~Hozier - Arsonist's Lullabye~
Sam e Dean avevano cercato Alex dappertutto, ma lei non voleva essere trovata. Bobby le aveva mandato un messaggio dicendole che sarebbe tornato a casa e che se avesse avuto bisogno di qualcosa non avrebbe dovuto far altro che chiamare. L'uomo era abbastanza sicuro che la ragazza stesse bene e che appena si sarebbe calmata sarebbe tornata indietro, a quel punto i Winchester si sarebbero dovuti preoccupare.
Dean aveva setacciato quasi tutti i bar e i pub della città, senza trovare Alex da nessuna parte, poi un'insegna luminosa rosa e azzurra gli si parò davanti agli occhi.
Uno strip club era l'unico posto dove né lui né Sam avrebbero pensato di cercarla ed era proprio dove lei era andata.
Dean entrò in quel locale senza farsi troppi scrupoli. Le luci soffuse e la musica creavano la perfetta atmosfera per un posto dove mariti annoiati o scapoli senza speranza potevano divertirsi a guardare quello che non avrebbero mai avuto.
Alex era seduta ad un tavolino con una birra e un paio di bicchieri da shot vuoti.
Dean si sedette di fronte a lei senza fare troppi complimenti.
«Bel posto» le disse.
Lei alzò un angolo della bocca accennando un sorriso amaro.
Dean ordinò del Whisky alla bella cameriera bionda, molto poco vestita, dicendole di portare la bottiglia, sapeva che ne avrebbero avuto bisogno. Quando la ragazza tornò con l'ordinazione Alex sapeva di non avere più scampo.
«Pagherei per avere un culo come quello!» disse mentre la cameriera si allontanava.
Dean si voltò per controllare e non poté che essere d'accordo con la cacciatrice, ma non erano lì per parlare di belle donne e bere un goccetto insieme dopo la chiusura di un caso, la situazione era molto diversa.
«Da quanto lo sai?» chiese Alex mentre prendeva il bicchiere che Dean le aveva appena riempito.
«Un paio di giorni» le rispose sinceramente lui, poi le raccontò di come lo aveva scoperto e del ritorno di Ruby.
Alex ascoltò tutto con estrema calma, non aveva né la voglia né le forza per arrabbiarsi. Era stanca e forse nemmeno troppo sorpresa per tutto quello che stava accadendo. Era come se una parte di lei si aspettasse qualcosa di simile.
«Alex?» la chiamò Dean non vedendo alcuna reazione da parte della ragazza.
Lei lo guardò e alzò le spalle.
«Cosa vuoi che ti dica?» gli chiese.
«Tutte le notti, ogni volta che chiudo gli occhi vedo l'inferno. Ancora e ancora» disse con voce esasperata «E adesso mi sembra di vederlo anche con gli occhi aperti».
Dean sapeva benissimo a cosa si riferisse, non c'era notte o sonno che non fosse interrotto da incubi. Più provava a dimenticare più i dettagli sembravano reali e alla fine si era arreso. Bere prima di addormentarsi, quasi fino a star male, era l'unico modo per fargli dormire un sonno senza incubi, ma quando il mattino si alzava i ricordi erano ancora lì e quindi beveva ancora.
All'inizio aveva pensato che Alex se la stesse cavando meglio di lui, sembrava essere in grado di dormire abbastanza e si era presa un po' di tempo per rimettersi in forma. Lui non aveva aspettano nemmeno un giorno per riprendere la caccia. Ogni momento che passava senza fare nulla era occupato dal ricordo di quello che era successo all'inferno.
«Perché lo ha fatto?» chiese Alex.
«Dice che può aiutare le persone, che ne salva molte» disse Dean ripensando alla litigata che aveva avuto con suo fratello il giorno precedente «E pensa di poter uccidere Lilith».
Alex sorrise «Allora lo fa per vendetta!» disse versandosi un altro bicchiere di Whisky «Voi dannati Winchester e le vostre vendette! Chi pensate di essere? Non lo vedete come vi siete ridotti? Prima tuo padre, poi Sam e poi tu. E adesso ricominciamo il giro!».
«Abbassa la voce» le disse Dean lanciandole un'occhiataccia.
«E tutte le stramaledette volte c'è sempre un demone che vi frega per bene» continuò la ragazza finendo il suo bicchiere «Non imparerete mai!».
Alex afferrò la bottiglia dal tavolo e uscì dal locale.
Dean la seguì fuori, la rincorse dall'altro della strada e l'afferrò per un braccio.
«Cosa vuoi?» gli urlò.
«Voglio che ti calmi e che ragioni» rispose Dean lasciandola andare.
«Non ci riesco» esclamò lei «Non riesco proprio a capire».
«È stato un periodo difficile anche per lui».
«Non provare a scusarlo! Non ti azzardare!» urlò la ragazza puntando un dito contro Dean «È stato un periodo di merda, lo so. Tu ed io eravamo all'inferno e lui era qui, da solo. Lo capisco, io non so cosa avrei fatto se fossi stata al suo posto, ma questo è davvero troppo!».
Alex parlava veloce con la voce piena di rabbia e delusione.
«Come fai? Come fai a scusarlo?» chiese più calma guardando il ragazzo.
«Non lo faccio. Non ci riesco» rispose Dean continuando a fissare la ragazza «Pensavo che potessi farlo tu».
Dean sapeva che Sam aveva bisogno di qualcuno che in minima parte lo capisse, ma era certo di non poter essere lui. Sperava che Alex ci avrebbe almeno provato.
«Beh, ti dirò una cosa che forse è sfuggita a voi Winchester: io non sono il vostro burattino» rispose Alex puntando ancora una volta l'indice Dean.
«Sono morta per voi! Mi sono fatta quaranta fottuti anni all'inferno per voi! E sono davvero stanca di sentire le vostre stronzate!».
Dean guardò Alex negli occhi, dietro le lacrime poteva vedere quanto dolore e paura la ragazza provasse a nascondere, ma prima o poi tutti scoppiano.
«Mi dispiace» disse Dean in un sussurro, poi si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò.
Alex per un istante pensò di crollare definitivamente tra le braccia del ragazzo, invece quell'abbraccio la fece sentire più forte. Poteva sentire il cuore del ragazzo battere di nuovo dentro il suo petto, sentiva la sua schiena abbassarsi e alzarsi con il ritmo del suo respiro e questo l'aiutò a calmarsi.
Alex alzò il viso e guardò Dean, si alzò in punta di piedi e lo baciò.
Dean poté sentire il gusto salato delle lacrime della ragazza sulle sue labbra e, anche se non si aspettava quel bacio, non la lasciò andare continuando a stringerla tra le sue braccia.
Alex si staccò dal ragazzo dopo appena un istante con occhi sbarrati.
«Ora me ne andrò al motel, a piedi, mentre finisco questa bottiglia di Whisky, così domani non ricorderò assolutamente niente. Ed è quello che dovresti fare anche tu».
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The Price Of Freedom // Supernatural
FanfictionTerzo libro della serie: On The Road// Supernatural. Dean aveva la gola incredibilmente secca e dolorante, deglutire era impossibile, non aveva saliva da mandare giù. Provò ad aprire quella cassa, ma qualcosa di pesante la teneva bloccata; granelli...