~Supergrass - Sad Girl~
Le urla di Sam attraversavano il pavimento come se fosse fatto di carta pesta invece che di cemento armato, rinforzato con sale e incantesimi.
Alex sentiva la musica riempirle le orecchie e sovrastare qualunque altro rumore mentre osservava i profili di Dean e Bobby che si urlavano in faccia senza voce.
La cacciatrice non poteva più sopportare tutto quello che sentiva, così si era isolata in un mondo di suoni che poteva controllare e gestire come voleva.
Quello che era accaduto negli ultimi due giorni l'aveva fatta crollare definitivamente, ma non era pronta ad ammetterlo nemmeno a se stessa.
Odiava Sam per quello che aveva fatto e per quanto le aveva mentito in quegli ultimi sei mesi, ma odiava anche sentire le sue urla di dolore mentre, rinchiuso in un bunker, combatteva l'astinenza forzata da sangue demoniaco.
Si accorse all'improvviso che i due uomini davanti a lei la guardavano con aria interrogativa così tolse il cappuccio e le cuffie beccandosi uno sguardo di ghiaccio da parte di Dean.
«Tu stavi ascoltando la musica?» le chiese arrabbiato.
«Non chiedermi di stare ad ascoltare le vostre urla e quelle di Sam senza fare nulla» rispose lei puntandogli il dito ma senza alzarsi dal divano.
«Penso che dovremmo liberare Sam» disse Bobby interrompendo i due prima che la conversazione diventasse una vera e propria lite «Che ci piaccia o no, uccidere demoni è quello che sa fare e non penso che dovremmo tenerlo chiuso in un bunker mentre l'apocalisse demoniaca si sta per riversare in terra».
«No» disse secca Alex lasciando al vecchio appena il tempo per finire la frase.
«Non sacrificherò la vita di Sam, non te lo lascerò usare come una testata nucleare» disse Dean a Bobby mentre tratteneva la rabbia stringendo i pugni.
«Mi odio anche solo per averlo proposto, sai che amo quel ragazzo come un figlio» disse Bobby mentre Alex interveniva.
«Vi siete accorti che quello la sotto non è più Sam? Qualcuno di voi si è accorto di qualcosa, dannazione!» urlò la ragazza «Il mondo sta per finire con l'Armagheddon tra angeli e demoni e voi riuscite solo a pensare a come salvare l'anima di un drogato di sangue demoniaco?!».
«Alex» la interruppe Dean guardandola mentre dava di matto e minacciandola con lo sguardo.
«No, Dean. Adesso basta, adesso di culo paro il mio e non il suo. Non m'importa perché lo tenere nel bunker, ma fate in modo che ci resti perché io non scendo in battaglia con qualcuno, o qualcosa, di cui non mi fido» continuò la ragazza con la voce spezzata dal pianto e la gola dolorante.
«E quando tutto questo finirà, se mai finirà, lo voglio fuori di qui per sempre» concluse prima di afferrare il giaccone dalla sedia dell'ingresso e uscire sbattendo la porta.Dean si aggirava per il parcheggio con le mani in tasca, Alex non era più tornata dopo quello che aveva detto e sapeva il perché. Quello che la cacciatrice aveva urlato era ciò che un po' pensavano tutti, ma che nessuno aveva il coraggio di ammettere. Sia lui che Bobby continuavano a cercare il Sam che conoscevano e sembrava non esserci più, ma non poteva arrendersi perché sapeva che suo fratello al suo posto non lo avrebbe mai fatto.
Castiel comparve alle spalle del cacciatore attirando la sua attenzione con un breve saluto.
«Lo può fare? Può sconfiggerle Lilith?» chiese Dean in cerca di rassicurazioni.
Quello che aveva detto Bobby era vero, suo fratello era rinchiuso perché a lui ci tenevano troppo e non gli permettevano di fare il suo dovere, ma non avrebbe rischiato tutto ancora una volta senza sapere che c'era almeno una speranza.
Castiel annuì con la testa e il suo solito sguardo distaccato.
«Ma la quantità di sangue che gli servirebbe per uccidere Lilith lo cambierebbe per sempre» concluse l'angelo.
Dean si voltò dando le spalle a Castiel e passandosi una mano sul viso cercando di capire cosa fare.
«Noi pensiamo che sia tu, Dean, quello che può fermare tutto. Accetta il tuo ruolo» disse l'angelo cambiando leggermente il tono di voce a metà tra il minaccioso e il supplichevole.
«No» esclamò Alex sbucando dall'oscurità alle spalle dei due uomini.
Stava rientrando in casa quando aveva sentito delle voci ed era andata a controllare, ma non sapeva a cosa avrebbe assistito.
«Alex» disse Dean sollevato di vederla a casa e sapere che stava bene, ma poi indossò la sua espressione seria «Non sono cose che ti riguardano».
«Invece si, non me ne starò in disparte mentre butti via la tua vita!» esclamò la ragazza mettendosi tra lui e l'angelo.
Dean alzò lo sguardo su Castiel che con un cenno della testa acconsentì e il cacciatore afferrò la ragazza per un braccio trascinandola nell'autorimessa.
«Non capisci? Io mi devo fidare degli angeli o Sam non avrà via di scampo» disse Dean cercando di convincere anche se stesso.
Alex sbuffò incrociando le braccia al petto e roteando gli occhi.
«Non lo hai visto nelle ultime ore, abbiamo dovuto legarlo per impedirgli di farsi del male» disse Dean sperando si smuovere la ragazza.
«So che sei arrabbiata, delusa e tutto il resto, ma non puoi ignorare quello che gli sta succedendo. Non puoi fare finta che non ti interessi, non con me».
«Cosa ti dice che non farai la sua stessa fine? Chi ti assicura che servirà a qualcosa?» chiese lei cambiando argomento ma sapendo che Dean aveva ragione.
«Ti prego» continuò con voce spezzata «Non posso perdere anche te».
Dean fece un passo verso di lei che si spostò indietro, non le era mai piaciuta essere vista così, essere debole, eppure in quel momento non sapeva in che altro modo sentirsi.
«Mi dicesti praticamente la stessa cosa quasi due anni fa, quando scopristi del patto per portare indietro Sam. Eravamo proprio qui» disse Dean sorridendo a quel ricordo. In fondo anche Alex aveva un cuore, per quanto fosse restia a mostrarlo.
«E adesso sei qui a frane un altro, non ti è bastata la prima volta?» chiese lei non capendo cosa ci fosse di così divertente.
«Per Sam e per te lo rifarei mille volte, senza pensarci» rispose lui di nuovo serio.
Alex si avvicinò e gli afferrò una mano.
«Dean» lo chiamò cercando il suo sguardo nella penombra del garage.
«Mi dispiace Alex, ma è la cosa giusta da fare» disse prima di stringerla con un braccio, mentre le passava l'altra mano tra i capelli e le dava un leggero bacio sulla fronte.
Alex lo lasciò fare, non si era arresa alla decisione ma sapeva di non poterlo fermare e capiva le sue ragioni, anche se la paura di perderlo annebbiava la sua comprensione.
Dean sentì i nervi della ragazza sciogliersi sotto quel contatto e anche lui si sentì più sereno. Avevano passato una vita intera a litigare e darsi addosso, ma sapevano che potevano sempre e per sempre contare l'uno sull'altra.
Dean lasciò Alex e si diresse fuori verso Castiel mentre lei l'osservava giurare fedeltà a Dio e ai suoi angeli nella speranza di salvarli tutti.
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The Price Of Freedom // Supernatural
FanficTerzo libro della serie: On The Road// Supernatural. Dean aveva la gola incredibilmente secca e dolorante, deglutire era impossibile, non aveva saliva da mandare giù. Provò ad aprire quella cassa, ma qualcosa di pesante la teneva bloccata; granelli...