~ The Allman Brothers Band- Rambiln'Man ~
Dean aveva portato Sam a caccia per distrarlo un po' da tutto quello che stava succedendo. Alex era tornata dall'inferno, proprio come aveva fatto lui, e Sam e Bobby non la lasciavano respirare un momento, la controllavano continuamente e la riempivano di domande.
Il maggiore dei Winchester aveva pensato che una pausa da suo fratello potesse fare bene alla ragazza e lui aveva bisogno di un'occasione per parlare da solo con Sam.
Qualche giorno prima, senza che nessuno se ne accorgesse, era stato lanciato nel passato da Castiel senza sapere il perché, ma quello che aveva scoperto sulla storia della sua famiglia era valso quell'assurdo viaggio.
Tutta la famiglia di sua madre era composta da cacciatori, Mary stessa lo era e lo odiava.
John invece non sapeva assolutamente nulla di tutta la faccenda del sovrannaturale, era un semplice meccanico e per questo Mary ne era davvero innamorata.
Dean aveva seguito sua madre e suo nonno Samuel, in una caccia scoprendo che già a quei tempi Occhi Gialli, o meglio Azazel, aveva dei piani per la sua famiglia e lui doveva provare a fermarlo.
Dean aveva rubato la Colt a Daniel Helkins e provato a uccidere il demone prima che distruggesse il suo futuro, ma non ci era riuscito. Aveva provato ad avvisare sua madre e aveva raccontato tutto a suo nonno sperando di conquistarsi la sua fiducia, ma proprio in quel modo aveva fatto il più grave errore: Azazel possedeva Samuel e Dean gli aveva appena svelato cosa avrebbe fatto la notte del 2 Novembre del 1983.
Azazel stava stingendo patti con moltissime donne, concedendogli quello che volevano a condizione che lui avrebbe preso qualcosa da loro dieci anni dopo. Un piano a lungo termine per entrare nelle camerette dei neonati e fargli bere qualche goccia del suo sangue rendendoli il suo esercito ibrido personale. Esattamente quello che era accaduto a Sam.
Castiel non gli aveva spiegato perché lo avesse portato a Lowrence nel 1973, gli aveva solo detto che quello che stava facendo Sam era pericoloso e doveva fermarlo.
Dean si era accorto che suo fratello era cambiato durante quei quattro mesi passati da solo, e come dargli torto visto tutto quello che era successo, ma non poteva permettere che Sam rischiasse l'ira degli angeli qualunque fossero le sue motivazioni.Alex guardava il vialetto nel cortile di Bobby mentre un leggero venticello le scompigliava i capelli. Erano i primi momenti che passava veramente sola da quando era miracolosamente tornata in vita e finalmente riusciva a sentirsi di nuovo libera.
Tutto era esattamente come lo aveva lasciato prima dell'estate, eppure tutto sembrava così diverso.
Lei era diversa.
Nei quattro mesi passati all'inferno qualcosa dentro di lei si era rotto, eppure la ragazza non voleva dare peso a quella sensazione che continuava a rinascere ogni volta che respirava. Voleva solo tornare alla sua vita.
Sam era stato quasi sempre con lei nell'ultima settimana e la cosa non le dispiaceva di certo, era l'essere tratta come un povero cuccio indifeso che la faceva innervosire, ma soprattutto sentiva che qualcosa in quel ragazzo era cambiato anche se non avrebbe saputo dire cosa.
L'unico con il quale era riuscita a parlare davvero era stato Dean, forse perché lui sapeva esattamente come si sentiva o forse perché era stato l'unico a concederle i suoi spazi. In ogni caso tra loro vigeva un silente patto che li avrebbe uniti per sempre.Due giorni prima
Alex era stesa sul suo letto a guardare il soffitto cercando di liberare la mente quando qualcuno bussò alla porta della sua stanza.
«Sam, se sei qui per chiedermi se sto bene, ti prendo a calci. Così puoi capire la risposta da solo!» urlò la ragazza senza alzarsi.
«Non ce ne sarà bisogno» disse Dean aprendo la porta ed entrando.
Alex si mise seduta a gambe incrociate mentre il ragazzo si sedeva di fronte a lei sul letto.
«Non ti chiederò se stai bene» disse cercando gli occhi della ragazza «Perché so che mi mentiresti».
Alex alzò le spalle «Cos'altro dovrei fare?» chiese retorica.
Non poteva fare altro che trovare un modo per stare bene, non aveva alternative.
«Senti, anche io sono stato laggiù. So cosa vuol dire» disse Dean cercando di essere il più delicato possibile «E so benissimo che non ne vuoi parlare e nemmeno io voglio farlo. Ma se decidi di cambiare idea, io posso capirti».
«Non hai detto nulla a Sam?» chiese la ragazza.
Immaginava che Dean non avesse alcuna intenzione di raccontare a nessuno cosa aveva subito per quattro mesi, non c'erano parole in grado di descrivere quello che gli avevano fatto e raccontarlo non avrebbe fatto altro che riaprire non così vecchie ferite.
Dean scosse la testa, Sam non era pronto e mai lo sarebbe stato ad ascoltare le torture dell'inferno, non avrebbe fatto altro che aumentare il suo senso di colpa.
«Nemmeno io» disse Alex abbassando lo sguardo «E non ho intenzione di farlo».
Mentire a Sam non le piaceva, ma a volte era necessario tenere dei segreti.
«E io non ti spingerò a farlo» disse Dean appoggiandole una mano sulla gamba.
Poteva capire cosa quella ragazza stesse provando, sapeva che si sentiva spaesata, aveva paura che tutto quello non fosse altro che un sogno e che prima o poi si sarebbe svegliata e avrebbe provato ancora più dolore.
Dean si sentiva esattamente come lei, nonostante fosse tornato da più di un mese ogni volta che apriva gli occhi era come tornare in quella bara di legno, ma in quel momento doveva essere forte abbastanza da poterla aiutare.
«Sei qui ora. Questo è l'importante».
Alex sorrise senza dire una parola, le era mancata la sua famiglia.
Dean si alzò dal letto e si diresse verso la porta.
«Dean» lo fermò Alex, ma quando lui si voltò lei non sapeva come chiedergli quello che voleva sapere «Tu senti, insomma ho questa sensazione, come se...».
«Come se non ne fossi uscita davvero?» chiese Dean capendola alla perfezione.
Alex annuì «Fa ancora male?».
«Ogni dannatissimo istante» rispose lui sincero e Alex poté leggere nei suoi occhi verdi quanto davvero male facesse. Si chiese se anche lei avesse quello sguardo, una patina di bugie e fierezza che copriva tutto il dolore e la paura.
Dean uscì chiudendosi la porta alle spalle e Alex si rimise sdraiata a fissare il soffitto, impegnandosi più che poteva per non chiudere gli occhi e vedere ancora una volta l'inferno.
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The Price Of Freedom // Supernatural
FanfictionTerzo libro della serie: On The Road// Supernatural. Dean aveva la gola incredibilmente secca e dolorante, deglutire era impossibile, non aveva saliva da mandare giù. Provò ad aprire quella cassa, ma qualcosa di pesante la teneva bloccata; granelli...