DI NUMERI NON DATI E PATTINAGGIO SUL GHIACCIO

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Che poi il desiderio di avere qualcosa nasce nel vedere che tutti ce l'hanno tranne te.

-George, con chi messaggi?-
-Con Hermione...-
Fred smise di mangiare il suo panino con il salame e lo guardò con una punta di gelosia mista a sorpresa.
-Oh... a me non ha dato il suo numero...-
-Strano, ce l'ha anche Ron!- butto lì George, con nonchalance.
Fred decise che avrebbe avuto il numero della ragazza. A qualsiasi costo.

-Le cose non vanno come speravo... siamo indietro con la tabella! A quest'ora dovrebbero già essere amici molto intimi/fidanzati- comunicò Sirius afflitto.
-Non siamo poi così indietro! Hermione si è finalmente resa conto di provare qualcosa per lui!- annunciò George entrando in cucina.
I Fremioniani si illuminarono.
-Forse se quello scialbo rosso si facesse qualche meches rosa e indossasse magliette delle Winx come faccio io, Hermione capirebbe di avere di fronte un vero macho, vero Bellina?-
La sopracitata "Bellina" ordinò ai due figli di uscire fuori per non sentire gli scleri del padre, mentre Molly fulminava quest'ultimo con lo sguardo.
-Dai di nuovo dello scialbo a mio figlio e rivelerò a tutti il tuo segreto!-
Tom si scusò, terrorizzato.
Bellatrix lo guardò con sospetto, ma decise di non volerne sapere nulla.
"Sicuramente si sarà abbonato all'ennesima rivista per ragazzine con i poster di Justin Bieber" pensò rassegnata.

-Dai-
-No-
-Ti prego-
-No-
-Faccio la faccia da cucciolo se non me lo dai-
-Che cose gli dovresti dare?- s'intromise Harry, malizioso come non mai.
-Sempre a pensare male tu...- borbottò Hermione.
-Non mi vuole dare il suo numero di telefono!- piagnucolò invece Fred.
-Oh, se vuoi posso dartelo io...- disse Ginny a braccetto di Harry.
-Se ci provi la nostra amicizia è finita- soffiò Hermione, un tantino alterata.
-Dovresti rilassarti, sai? Hai i nervi a fior di pelle... potremmo andare a pattinare!- propose la rossa, tanto per cambiare discorso.
Alla riccia si illuminarono gli occhi.
-Oh, si! Io adoro pattinare- urlò al settimo cielo.
Dopo un po' si accorse che qualcosa non quadrava...
Mancava non-sapeva-cosa...
"Fred! Lui è sempre il primo a fare casino quando si tratta di uscire, perché ora è così silenzioso?" si chiese stupita.
Si girò verso il rosso.
Guardava tutti palesemente terrorizzato.
-Oh!- esclamò accendendosi di perfidia -Qualcuno quì ha paura!-
Lui la fulminò con lo sguardo.
-Io non ho mai paura-
Lei soppesò con attenzione quelle parole dettate dall'orgoglio.
-Facciamo un patto, Weas. Tu mi dimostri che sai pattinare meglio di me e io ti darò il mio numero.-
Lui deglutì.
Non poteva rifiutare.
Avrebbe avuto il suo numero a qualsiasi costo, qualsiasi.
-Accetto- sibilò stringendole la mano.

Fremione: sempre e per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora