Cap. 19 Rimettersi in Discussione

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Hai sentito dire che l'amore
vive solo ad un isolato da te
come mai non l'hai incontrato prima che
commettessi il grave errore di credere
che l'amore vero non esiste e che tutto intorno a te sia triste
perché la ragione non ammette
obbiezioni a quello che non vede
anche se non sai cosa ti manca puoi sentirne forte la mancanza

MANUEL 26 MAGGIO

Sono passati due anni dall'ultima volta che sono stato felice. Ho potuto assaporare questo stato d'animo per pochissimo tempo, ma l'ho fatto godendo a pieno di ogni singolo secondo. Ho toccato il cielo con un dito, volato con il vento, e mi sono immerso in acque limpide di mari sconfinati che all'improvviso non facevano più paura.

Come ho detto, è durato tutto troppo poco, perché poi ho dovuto fare i conti con lo stesso sguardo che ieri sera mi ha trapassato da parte a parte.

Mi ha accusato di averle portato via tutto, di non avere più nulla da dare, poche parole usate come coltelli lanciati dritti al cuore. Ancora una volta me lo meritavo, la gelosia mi ha guidato in quel bagno per cercare prove che avevo paura di trovare, in realtà volevo essere rassicurato, leggere negli occhi di Luce lo stesso amore e la stessa dedizione che vedevo in passato, ma mi sono scontrato con una dura realtà, quella in cui lei mi odia per quello che le ho fatto e io non riesco a smettere d'amarla.

Come sempre quando si tratta di noi due, ai problemi dei nostri cuori infranti si sommano quelli della vita quotidiana, stamattina appena sveglio, mentre cercavo di non pensare a lei stretta tra le braccia di quello stronzo di un sartino, sono stato convocato dall'avvocato e dal medico di Sofia.

Il tono con cui sono stato invitato a raggiungerli mi ha insospettito al punto di farmi precipitare all'incontro.

Una volta arrivato ho appreso con enorme delusione che l'avvocato di Sof aveva presentato formale richiesta per l'ottenimento di permessi di lavoro esterni, questo in vista di un futuro reinserimento nella società. Tale proposta è stata supportata dallo strizzacervelli e accolta dal giudice. Da domani Sofia uscirà dal centro ogni mattina per quattro ore, lasso di tempo in cui lavorerà in una scuola di danza, sarà accompagnata da un membro dello staff del centro di recupero, che avrà il compito di vigilare per i primi mesi su di lei, dopodiché continuerà da sola.

Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma non credevo così in fretta e non adesso con Luce in città.

All'improvviso sono andato nel pallone, senza neanche accorgermene ho alzato la voce accusando medico e avvocato di star facendo un errore madornale, Sofia è ancora vittima delle sue ossessioni, sia verso di me sia verso Lu', è pericoloso farla uscire dalla clinica e ho cercato di fargli cambiare idea in tutti i modi, ma non ci sono riuscito.

Mi hanno accusato di aver paura e poca fiducia nelle loro competenze, lo strizzacervelli mi ha detto che questo mio atteggiamento negativo nuoce alla sua paziente che per questa ragione mi ha tenuto nascosta tutta la vicenda. Improvvisamente ho capito di esser stato raggirato pure da quella piccola stronza, lei sapeva che io non sarei mai stato d'accordo con questa follia e per questo ha chiesto al suo dottore e all'avvocato di tenermi all'oscuro.

Ho chiesto perché mi stavano informando se sapevano che lei non voleva, la loro risposta ha scosso le fondamenta del mio già precario equilibrio mentale: "Abbiamo bisogno che tu ci aiuti in questa fase delicata, sappiamo che avevi in programma di restare a Firenze qualche settimana, vorremmo chiederti di posticipare a un momento più opportuno."

Gli ho riso in faccia, mi sono alzato e me ne sono andato sbattendo la porta. Quei due idioti sanno di aver fatto un terribile errore e stavolta non sarò io a pagare per gli errori degli altri.

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