Questa non è la mia guerra

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E dopo una vigilia dietetica...ma quando mai, eccomi qui! Vi auguro buon Natale a voi e al vostro stomaco😂😂😂
Zafirah ha combattuto contro Hana, un generale sei ribelli, ma proprio sul più bello sono state interrotte da Al Kahir, il loro capo...cosa vorranno mai da Malik e Zafirah?
Buona lettura

Avanziamo nella tenda più grande del campo, quella in cui erano riposte le mie armi mentre Al Kahir prende posto dietro alla grande scrivania ricoperta di mappe.

"Prego accomodatevi."

"Preferirei stare all' impiedi."

Malik mi imita e aspettiamo di sentire cos'ha da dirci.

"Ecco, vorrei scusarmi per come siete stati accolti, ma non sapendo se potevamo fidarci di voi abbiamo dovuto prendere le giuste precauzioni."

"Se ci lasciavate andare non sarebbe stato meglio?"

Dò pienamente ragione a Malik, eravamo solo di passaggio in quell' oasi, io ho altro a cui pensare.

"Era un rischio che non ero disposto a correre, ho delle vite a cui pensare e una ribellione da badare, gli eserciti stranieri si stanno coalizzando contro la gente dell' Egitto, macchiando il deserto di sangue di innocenti..."

Stringo le mani lungo i fianchi, so molto bene a ciò che si riferisce.

"Nuovi alleati a questa battaglia sarebbero comodi, specialmente se sono semidei."

Sbatto gli occhi, Malik è sicuro, ma io non sono una mezza dea.

"Si sbaglia, io..."

"Tutti abbiamo visto come hai fermato Hana e fidati, non è impresa facile."

"Sono una mercenaria, mio padre mi ha allenato bene."

"Non così bene da poter vedere qualcosa di invisibile, sei una semidea..."

Resta in attesa del mio nome.

"Zafirah, e si sbaglia."

"Abbiamo bisogno di persone come te per vincere, altrimenti a lungo andare verremo sconfitti e..."

Sbatto la mano sulla scrivania, interrompendo il suo bel discorso di pace.
Odio chi cerca di impormi una strada che non ho scelto io.

"Questa non è la mia guerra."

Si alza per potermi guardare negli occhi.

"Presto lo sarà Zafirah."

"Ti sbagli, hanno già attaccato il mio villaggio."

Detto questo esco di corsa, non badando ai suoi richiami.
Io sto combattendo per la mia famiglia, non per il mondo, che se la sbrighino da soli.
Il Fayuum ha sempre detto che gli stranieri erano l' incarnazione di Apopi, ma gli uomini di questa terra non hanno prestato ascolto e se si ritrovano in questa situazione la colpa è solo delle loro scelte.

Arrivo nei pressi dell' oasi, non distava molto dal loro accampamento.
Guardo il mio riflesso nell' acqua e immersa nei miei pensieri mi sembra quasi di vedere mio padre, Bahir e mia madre Nadja starmi di fianco, ma quando l' acqua s' increspa spariscono.

"Ah ah, Zafirah, ti ho trovato ah ah, sono fuori allenamento."

"Vattene Malik."

"Preferisco te che un branco di ribelli."

Riesce a farmi sorridere ma dura per poco.
Mi siedo per terra mentre anche lui mi raggiunge.

"Cosa ti è preso nella tenda?"

Cobra   "Deserto di sangue"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora