Avete presente quel detto "La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo"?.
Mai parole furono più sagge.-Quei due hanno bisogno di una spinta- commentò Molly guardando i ragazzi che ridevano mangiando il loro gelato.
-Hai proprio ragione, ci vorrebbe proprio una botta di fortuna...-
Molly guardò Jean colta da un'improvvisa illuminazione (malvagia, ovviamente).
-Hai detto... botta?-
-Si, perché?-
-Oh, Jean! Dobbiamo discuterne subito con i membri dell'Ordine! Ho avuto un'idea a dir poco... esplosiva!-
-E'... geniale!- esclamò Sirius al settimo cielo.
-Non vi sembra un po' esagerato?- intervennero Arthur e Arnold.
Ennesima occhiataccia collettiva rivolta ai due.
-Avete intenzione di far esplodere veramente le tubature per far allagare la camera dei gemelli?-
George, appena rientrato a casa, sentì quest'ultima frase rimanendo piuttosto perplesso.
-Mi sono perso qualcosa?-
-Oh, Georgie! Non sai che idea che abbiamo avuto... allagheremo la tua camera così che siate costretti a dormire altrove!- lo informò Tom che aveva appena sfornato i suoi famosi biscottini al cioccolato e, togliendosi i guanti da forno e il grembiulino rosa con i micetti (che gli aveva prestato la Umbridge), ne offrì uno al ragazzo.
-Ehm... non mi sembra proprio una grande idea...-
Effettivamente detto così suonava davvero male.
-Ma non ci arrivi?! Sarete "costretti" a dormire nella camera di Hermione!- disse Jean con un'espressione di follia pura dipinta in volto.
Sul viso di George si aprì un sorriso che aveva un qualcosa di sadico.
-Jean...- la richiamò.
-Si, gemello di Fred?-
"Gemello di Fred? Sono proprio ossessionate con 'sta Fremione!" pensò il rosso scuotendo la testa.
-Hai intenzione di dirlo subito ad Hermione che dormiremo con lei?-
-Si, certo, perché?-
-Non sarebbe più... ehm... intrigante... se Fred la trovasse in... diciamo non ancora in pigiama?- propose sfregandosi le mani.
La donna si illuminò (aura malvagia).
-Mi piace come ragioni, ragazzo-Erano le 20:00 ed Hermione stava tranquillamente leggendo un libro, distesa nel suo confortevole letto matrimoniale.
Sentì qualcuno salire le scale, ma non vi badò più di tanto.
Fu quando udì una risata cristallina squarciare l'aria che iniziò a preoccuparsi seriamente.
Avrebbe riconosciuto quel suono paradisiaco fra mille.
-Mioncinaaa! Il tuo Freddie sta arrivando a darti la buonanotte!-
-Hermiuccia! Zio Georgie ha taaanta voglia di vederti!-
Ecco, era nell'aranciata totale.
-Scommetto 5 dollari che la sua camera è piena di mie fotografie scattate di nascosto!-
-Sogna, George! Sicuramente ci saranno una valanga di pupazzetti Freddie-Pou-
-Freddie-Pou?-
-Dolci, non trovi?-
"Potremmo metterli sul mercato" pensò il gemello trattenendo una risata.Un attimo dopo i due spalancarono la porta.
Hermione cacciò un urlo, tirò il libro che aveva ancora in mano in faccia a George e cercò di coprirsi come meglio poteva con il lenzuolo del suo letto.
Che disgraziatamente era di un bianco quasi trasparente.
-Non pensavo che una tipa studiosa, angelica e riservata come te usasse della lingerie Victoria's secret...- disse George avvicinandosi a lei senza accennare ad arrossire neanche un po'.
-E poi di pizzo nero... argh!- aggiunse Fred mimando un gatto.
Calò un silenzio di tomba.
-Se ti va' possiamo fare le fusa assieme!- continuò avvicinandosi pericolosamente.
-Freddie-Pou, vai a farti una passeggiata! A questa bambolina ci pensa Georgie...-
Hermione non voleva crederci.
-Uscite immediatamente da quì- intimò scandendo bene le parole.
-Mi dispiace contraddirti, dolcezza. Sul serio. Ma stanotte condivideremo il letto!- George, ironico.
-Quale letto?- Hermione, incredula.
-Il tuo-
-Ma con chi, scusa?-
-Con te, mi sembra ovvio-
Altro silenzio imbarazzante.
