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C'è sempre quel timore quell'anima tormentata
quell'incertezza che sorge
come un nuvola
al coprire del sole,
su cosa fare o meno,
Dinanzi a occhi
puntati contro i Tuoi
ed il Tuo essere.

Per un pò confondi
Te
gli Altri
e il discorso che ti eri preparata
gli obiettivi prefissati
i tempi organizzati.

Il disagio
l'instabilità
un pò
fanno scena.
L'emotività
viene fuori,
la sensibilità
nel vedere
ciò che la mente solo
ti permette di percepire
e che magari
non esiste.

C'è chi affronta questa battaglia
per un attimo,
un pochino,
un secondo...

Un momento.
Rovinandotelo.

Rovinando la presunzione tua verso te stessa,
degli altri
verso te stessa,
che chissà qual'era.
Se c'era.
Quel pregiudizio.
Quel limite.

I piani restano gli stessi,
si fa ancora in tempo
a cercare
parole adatte.
Oramai bloccate.

Sono le emozioni
che si sono manifestate,
alterando il carattere
perché esse sono state ossevate.

Viste, ascoltate
da chi può ferirci,
romperci
quel muro,
tanto colorato e duro
costruito intorno.

Un muro,
che cambia colore e materiale
nel suo cammino.
Nella malvagità.
Nella bontà.
Nella Scoperta.

-Cit.AzzurraWATT

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