La figura era al bar a festeggiare, da sola.
Aveva appena superato l'esame per essere un poliziotto ed era appena diventato uno sbirro; nel giro di una settimana ci sarebbe stata la cerimonia d'investitura e poi lo avrebbero chiamato per un posto nel distretto di polizia di Zootropolis.
Fremeva nell'aspettare quel giorno, ma gli dispiaceva dover festeggiare da solo.
La figura stava osservando ormai da mezz'ora il bicchierino riempito per metà di Amaro Montenegro. Alzò istintivamente lo sguardo, guardando il notiziario del mattino in TV.
"Buon giorno a tutti", accolse la giornalista, una leopardessa delle nevi "cominciamo con le notizie del primo ordine. Stamattina è stato ritrovato nella sua cella il cadavere di Jonathan Huston, carcerato per l'accusa di complotto criminale con la compagna Dawn Bellweather e per tentato omicidio nei confronti dell'agente Judy Hopps per poi essere arrestato da Nickolas Wild. Secondo l'autopsia, Jonathan sarebbe stato ucciso da un suo compagno di cella con un unico colpo di arma da fuoco sulla fronte.
Le indagini stanno proseguendo mentre il corpo è stato portato all'obitorio dell'ospedale di Zootropolis".
La figura abbandonò il bicchierino di Amaro Montenegro ed uscì di corsa dal bar. Prese il primo tram che gli capitò ed andò all'ospedale; disse di essere un amico di Jonathan e, anche se l'infermiera non gli credeva affatto, l'accontento', portando la figura all'obitorio.
Era una saletta rettangolare, illuminata da un lampadario appeso sul soffitto; al centro vi era un lettino, occupato da un corpo coperto da un lenzuolo macchiato.
"Ha cinque minuti", disse l'infermiera, prima di uscire dall'obitorio.
Titubante, la figura si avvicinò al lettino e si prese uno sgabello; si sedette e scostò il lenzuolo, potendo così guardargli il volto.
Jonathan Huston, il famoso carcerato gli era davanti privo di vita. La figura rimase a contemplarlo per un tempo che gli parve infinito.
"Mi sarebbe piaciuto conoscerti".
Abbassando lo sguardo, notò che il cadavere aveva il pugno serrato; glielo aprì, trovandovi una pallina di carta appattolata su sé stessa.
La figura l'aprì.
Era un foglio a righe, di un quaderno.
Era una lettera.Johnny,
So che hai tante domande da pormi, ma le guardie non mi permettono di ricevere visite, quindi è inutile cercarmi.
Ho fallito, ma non per questo nessuno la pensa come me: Dawn Bellweather ad esempio la pensa allo stesso modo.
Quella notte di due anni fa ho sottovalutato Nick; credevo nelle mie capacità, ma le sue sono ben superiori.
Nessuno mi capisce e tutti mi considerano un mostro, ma io non la penso così.
Sto per abbandonare questo mondo, me la sento, ma ti affido il compito di andare avanti con la mia opera.
Io credo nelle tue capacità
JonathanLa lettera era tutta lì.
La figura non seppe che dire, ma un fuoco gli si accese nel petto.
Il fuoco della vendetta.
Avrebbe trovato quel Nick Wild e gli avrebbe fatta pagare molto cara.
Dalla rabbia estrasse dal fodero la pistola; udì la porta aprirsi.
"Mi dispiace ma le devo chiedere di...".
L'infermiera non fece in tempo a finire che la figura le sparò un colpo sul seno, utilizzando il silenziatore.
La figura si alzò e si diresse all'infermiera ferita.
"Fai in modo che Jonathan abbia una degna sepoltura. Se lo becco in una fossa comune, tornerò a finire il lavoro. Dimentica il mio volto".
L'infermiera annuì velocemente, terrorizzata.
Detto ciò, la figura mise la pistola nel fodero e si diresse al corridoio.
Era alla ricerca della vendetta e, lo sapeva, l'avrebbe trovata.
Era cominciata l'operazione: vendetta.
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Il secondo misterioso caso
FanfictionSecondo capitolo della trilogia "Il Caso". La storia d'amore tra Judy e Nick non è ancora finita; Zootropolis si trova di nuovo in pericolo e sarà un altro il nemico che dovranno affrontare... "Cerca di controllarti e costituisciti alla polizia. No...