5.1 - Paradiso e Inferno

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~AaRON - U Turn (Lili)~

La ragazza guardò la donna ben vestita davanti a lei che cercava di non far trasparire alcun giudizio, ma era impossibile non notare come il suo viso fosse scettico. Tutti l'avrebbero considerata pazza, ma lei sapeva di avere ragione.
«La fine sta arrivando, è l'Apocalisse. Ci sono circa seicento sigilli possibili nel mondo e Lilith ne deve solo spezzare sessantasei per liberare Lucifero dall'inferno e lui porterà l'Apocalisse. È quasi impossibile fermarla e gli angeli stanno perdendo. Moriremo tutti».
La sua voce era un sussurro titubante, come se avesse paura di dire quelle cose, eppure sapeva che era la verità. Aveva provato ad avvertirli, ma nessuno l'aveva ascoltata, anzi la credevano pazza e squilibrata, la riempivano di medicine e la tenevano chiusa in quella stanza.
Doveva assolutamente andare via da lì, non era più al sicuro.
Più la giovane dai lunghi capelli rossi parlava, più la psicologa seduta di fronte a lei sembrava dubbiosa.
Quella ragazza era impazzita all'improvviso. Fino a due mesi prima era felice, integrata, laureata in giornalismo e con un molti amici, poi si era manifestata la schizofrenia.
La ragazza era stata sopraffatta dalle allucinazioni che avevano preso una sfumatura religiosa, vedeva demoni ovunque, parlava di angeli e dell'apocalisse, forse per colpa del lavoro del padre come decano della chiesa locale.
Nonostante le medicine non sembrava stare meglio e continuava a dire di sentire delle voci, come se qualcuno parlasse e lei ascoltasse dall'altro capo di un telefono.

Sam aveva fregato un altro motociclista egocentrico con una bella truffa al bigliardo, cinquecento dollari facili solo in quella partita.
All'inizio non gli piaceva quel metodo di racimolare denaro, aveva sempre preferito tentare con i lavori onesti, ma alla fine si era convertito alle truffe come Dean.
Sam alzò lo sguardo mentre incassava i soldi e vide Ruby seduta al bancone. Alex, che riusciva sempre a trovare qualche lavoretto temporaneo come barista o cameriera, le aveva appena servito una birra come se fosse una normale cliente.
Sam si avvicinò al demone e Dean lo seguì.
«Ho delle informazioni, poi vado via» spiegò Ruby prima che Dean potesse dirle qualunque cosa, sicuramente nulla di gentile.
Sam con la coda dell'occhio guardò Alex, era impegnata dall'altro lato del bancone a servire un gruppo di ragazzini probabilmente appena maggiorenni.
«Di che si tratta?» chiese al demone.
«Ho sentito dei pettegolezzi. Una ragazza di nome Anna Milton è scappata ieri da un reparto sorvegliato, i demoni sembrano abbastanza ansiosi di trovarla. È un caccia grossa con l'ordine di catturarla viva».
Dean roteò gli occhi, non si era mai fidato di quel demone e non aveva intenzione di cominciare ora. Sam invece sembrava piuttosto interessato, ma non aveva visto che Alex si stava avvicinando a loro.
«Ehi ragazzi, vi porto un'altra birra?» chiese ai due fratelli appoggiati al bancone.
Ruby la guardò e accennò un sorriso poi si voltò nuovamente verso i due fratelli.
«Ho solo pensato che forse volete trovare la ragazza prima che lo facciano i demoni».
Ruby lasciò una manciata di contanti ma, mentre stava per togliere la mano, Alex le afferrò il polso tirandola verso di sé.
«Chi sei?» chiese in un sussurrò mentre con le mostrava un coltello sotto il bancone
«Calma, calma!» disse Sam guardando Alex «Va tutto bene».
Alex ci mise un paio di istanti a capire, poi lasciò andare la mano della ragazza.
«Non direi che vada tutto bene» disse rivolta a Sam, poi si voltò verso il demone «Bell'involucro! È nuovo?». Versò del Whisky per lei e per Dean sapendo che entrambi avevano bisogno di qualcosa per calmare un po' i nervi.

Alex era imbronciata sul sedile posteriore mentre l'Impala sfrecciava nella notte uggiosa. Aveva deciso di dare una seconda possibilità a Sam, lui le aveva promesso che avrebbe smesso di usare i suoi poteri psichici e sperava che le cose si potessero sistemare, ma dopo aver visto Ruby non era più tanto sicura.
Quel ragazzo aveva creato una specie di malsano legame con il demone mentre lei e Dean erano all'inferno, che lo avesse fatto per tentare di salvarli o per ottenere vendetta non era importante, ormai quei due erano come Yoko Ono e John Lennon.
«Se hai da dire qualcosa, dilla» esclamò Sam rivolto ad Alex.
Poteva vedere la sua espressione dallo specchietto retrovisore e sapeva che la ragazza si stava trattenendo.
«Questa storia fa schifo» disse lei, poi si mise a guardare fuori dal finestrino.
«Non sei incazzata per il caso, ma perché la soffiata ce l'ha fatta Ruby».
«Per te quella stronza infernale è praticamente di famiglia» esclamò Alex alzando le braccia al cielo.
«Deve essere successo qualcosa di grosso quando io stavo là sotto, visto che quando sono tornato tu eri il miglior amico di un demone» disse Dean intromettendosi nel discorso.
«Io non so se voglio saperlo!» aggiunse la ragazza con una risatina isterica.
«Ve l'ho detto. Mi ha aiutato a dare la caccia a Lilith» tagliò corto Sam.
«Ora mi è tutto più chiaro!» esclamò Dean sarcastico.
«Certo, condividiamo le nostre storie» disse Sam stanco delle supposizioni di Alex e di suo fratello «Iniziate voi. Com'era l'inferno? Non risparmiate i dettagli».

The Price Of Freedom  // SupernaturalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora