NELLA NOTTE I PENSIERI VOLANO

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L'amore fa paura, ma senza paura la vita cos'è?

L'Ordine Fremione non riusciva proprio a capire cosa stesse succedendo.
I gemelli ed Hermione quella sera erano tornati a casa dalla pista di pattinaggio con dei sorrisi da ebeti stampati in faccia.
-Mamma, ho invitato una mia amica a cenare da noi domani sera con tutta la sua famiglia- annunciò George prima di salire le scale continuando ad ostentare quella faccia da pesce lesso.
Molly fece la prova del nove.
George+"amica"= tanto love.
Fred+Hermione= tantissimo love.
Storia-aranciata= sete e personaggi morti disidratati.
Si, adesso tutto aveva un senso.

Era già la seconda volta che la mora non riusciva a dormire per colpa di Fred.
Analizzava la scena del bacio, cercava di catturarne tutti i dettagli nascosti.
Le labbra di Fred erano morbidissime, se n'era accorta subito.
Odorava di vaniglia e dopobarba e la sua bocca sapeva di fragola con un retrogusto di tabacco.
Un giorno l'avrebbe rimproverato perché fumava, se lo doveva ricordare.
Quando aveva fatto scivolare le dita nei suoi capelli si era accorta che nonostante l'apparenza spigolosa erano piacevoli al tatto.
Era stato fantastico incrociare il suo sguardo dopo quel bacio: incerto, pieno di desiderio e della voglia di non lasciarla andare.
Fu in quel momento che Hermione notò la terza e la quarta differenza fra lui e il gemello.
Le iridi di Fred erano azzurre striate d'oro come quelle di George, ma in più contenevano tantissime pagliuzze bianche e verde chiaro che gli conferivano una maggior lucentezza.
La quarta differenza passava invece molto più inosservata: era un minuscolo neo che George aveva nella parte destra del collo e che Fred non possedeva.
Sospirò esausta, pensando che se solo si fosse affacciata alla finestra l'avrebbe potuto vedere (in quanto le suddette finestre erano una di fronte all'altra).
Desiderò di tuffarsi nel rosso del tetto della sua camera, giusto per sognare il ragazzo che le aveva rubato il cuore senza chiederle il permesso.

Fred e George non si erano detti niente di niente quella sera, cosa piuttosto insolita dato che era loro usanza chiaccherare prima di andare a letto.
Fred pensava intensamente a ciò che aveva fatto.
Hermione aveva ricambiato quel bacio, e se da una parte era felice per questo dall'altra ne era terrorizzato.
Aveva provato qualcosa di nuovo, forte, sconcertante.
E sbagliato.
Si, sbagliato, perché lui era Fred Weasley e non poteva innamorarsi.
Hermione gli piaceva -okay, gli piaceva molto- ma non poteva permettersi di diventare un ragazzetto pappamolle che non riusciva a vivere senza avere la sua ragazza vicino.
Eppure, se ripensava al bacio, era stato tutto stupendo.
Quei boccoli emanavano un irresistibile odore di more che gli era entrato direttamente nel cervello.
Avere la libertà di posarle le mani sui fianchi non aveva prezzo.
Specchiarsi, anche solo per un attimo, in quelle iridi nocciola, era valso la pena di passare intere notti a farsi complessi su come dirle che la voleva.
E ora, ora che lei pendeva dalle sue labbra, lui stava pensando seriamente di rifiutarla.
"Sei uno stupido, Fred" si disse da solo.
Quel sentimento chiamato amore era spaventoso, ma doveva sperimentarlo prima o poi.
"Certo, sempre meglio poi che prima..."

George, che di solito era il più loquace dei due, fissava la finestra assente.
La luna era alta e bellissima nel cielo.
"Luna, Luna, Luna, Luna..." pensava leggermeeeente rincoglionito.
Non era il tipo di ragazza che di solito attirava la sua attenzione (vedi segnale di fumo da parte della scrittrice con scritto: Angelina-sono-una-zoccola-Johnson), ma la trovava speciale proprio per questo.
Ripensò ai suoi lunghi e disordinati capelli biondi, ai suoi occhi celesti che ti scrutavano dentro, e a quel sorriso irresistibile che riusciva a tirar fuori in ogni momento.
Sospirò sognante e si voltò verso il gemello.
Si guardarono negli occhi poi dissero all'unisono:
-Mi sono innamorato!-

Fremione: sempre e per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora