“C’è qualche possibilità di riuscire a parlare da soli?” Domandai il giorno seguente a Harry, approfittando del momento in cui Emily era andata in bagno.
“Mi è quasi impossibile lasciarla a casa da sola.” Commentò Harry, assumendo un’aria desolata.
Roteai gli occhi al cielo, pensando che non ne potevo davvero più di passare pomeriggi o serate con Harry… ed Emily. Era sempre in mezzo ai piedi, qualunque cosa decidessimo di fare. Capivo benissimo che era anche lei giovane ed essere incinta era probabilmente un trauma alla nostra età, ma sembrava che lei facesse di tutto per mettersi in mezzo alla nostra storia. Ero convinta che lo facesse apposta per cercare di far cambiare idea a Harry su di me, in modo che tornasse da lei.
“Ho davvero bisogno di parlarti.” Insistetti.
“Andiamo a fare una passeggiata?” Propose Harry, alzando lo sguardo verso la direzione in cui era sparita Emily qualche minuto prima.
“Sarebbe meglio di niente.” Risposi. Il ragazzo si alzò dal divano.
“Emily?” Chiamò. La ragazza uscì dal bagno con aria sconvolta.
“Queste nausee mattutine non sono solo di mattina.” Disse. Harry si girò a guardarmi e scosse la testa, come per dirmi che non avrebbe mai potuto lasciarla da sola dopo essere stata male. Sbuffai e decisi di lasciare perdere. Almeno per il momento.
“Quanto tempo abbiamo?” Chiesi al ragazzo qualche giorno dopo. Era venuto a trovarmi all’appartamento e Lexi era prontamente uscita di casa per lasciarci da soli. Aveva borbottato qualcosa sull’andare a fare la spesa perché aveva finito gli anacardi ed era uscita. Un altro motivo per cui la adoravo e pensavo che fosse la persona più speciale del mondo.
“Ho detto ad Emily che andavo in studio. Odio mentire, ma era l’unico modo per non farmi chiamare ogni tre secondi.” Rispose, lasciandosi pesantemente cadere sul divano di fianco a me.
“E’ da talmente tanto tempo che non stiamo da soli che non so nemmeno da dove iniziare.” Commentai, guardandolo. L’istinto mi diceva di saltargli addosso e cominciare a baciarlo, mentre la parte un po’ più razionale voleva che iniziassi il discorso. Ci pensai per qualche secondo, decidendo di ignorare la parte razionale perché non ero pronta per parlare al ragazzo della mia decisione, nonostante fossero passati giorni. Magari passare un po’ di tempo veramente da soli avrebbe risolto tutti i problemi.
“Quello sguardo significa che hai qualche idea?” Mi chiese Harry.
“Una o due.” Risposi, alzandomi e trascinandolo in camera mia.
Sbagliato. Andare a letto con Harry non aveva fatto magicamente sparire tutti i nostri problemi, soprattutto perché il suo telefono non aveva smesso di suonare. Emily aveva deciso di inondarlo di sms per chiedergli di portare a casa qualcosa di buono per cena, possibilmente cibo messicano, perché lo desiderava incontrollabilmente e non voleva che il bambino nascesse con una voglia a forma di burrito.
“I bambini non nascono con voglie a forma di burrito.” Commentai con tono piatto quando Harry mi fece leggere il messaggio.
Il ragazzo non disse nulla e sospirò.
“Dobbiamo davvero parlare.” Dissi, sedendomi e coprendomi con il lenzuolo. “Penso che questa situazione sia particolarmente difficile anche e soprattutto per te.” Cominciai.
“Sì.” Rispose, girandosi per guardarmi.
“Ci ho pensato davvero tanto.” Dissi. “E non so come potrebbe andare avanti. Voglio dire, so come la pensi sulla famiglia e mi hai sempre detto che quando avresti avuto figli non li avresti mai messi di fronte ad un divorzio.” Aggiunsi. “So anche che la situazione con Emily non era esattamente come progettavi di avere figli…”
STAI LEGGENDO
Past Lives || [One Direction - Harry Styles]
FanfictionDue anime gemelle si trovano sempre. In ogni vita. In ogni era. In ogni situazione. E spesso il destino è beffardo e le mette alla prova. Due anime gemelle sanno sempre chi sono quando si incontrano, ma questo non vuol dire che stare insieme sarà fa...