8 - Il Mostro alla fine del libro

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~Atlanta Rhythm Section - Imaginary Lovers~

Erano passate quasi due settimane dall'ultima volta che Alex aveva visto i Winchester per il caso a Souix Falls e l'idea di doverli chiamare la metteva un po' a disagio.
Dopo le ultime parole che Sam le aveva detto non si erano più parlati, se non per i consueti convenevoli prima che i due fratelli lasciassero casa di Bobby.
Dean le aveva scritto per sapere come stava ma Alex non aveva molta voglia di parlare dell'accaduto, soprattutto con lui.
La cacciatrice si portò il cellulare all'orecchio e mentre aspettava che il maggiore dei Winchester rispondesse, continuava a sfogliare il libro che teneva sulle ginocchia.
«Alex? Che succede?» rispose Dean preoccupato e la ragazza rimase un po' sorpresa da tanta apprensione.
«Deve per forza succedere qualcosa?» chiese lei retorica.
«Non sei proprio il tipo che telefona per fare due chiacchiere» disse lui sempre più serio.
«In effetti c'è qualcosa di strano» disse non sapendo bene come definire quella situazione e continuando a fissare il libro.
«Ti metto in vivavoce» disse Dean posando il cellulare sul tavolino del motel dove si trovava con Sam.
«Ho trovato qualcosa che vi riguarda, un libro» disse Alex.
«In che senso?».
«Se la smettessi d'interrompere lo sapresti!» replicò la ragazza «Diciamo che qualcuno ha scritto una serie di romanzi su di voi, sulla vostra vita, quello che fate e tutto il resto».
«Aspetta, com'è possibile?» chiese Sam parlando per la prima volta.
«Non lo so, guardate su internet. "Supernatural" di Carver Edlund» disse Alex leggendo il nome dalla quarta di copertina.
I due ragazzi fecero come gli era stato detto e trovarono esattamente quello che cercavano, una serie di ventiquattro libri che raccontavano la loro vita e le loro cacce ai mostri in modi fin troppo dettagliati.
«Dove possiamo trovare questo tizio?» chiese Dean con tono serio.
«Il suo vero nome è Chuck Shurley, vi mando il suo indirizzo» rispose Alex «E non preoccupatevi a comprare i libri, ho il bagagliaio pieno».
«Grazie, Alex» disse Dean mentre si segnava su un foglio l'indirizzo che gli aveva inviato per messaggio «Salutaci Bobby, ci sentiamo».
Alex sorrise e parlò prima che il cacciatore riagganciasse.
«Non hai capito, io sto andando lì. Non voglio perdermi il divertimento e ho un paio di domande da fare al nostro Stephen King prima che lo sotterriate vivo».

L'uomo davanti a loro non avrà avuto più di trent'anni ma puzzava come se non si fosse lavato per la maggior parte di essi. I suoi occhi erano un misto di sguardi increduli e stanchezza e nonostante indossasse un pigiama sgualcito e una vecchia vestaglia logora, sembrava non dormisse da giorni.
«Piacere di conoscerti. Io sono Dean Winchester e questo è mio fratello, Sam» disse il cacciatore sarcastico e spazientito dal dover spiegare ancora una volta che la sua vita non è un misero romanzo e lui non è un personaggio di fantasia.
«Aspettate, il cognome non è nei libri» disse lo scrittore sbarrando gli occhi al limite del possibile e distraendosi solo per il rumore di un'altra auto entrare nel vialetto.
Alex parcheggiò dietro l'Impala e si unì ai due fratelli salutandoli con un lieve cenno della testa.
«Allora che succede?» chiese posandosi le mani sui fianchi e guardando l'uomo che non conosceva.
«Alessandra Andersen, questo è Chuck Shurley, lo scrittore di "Supernatural"» disse Dean facendo alle presentazioni.
«Aspettate, lei non c'è nei libri se non in un ricordo di Sam e non ho mai scritto il suo nome per intero» esclamò l'autore sempre più stranito.
«Lo so che non ci sono!» esclamò Alex alzando le braccia al cielo «E mi aspetto una bella motivazione visto che ho salvato spesso il culo a questi due» concluse indicandoli con il pollice nonostante le loro smorfie di disappunto.
Chuch fece segno di seguirlo all'interno mentre nella sua testa cercava ancora di capire cosa stesse succedendo, offrì a tutti da bene ma nessuno accettò e fu costretto a trangugiare un bicchiere di Whisky da solo. Si sentiva spossato e sconvolto, tutto quello che aveva scritto era per la maggior parte catastrofico, terribile e non avrebbe mai immaginato che i due ragazzi, tre se contava anche Alex, esistessero davvero e avevano avuto la vita che lui aveva battuto al computer. Si sentiva un mostro crudele per tutto quello che gli aveva fatto passare.
«Non lo chiederò un'altra volta, perché io non sono nei libri?» chiese Alex sedendosi su una sedia e appoggiando i piedi sulla scrivania.
Chuck si risvegliò dai suoi pensieri «La tua storia è un po' debole e l'editrice non credeva fossi un buon personaggio. Tra i fan ci sono molte ragazze e la tua relazione con Sam non piaceva molto» disse balbettando lo scrittore.
«Sono stata eliminata per permettere alle ragazzine di fare sogni erotici su questi due senza interferenze?» chiese allibita la cacciatrice alzandosi in piedi di scatto.
«Diciamo di si» disse Chuck abbassando lo sguardo.
«Possiamo tornare alle cose importanti?» si intromise Dean «Visto che tutto quello che scrivi sembra avverarsi, stai lavorando a qualcosa?».
Il viso di Chuck si incupì pensieroso e cominciò a balbettare frasi sconnesse mentre cercava qualcosa sulla scrivania piena di fogli e cianfrusaglie.
«Non vi piacerà» esclamò in modo comprensibile a tutti sventolando un piccolo plico di fogli «Si tratta di Lilith».
Alex prese i fogli e cominciò a leggerli mentre Chuck faceva ai Winchester un veloce riassunto a voce dell'ultimo capitolo che aveva appena finito. La cacciatrice cercò di memorizzare più dettagli possibili, era sempre stata più veloce del normale a leggere e la sua memoria ricordava quasi ogni singola cosa sulla quale faceva scorrere gli occhi.
Lilith stava arrivando per Sam ma non per ucciderlo, per sedurlo.

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