Peter fu il primo a svegliarsi.
Visto che non aveva una dimora fissa, Nick lo aveva invitato a dormire da lui, offrendogli un divano letto in salotto.
Il coniglio si alzò di scatto, svegliato dal suoneria del telefono; si mise a sedere e lo prese dal tavolino.
Oltre la sveglia, visto che l'orologio segnavano le 6:00, c'era sottofondo la suoneria di qualcuno che lo stava chiamando.
Benjamin.
Peter accettò la chiamata e mise a viva voce.
"Pronto?", chiese, sbadigliando.
"Ciao Huston. Nick è sveglio?".
"No. Perché?".
"Il telefono non è acceso".
"No. Probabilmente starà ancora dormendo. C'è qualche urgenza?".
"Un omicidio avvenuto in chiesa".
"Si sa l'identità della vittima?".
"Sì, Padre Christopher".
"OK, ci vediamo dopo".
Terminò la chiamata.
Si vestì velocemente e salì al piano superiore, trovando Nick beato a dormire sul letto con le coperte tirate fino al naso.
"Nick! Nick svegliati!", urlò Peter.
La volpe si girò dall'altra parte, ignorandolo.
Il coniglio non aveva voglia di perdere tempo: saltò sul letto e con un cuscino cominciò a colpire Nick, costringendolo a svegliarsi.
"Ma sei deficiente a svegliarmi così?", chiese, di pessimo umore.
"Dobbiamo andare!" scese dal letto, lanciando contro la volpe gli abiti e gli accessori "hanno trovato un'altra vittima!".
"Proprio questo ci voleva...", mormorò Nick annoiato, mentre si alzava e si vestiva.
"Ma c'è di peggio", continuò Peter "si tratta di Padre Christopher".Appena lo aveva saputo, Nick corse all'obitorio della centrale, lasciando a Peter il compito di fare rapporto al tenente Bogo.
"Ciao Nick", disse Michael, accogliendo la volpe.
"Voglio vedere un cadavere".
"Di chi?".
"Padre Christopher".
Il babbuino lo accontentò.
Si diresse a una cella mortuaria e l'aprì, tirando fuori una brandina su cui c'era appoggiato un corpo.
Il medico legale mise il lettino al centro della stanza e scostò il lenzuolo, mostrando per intero il cadavere.
Una talpa dal naso a stella privo di vestiti occupava metà lettino con gli occhi chiusi e un foro circolare sullo sterno.
"La vittima si chiamava Christopher Newt, età settantacinque anni, nubile e vergine".
"Causa della morte?".
"Un unico colpo di arma da fuoco sullo sterno. È morto dissanguato".
"Quando è successo?".
"Secondo la temperatura del fegato*, la vittima è morta tra le 10 e le 11".
"OK. Potrei stare solo?".
"Sì ovviamente".
Michael uscì, lasciando la volpe da sola. Accarezzò con la mano la guancia destra del prete; non gli sembrava passato neanche un giorno da quando aveva nove anni, preso dai servizi sociali, rischiando di finire all'orfanotrofio.
Ma poi aveva saputo che qualcuno lo avrebbe adottato, e quel 'qualcuno' era lui, Padre Christopher, un uomo onesto e gentile, crescendolo - assieme a Jonathan, purtroppo - come un figlio.
Fino a quel momento Nick l'aveva considerato come il padre che non aveva mai avuto e vederlo lì, steso su un lettino all'obitorio con un proiettile nel petto lo fece star male.
"Michael mi ha detto che eri qui".
Quella voce...
Quell'odiosa voce lo perseguitava dal giorno in cui l'aveva sentita per la prima volta.
Peter si chiuse dietro la porta e si mise di fianco a Nick, contemplando il cadavere.
"Ti faccio le condoglianze per la tua perdita".
"Tu non capisci...", mormorò, con rabbia.
"Sì invece, anche io ho perso una persona cara".
La pazienza di Nick si esaurì del tutto.
Con la mano ben aperta, diede una sberla sulla guancia destra di Peter; questo non ebbe il tempo di agire, venendo colpito in pieno.
La guancia divenne rossa.
"La volete smettere con questi stupidi incoraggiamenti?!" urlò la volpe.
Nick si sfogò, lasciando che tutto quello che c'era nel suo cuore uscisse allo scoperto.
"No invece! Tu hai sempre vissuto in una torre d'Avorio circondato dai tuoi cari mente io avevo soltanto lui!".
"Cerca di calmarti...".
"No! Appena ti guardo non riesco a non vedere Jonathan. Ti odio perché non riesco a vedere Peter la matricola ma Peter il fratello gemello di quel bastardo che ha quasi ucciso la donna della mia vita!".
Il coniglio non sapeva come reagire.
Il dolore alla guancia era sparito, ma un altro lo sostituì, uno più profondo e incomprensibile.
Una fitta al cuore lo pervase.
"Se era questo il tuo problema, avresti dovuto avere la decenza di dirmelo prima".
Nel suo tono di voce non c'era solo rabbia, ma anche una profonda delusione, come mai in vita sua.
Uscì dall'obitorio, sbattendo la porta.
Prima di andarsene, udì il pianto disperato di Nick.La volpe uscì dall'obitorio un'ora dopo con gli occhi rossi dal pianto ma anche per il senso di colpa.
Sì, si era sfogato, ma con la persona sbagliata al momento sbagliato.
Si sentiva un mostro.
Come si era potuto permettere di aggredire in quel modo Peter?
Lui non aveva colpa: era soltanto venuto a vedere se stava bene e aveva addirittura dichiarato che anche lui aveva subito delle perdite, e lui come lo ha ripagato?
Una pugnalata al cuore e una sberla.
"Stai bene?", chiese Benjamin, facendo tornare Nick alla realtà.
"Sì sì sto bene. Hai per caso visto Peter?".
"Sì, è uscito dieci minuti fa e non aveva un bello aspetto".
"Abbiamo litigato".
"Si è sentito. Tutti gli agenti ti hanno sentito sbraitare contro Peter".
Nick sospirò, più stanco che mai.
"Ti ha detto dove andava?", chiese la volpe.
"Al bar, quello di fianco ai appartamenti".
Nick annuì.Appena entrato nel bar, un'ondata di caffè e brioche appena fatte lo invase completamente.
Trovò Peter seduto in fondo in un angolo con davanti un tavolo affacciato al vetro del locale con una sedia occupata da una borsa a tracolla.
Andò da lui, sedendosi di fronte.
"Se la mia faccia ti fa così tanto schifo puoi anche andartene".
Nick sospirò.
"Senti, mi dispiace per quello che ti ho detto. Ero disperato e volevo stare solo".
"Potevi dirmelo con più gentilezza".
"So di avere sbagliato, e mi pento di quello che ho fatto. Io e tuo fratello non avevamo buoni rapporti e...".
"Fa lo stesso" lo interruppe Peter
"l'importante è che me lo hai detto in tempo".
Sorrise.Secondo la temperatura del fegato*: infatti, misurando la temperatura del fegato, è possibile poter sapere quando è morta una persona.
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Il secondo misterioso caso
FanfictionSecondo capitolo della trilogia "Il Caso". La storia d'amore tra Judy e Nick non è ancora finita; Zootropolis si trova di nuovo in pericolo e sarà un altro il nemico che dovranno affrontare... "Cerca di controllarti e costituisciti alla polizia. No...