3:15

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Sono le 3:15.
Non ho preso molto sonno stanotte, sia per la nausea che per i brutti pensieri. I conati più di tutto mi hanno fatto impazzire.
Mi trovai sdraiata sul letto a fissare il soffitto, nel buio più totale. La finestra era chiusa, mi mancava quasi il respiro, così decisi di andare sul balcone della camera per prendere una boccata d'aria. Presi una coperta dal cassettone con l'aiuto della luce sul cellulare e uscii. La porta della camera era socchiusa.
La brezza mi fece bene. I gabbiani continuavano a svolazzare qua e là. Sembrava quasi che stessero facendo un flashmob. Lo trovai divertente. Qualche minuto dopo tornai in stanza e vidi che la porta era aperta. Accesi la luce ma non vidi niente, nero assoluto. Feci un passo in avanti e la porta iniziò a chiudersi.
Sinceramente, anche per una piccolezza simile, ero terrorizzata. Tentai di svegliare Michael e svegliarlo è quasi impossibile.
- Mamma
- Nina? S-sei tu?
Guardai ovunque in camera ma non la trovai, la cosa inizia a farsi inquietante
- Mamma!
- Nina! Eccoti!
Era nascosta al lato del letto, quasi sotto ad esso.
Non nascondo che stavo per farmela nei pantaloni.
- Non ho sonno
Disse lei bisbigliando
La presi in braccio e la misi sul lettone. Le diedi il ciuccio e la coccolai per qualche decina di minuti e fortunatamente si addormentò piuttosto facilmente.
Scesi in cucina a fare il te, anche se forse quell'ora non era proprio adatta.
Scelsi la camomilla sperando che mi avrebbe conciliato il sonno in poco tempo.
Presi la tazza, ci misi l'acqua e per evitare il confusionario bollitore la scaldai al microonde per due minuti alla massima temperatura.
Presi la bustina di camomilla e la inzuppai nella tazza. Rimasi a fissarla per tantissimo tempo, ero incantata. Il colore giallognolo che si spargeva nell'acqua trasparente in modo confusionario e e poco uniforme mi appariva quasi qualcosa di artistico.
Bevvi la "pozione magica" sul divano mentre cercavo in internet case da acquistare.
Troppo piccola, solo tre stanze.
Troppo grande, che dobbiamo fare con tutto quello spazio?
Troppo lontana, decisamente fuori mano
Questa è da rifare completamente, ci vorranno secoli per farla diventare come la vorrei
Troppo moderna, sembra fredda solo dalle fotografie del sito.
O forse sono io che ho gusti difficili, ma pretendo tanto perché non vorrei essere obbligata a traslocare tra qualche anno.
Mi scoppió la testa.
Corsi in bagno e iniziai a rigettare tutto quello che avevo mangiato, praticamente risalendo alla festa del ringraziamento di tre anni fa.
Mi feci una lunga doccia calda, mi asciugai evitando di fare il minimo rumore. Mi misi un nuovo pigiama, dato che l'altro era macchiato.
Riportai Nina nel suo lettino e la feci di nuovo addormentare.
Tornai nella mia stanza e ci provai anche io.

Incinta del mio fratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora