando è arrivata Amber, io non ero in me, così mi sono lasciato andare con lei e tu ci hai trovati. Non volevo farti soffrire, Kaylee, lo giuro. È stato un dannato errore -,
Ascoltai, senza proferire parola.
Nulla era come me l' ero immaginato, ma ciò non cambiava la situazione.
Non sapevo cosa dire e non avevo intenzione di starmene muta come un pesce.
La campanella suonò, così raccolsi velocemente le mie cose da terra e me ne andai.
Charlie non mi seguì.
Sapeva di aver sbagliato, ma ormai era troppo tardi per rimediare.
**
- Pare proprio che oggi saremo nella stessa classe -, disse una voce, dietro di me.
Quando mi voltai, incontrai un volto sconosciuto.
Lo guardai confusa, chiedendomi se l' avessi già visto, da qualche parte...
- Sono Max, il migliore amico di tuo fratello -,
Il ragazzo mi tese la mano, impacciatamente.
- Kaylee Myers -, sorrisi, stringendogliela.
Lo squadrai attentamente, cercando di memorizzare il suo volto.
Aveva i capelli scuri, due tenere fossette a contornare il suo sorriso, i suoi occhi erano color nocciala e, come ciliegina sulla torta, un fisico slanciato e muscoloso.
- Ho qualcosa che non va ? -, mi domandò, facendo un mezzo sorriso.
Niente affatto, pensai.
- Scusami, stavo solo cercando di memorizzare il tuo viso -, ammisi, arrossendo.
- Io penso che non mi scorderò facilmente il tuo -,
disse, facendomi l' occhiolino.
Avvampai.
Da quando i ragazzi mi facevano dei complimenti ?
- C'è un posto libero accanto a me, se t' interessa -, propose, ammiccando.
- Uhm... certo -, risposi, abbozzando un sorriso.
Non ero brava a conversare con gli altri.
- Bene, allora ci vediamo dentro -, sorrise, entrando nella classe di psicologia.
Non appena la sua figura scomparve, mi sbattei una mano in fronte, sospirando pesantemente.
Presi un bel respiro, ed entrai nell' aula.
Ultima ora, pensai.
Ultima ora.
flashback :
Io penso che tu sia magnifica-, le mie guance si colorarono di rosso, donandomi un'area dolce.
-Non lo sono-, risposi, alzando lo sguardo e puntandolo in quello di Charlie, ormai difronte a me.
-Diamine, lo sei eccome-, non mi lasciò controbattere e posò le sue labbra sulle mie.
Fui sorpresa e per un attimo rimasi impietrita, ma poi mi lasciai trasportare.
Le mani del ragazzo si posarono sui miei fianchi e dolcemente mi afferrò, per portarmi sopra di se.
Entrambi sapevamo che non avremmo dovuto farlo, ma in quel momento la ragione sarebbe potuta andare a farsi fottere.
Ci staccammo senza fiato.
Charlie sorrise, soddisfatto.
Io lo fissai qualche istante senza proferire parola.
Era stato il mio primo bacio.
fine flashback /
Il suono della campanella mi risvegliò dai miei pensieri, riportandomi alla realtà.
Scossi la testa e mi guardai in torno.
- Tutto bene ? -, domandò, Max.
- Si, certo -, risposi, sorridendogli.
Il professore ed alcuni studenti uscirono dalla classe, così rimanemmo solamente noi due.
- Wyatt era strano, oggi... più del solito -, confessò, il moro.
- Non lo conosco molto bene -, dissi, abbassando lo sguardo.
Lui annuì.
- Hai bisogno di un passaggio ? -, domandò, sorridendomi.
- No, non preoccuparti. Mi farà bene un passeggiata -,
Uscimmo dalla classe, dirigendoci verso il parcheggio.
La scuola era quasi vuota, ormai...
- Be', allora... ci vediamo in giro, Kaylee Myers -,
Ridacchiai.
- Certamente, Max -,
Lo salutai con un cenno della mano, prima di dirgermi verso casa.
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Stargazing [IN PAUSA]
Ficção AdolescenteKaylee ha sedici anni, due migliori amici fantastici e pensa finalmente di aver trovato un equilibrio nella sua vita da studentessa, fin quando sua mamma decide di trasferirsi a Greenwood, per inseguire la sua storia d'amore con un padre single. Il...