LUCE
5 giugno
Un nuovo risveglio all'alba con la gola in fiamme e gli occhi pieni di lacrime. Essendo sola nel mio piccolo appartamento nessuno è corso in mio aiuto e ho potuto sfogare urlando tutta la mia rabbia.
Ancora una volta il sangue, gli spari e una vita che si spegne sono stati i protagonisti dei miei incubi.
Stavolta è toccato a me morire tra le braccia di Manuel, mentre lui mi implorava di non lasciarlo e Martina piangeva disperata.
Da quando ho cominciato a sognare queste cose, i protagonisti siamo sempre stati noi tre e ogni tanto Nicolò, a turno veniamo feriti a morte.
In questo momento so che la mia amica è al sicuro a casa mia, ma non so dove si trova Manuel.
Improvvisamente ricordo di aver dimenticato sia di chiamarlo sia l'appuntamento al Pub con Pace.
Controllo il mio telefono e trovo un'infinità di chiamate, ho dimenticato di riattivare la suoneria e a quest'ora saranno tutti in pensiero.
Telefono per primo a Michele, l'ultima chiamata sua è di cinque minuti fa, mi scuso con lui spiegandogli di essermi addormentata e di aver scordato di rimettere la suoneria allo smartphone dopo che lui l'aveva tolta e gli chiedo di avvisare gli altri.
Dopo aver ascoltato il rimprovero del mio patrigno, che mi merito senza alcun dubbio, compongo il numero di Manuel. Risponde al primo squillo e la sua voce preoccupata mi strazia il cuore.
Gli spiego l'accaduto, chiedendo scusa e lui si precipita da me.
"Non farmi mai più una cosa del genere." Urla a un palmo dal mio volto.
Mi osserva con attenzione, si sofferma sui miei occhi ancora gonfi di pianto e il suo volto diventa più scuro.
"Cos'è successo? Perché sei in questo stato?" Cambia tono, mi accarezza delicatamente il viso e aspetta paziente la mia risposta.
L'ultima volta che siamo stati qui insieme mi ha spezzato il cuore, mi ha distrutta ingannandomi, usandomi, ma è stata anche la prima volta che gli ho detto di amarlo, che abbiamo unito i nostri corpi.
"Resta qui con me, non farti risucchiare dai ricordi o giuro che ti porto via di peso. Dimmi perché ti sei nascosta qua?"
La leggo chiaramente la paura nei suoi occhi, teme mi sia pentita, che abbia nuovamente cambiato idea su di noi, ma nonostante tutto non è cosi, ho solo avuto bisogno di accettare le conseguenze che vivere il nostro amore avrà.
"Stai tranquillo, non si tratta di noi. Adesso ho solo bisogno che tu mi tenga stretta, dopo ti racconterò tutto."
Si fida e mi accontenta, mi accompagna in camera, toglie dal letto un altro telo impolverato e apre leggermente la finestra, recupero un lenzuolo dall'armadio e insieme lo sistemiamo sul materasso, mi stringe tra le sue braccia e lascia che mi addormenti con la testa poggiata sul suo cuore.
****§****
In tanti hanno vegliato il mio sonno, guardiani di incubi che non conoscevano, pronti a stringermi e asciugarmi le lacrime per alleviare un po' i miei tormenti, ma aprendo gli occhi stamattina e tuffandoli in quelli di Manuel, ho capito una cosa che finora mi era sfuggita, quando ami anche il silenzio parla.
Non mi ha chiesto nulla, mi ha raccontato quello che secondo lui mi stava succedendo e ci ha preso in pieno, a parte i dettagli.
"Ti sei agitata nel sonno, hai farneticato qualcosa che ha a che fare con sangue, morte, te, me e Martina, è di questo che sono fatti i tuoi incubi, immagini la nostra fine e te ne fai una colpa, ma sono solo proiezioni delle tue paure, frutto di questi nuovi problemi che stiamo affrontando. So che ti terrorizzano Luce, ma noi stiamo bene e non ci succederà niente, ripetitelo fino a convincertene. Un giorno quando sarai pronta mi racconterai come sono cominciati e quando, ma adesso lasciami riscrivere la storia, permettimi di cancellare un brutto ricordo."
STAI LEGGENDO
La Scelta
ChickLitQuesta storia è il sequel del libro "l'amore non mi basta" " Mi hanno detto che avrei visto l'inferno, pur sapendo che l'avevo già vissuto, ma in parte hanno avuto ragione, perché è lì che il mio cuore vive da quando ti ho mandato via."