Ore 23.14 PM
Michael entrò in casa di soppiatto.
- Dovevi tornare più di quattro ore fa, dove sei stato per tutto questo tempo?
Chiesi arrabbiata
- Al lavoro
Rispose
- Lavoro, lavoro, lavoro... Per te non c'è altro eh? Ti ricordo che hai una figlia, una fidanzata e una famiglia a cui pensare! Sono sempre sola e non ho aiuti da nessuno! Nina oggi era spesso triste, così come Josh. Ho passato due ore a cercare di farla addormentare. Credo sia facile tutto questo? Eh? Che io stia qui a sbattermene di tutto? Be mi piacerebbe sai! Stare in una spa a essere viziata, o in un hotel a cinque stelle!
Dissi infuriata
- Lo so amore, ma devi comprendere che-
Interruppi Michael
- No! Tu devi comprendere! Ho appena vent'anni, una figlia sulle spalle, il rimorso di non essere andata al college che mi tormenta, un fidanzato che non c'è mai, mia madre pure, ho litigato con Effy e-
Venni interrotta.
Il telefono di Michael iniziò a squillare
- Una telefonata di lavoro immagino, eh?
Dissi
- Pronto? Si sono io. Va bene. Ora non posso. Certo, a domani. La richiamerò io. Come vuole. Buona serata.
Disse lui
- Mi avevi promesso che non lo avresti toccato! Almeno per una sera!
Dissi delusa
- Perdonami, era un nostro investitore, non potevo non rispondere
Disse lui mettendo il telefono in tasca
- E le promesse che mi hai fatto? Mi avevi detto che non avresti risposto se ti avessero chiamato! Non valgono niente le tue parole? Quand é che passerai ai fatti? Una volta tanto potresti smettere di essere così egoista e cercare di capirmi! Sai bene che-Michael mi abbracciò stretta a lui. Scoppiai a piangere, oramai la tensione e la rabbia che trattenevo erano diventate insostenibili. Mi veniva da urlare più forte che potevo, insultare Michael, ma d'altro canto sapevo che era frustrato anche lui e che facendo così non si sarebbe risolto nulla. Io ho bisogno di lui.
- Hai litigato con Effy? Come mai?
Mi chiese
- Be io ero... ero parecchio nervosa e ... lei mi continuava a fare domande e io... io non ce l'ho fatta, sono uscita fuori di me, le ho detto cose di cui me ne pento amaramente... So che magari qualcun altro riuscirebbe benissimo a fare la mia stessa vita ma io sono una fallita, una deficiente! Ecco cosa sono...
- Amore va tutto bene! Vieni qui,tu non sei una fallita! sei la migliore mamma di questo mondo, la mia principessa, sei riuscita a finire la scuola quando aspettavi un bambino, Nina di adora, ma soprattutto... Sei bellissima, non dimenticarlo mai. Non voglio mai più che ripeti la parola fallita, va bene? So che è dura, ma sono perfettamente certo che ce la farai. Anche se non ci sarò sempre.
Disse
- Ho bisogno che tu sia presente. Questo lo sai. E mi basta.
Dissi, poi mi diressi verso le scale.
- Ne parleremo domani.
Dissi quando ormai ero al piano di sopra.
L'atmosfera era talmente tesa che mi vennero quasi i brividi. So perfettamente di averlo messo in ansia dopo le mie ultime parole, ma voglio essere certa che tutto questo non accada mai più.
Mi diressi in camera da letto, socchiusi la porta e dopo pochi secondi udii dei passi nel corridoio. Ero quasi certa che fosse Michael ma, invece, non era lui.
-Mama... brutto sogno...
Disse Nina
- Amore, hai avuto un incubo?
Le chiesi prendendola in braccio
Lei annuí con il capo
Venne Michael in stanza
- Papà!
Disse Nina
- Vuoi andare da papà? Si?
La diedi a Michael
- Ciao Nina!
Disse lui dandole un bacio sulla fronte
- Vuoi che ti racconto una storia? Ti va?
Le chiese
Lei annuí, poi Michael rivolse lo sguardo verso di me.
- E quel sorriso, Williams?
Mi chiese con tono malizioso
- Ahem... sorriso? Non so di cosa tu stia parlando.
Era più forte di me, amavo vederli insieme. Inevitabilmente sorrisi, ma come fai a non scioglierti? Michael nonostante avesse 21 anni era bravo come padre, anche se non sempre presente.
La portò nella sua cameretta, che divideva con Josh, e le raccontò una favola. Io poco dopo mi addormentai, riuscii a sentire solo le ultime parole quando mi risvegliai, circa venti o trenta minuti dopo.
- Ed è così che Lito, il drago blu di Marilandia, riuscí a conquistare la sua fidanzata, Diana. Fine
Disse Michael. Poi si diresse nella nostra camera da letto. Io feci finta di dormire. Mi diede un bacio sulla fronte, si mise il pigiama: una t-shirt di Nike rossa e un paio di boxer neri, si lavó i denti e quando stava per stendersi vicino a me aprii gli occhi.
- Allora sei sveglia, Williams.
Disse lui sorridendo. Poi si infilò sotto le coperte. La sua parte del letto è la sinistra.
Arrossii
- Perspicace, Hernandez!
Dissi. Lui mi prese delicatamente la mano destra e la baciò gentilmente.
- Ho preso un permesso per domani, starò a casa con te.
Disse, e sorrisi.
- Dopo aver portato Nina all'asilo andremo alla spa, in palestra, e infine a cena fuori nel più bel ristorante di Miami. Magari dopo andiamo nella nostra spiaggia.
Disse
- In palestra? Perché in palestra? Mi vedi grassa? Di la verità! Ho perso 15 kili andandoci dopo il parto! Non dirmi che-
Venni interrotta
- No, assolutamente,ma puoi sempre vedermi allenare
Disse
- Mhhh bocciata! Che ne dici di andare al cinema?
Dissi
- Tutto quello che vuoi amore. Sarà la nostra giornata.
Disse lui
- D'accordo...
Dissi io
- Ti amo
Disse lui
Io non risposi, ma lo strinsi forte a me. Non sono certa se valga ugualmente.
Ci addormentammo abbracciati.
Il giorno dopo, 10:23 AM
Mi svegliai di colpo
- Oddio, che ore sono? Le dieci e venti?! È tardissimo! Michael svegliati! I bambini! Presto!
Urlai sconvolta dall'orario. Ovviamente Michael non si sveglia nemmeno con le mie urla.
Poi, quando stavo cercando il telefono sul comodino, vidi un biglietto. Lessi
"Non ti preoccupare, li porto io i bambini all'asilo. Baci, Mamma"
Tirai un sospiro di sollievo. La nostra giornata poteva cominciare.- Piaciuta la sorpresa? Ditemi cosa pensate del capitolo qui nei commenti
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Incinta del mio fratellastro
RomanceTutto è cambiato così in fretta... Ma questa non è una storia qualunque. Vanessa,figlia unica di una teen mom. I suoi sono separati sin dalla nascita della figlia e sua madre decise di convivere con il suo nuovo compagno, padre di Michael. Michael...