-Sembra che l'abbia presa bene, quindi io mi spoglio!- Fred, malizioso.
-NON PROVARCI NEMMENO! MAMMAAAAAAAAA!- Ovviamente Hermione, isterica.-La loro camera è allagata e devono dormire con me?- chiese per la centesima volta.
-Si- rispose Jean gaia come un bambino la mattina di Natale.
-Ma non potevano dormire in un'altra stanza della Tana? O in un divano? O nel cassonetto del barbone vicino all'autolavaggio?- riattaccò con voce stridula la povera "Mioncina".
Jean fece una smorfia.
-Bisogna essere cordiali con i vicini!- la rimproverò inflessibile.
-Anche il barbone è loro vicino...-
George e Fred, con le solite faccine da bravi ragazzini innocenti, ringraziarono Jean e la coprirono di complimenti.
Soprattutto Fred.
-Beh, io vi lascio, notte notte! E comportatevi mal... cioè bene!- disse la donna saltellando felice verso la sua camera.
Quando chiuse la porta i gemelli si girarono simultaneamente verso la nostra povera protagonista seminuda.
-Adesso posso spogliarmi?- ghignò Fred giocherellando con la bretella del reggiseno della ragazza.
-Oh, Freddie! Così la fai sembrare una proposta indecente! Ma prendimi, sono tua- disse George in quella che doveva essere l'imitazione di Hermione.
Quest'ultima si sforzò di trattenere un fastidioso tic all'occhio, poi afferrò la mano di Fred praticando una mossa di judo che lo fece finire steso a terra.
-Dormirete con me ma solo alle mie condizioni...-
-Sarebbero?-
-Punto primo: non dovrete toccarmi!-
-Neanche una palpatina?-
-No-
-Neanche un abbraccio?-
-Okay, l'abbraccio ci può stare... Punto secondo: se domani vi sveglierete prima di me non mettetevi a frugare nella mia stanza!-
-Va bene...- annuirono i rossi.
-Punto terzo: mettetevi un pigiama! Non potete dormire in mutande!-
-Ma mi hai già visto mezzo nudo!- si lamentò Fred incrociando le braccia.
-Si... cioè, no! Vabbè, comunque non potete!-
-Perché? Hai paura di innamorarti follemente di noi e saltarci addosso nel cuore della notte?-
"Non di voi, di te" le sussurrò quella vocina idiota che aveva soprannominato Geltrude.
-Perché per noi andrebbe bene anche fare una cosa a tre...- buttò lì con nonchalance George.
"Pensa quanto sarebbe... wow"
"Appunti per me stessa: smettere di dialogare con la voce che ho dentro la testa"
"Non sono una semplice voce, sono la tua coscienza"
"Zitta Geltrude"
-Smettetela di dire sciocchezze!- si alterò la ragazza.
-Hai detto di non restare in mutande, se non mi sbaglio...-
-Già- disse la ragazza, sicura di averli incastrati.
-Molto bene-
Hermione deglutì.
Solitamente quando Fred diceva "molto bene" per lei le cose si mettevano "molto male".
Anche George lo guardava perplesso.
Infatti, come per confermare i pensieri di Hermione, il ragazzo si sfilò velocemente la maglietta e i pantaloni.
Per l'ennesima volta nella camera calò il silenzio.
-AVEVATE DETTO CHE NON SARESTE RESTATI IN MUTANDE!- strillò la ragazza avventandosi contro di lui per prenderlo a pugni.
Lui le serrò i polsi e l'abbraccio.
Lei cadde in stato di trans.
Fred le scostò dolcemente i capelli dall'orecchio e le sussurrò "Infatti questi sono boxer!".
Restarono così per qualche minuto, poi George provvedette a spezzare la magia che si era creata.
-Siete pure abbinati... tutti e due in intimo nero! Non è che vi eravate messi d'accordo e... oh, Dio! Voi due state insieme! Corro a dirlo alla mamma!-
-GEORGE!- urlarono i due all'unisono, per poi scoppiare a ridere.
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Fremione: sempre e per sempre
FanficDal quarto capitolo⌇ Il guaio di avere una madre ficcanaso è che, proprio mentre tu non sospetti niente, fa cose come istituire un gruppo di squilibrati chiamato "Ordine Fremione" per farti mettere con il figlio della vicina. ⌇Dal settimo capitolo⌇ ...