Una tua conoscenza...

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Anche se ho faticato nel trovare uno spazietto per scrivere c' è l'ho fatta😂
Sto già pensando alla prossima storia da fare e credo che tornerò alle storie d'amore ne ho tante in programma.
Per ora torniamo al bacio tra Zafirah e Malik.
Buona lettura

In vita mia ho sempre pensato ad uccidere e a sopravvivere nel deserto, le uniche volte in cui ho baciato qualcuno era intorno al fuoco quando i ragazzi si divertivano a sfidarmi nel bere, poche volte ho perso ma non mi sono mai scandalizzata, anzi erano loro ad arrossire,  mentre adesso...

Le mani di Malik mantengono le mi bloccate al terreno mentre le sue labbra premono ancora contro le mie.
Cerco di divincolarmi ma è inutile, sto quasi per chiudere gli occhi quando mi ricordo chi sono, una donna del serpente che prima ancora di saper camminare guardava suo padre immaginando di poterlo affiancare in battaglia.

Apro le labbra e quando lui ne approffita per inserire la sua lingua la mordo, facendogli ritirare la testa.

Lo guardo negli occhi in cagnesco e scandisco le mie parole.

"Levati di dosso."

Resta fermo a fissarmi mentre provo a calmare il mio battito.

Libera i miei polsi e alla fine si solleva andandosene senza dire una parola.
Porta un braccio sopra ai miei occhi ed elimino qualsiasi sciocco pensiero.
Io non posso provare altro che odio e la sete di vendetta e quello che sta iniziando a nascere nel mio cuore non è un buon segno.

***

Al campo si sentono ancora risata e bicchieri colmi di vino battere tra loro.
Accarezzo le piume di Furia prima di levarsi in volo.
Sospiro, certe volte vorrei poter essere anch'io un falco, volare verso il sole e lasciare che il vento scelga la mia strada, non una mezza dea con un padre che mi ha creata per un uccidere il Dio del male.

Hana mi nota e mi fa segno di avvicinarmi, ma, questo non è il mio mondo.
Faccio un cenno con il capo in segno di negazione e le volto le spalle.
Preferisco starmene da sola e riflettere.

Malik dopo ciò che è accaduto quest' oggi non si è fatto più vedere e ne sono felice, qualcosa sta accadendo e forse potrebbe trattarsi di una battaglia contro la quale perderò.

Cammino in solitudine fino a raggiungere una duna del deserto che circonda il luogo dove ci siamo stanziati.

"Una volta questi sorrisi si vedevano più spesso."

Rifletto ad alta voce, sembrando quasi una veterana, quando in realtà ho visto più sangue per una della mia età.

Chissà cosa sarebbe successo se avessi scelto un' altra strada, altre decisioni...come lasciar cadere Secar nel burrone piuttosto che prendere il suo posto.
Mia madre sarebbe ancora viva?

Dò un calcio alla sabbia pensando di poter eliminare i miei pensieri, ma non è così.
Senza accorgermene mi sembra quasi di veder muovere il serpente sul mio polso.
Sbatto ripetutamente le palpebre e tutto è normale.
Sono tentata di andare a riposarmi quando cambio idea.

Forse sarà una follia ma devo provarci prima che capiti un' altra situazione di scontro, se perdessi il controllo del mio corpo potrei mettere nei guai l' intero gruppo e ho già troppe vite sulla coscienza.

Chiudo gli occhi e stavolta invece di cercare la scintilla dentro di me, ascolto ciò che mi circonda, poi cambio sfondo, mi immagino il cielo quello che Furia può vedere e poi una luce abbagliante mi colpisce, facendomi arrivare nei campi dei Giunchi.
La pace qui è sovrana, e per un attimo mi sembra di scorgere la figura di mia madre di spalle, poi viene sovrapposta a quella di mio padre, Bahir e ancora a quella di Osiride mentre il cobra Memhed si attorciglia al mio braccio.
Con quello libero sfiorò la sua testa e poi un vento forte mi scombussola i capelli mentre un calore si espande nel mio petto.

Osservo la mia famiglia e quasi mi viene da piangere, ma trattengo le lacrime e mentre mia madre mi saluta il calore raggiunge tutto il mio corpo.

Riapro gli occhi e scompare ma qualcosa è cambiato, il serpente sul mio polso come Memhed ha avvolto il mio braccio.
Mi spavento ma quando sfioro la sua figura un fuoco verde appare intorno a me, prima di sparire risucchiato dall' oscurità della notte.

***

Al sorgere dell' alba siamo già in viaggio e quando i raggi solari sfiorano la mia pelle qualcosa in me cambia, sento di essere diversa ma ancora non ne sono sicura.

"Dobbiamo passare tra le fauci delle Tigri!"

Guardando avanti vedo una gola, circondata da alte montagne, quel posto non mi piace, chiunque potrebbe tenderci una trappola, ma è la strada più corta secondo Al Kahir.

"Tenete gli occhi aperti mi raccomando."

Dalla folla si leva un urlo mentre mi avvicino ad Hana.

"È meglio se vado in perlustrazione"

"È pericoloso Zafirah."

"Lo sarebbe di più se mandiamo tutta questa gente a rischiare, andrò io in perlustrazione."

Al si avvicina e scambia uno sguardo d' intesa con il suo primo generale.

"Va bene, ma non sarai sola."

Perché ho la sensazione che adesso nominerà...

"Malik verrà con te."

I sacerdoti possono venerarmi.

Il ladruncolo si avvicina ed inizia a parlare con Al mentre io conto le mie freccie ed infine senza stare ancora lì ad ascoltarli, parto con Rabi.

Urlano, ma al diavolo.

Arrivo nei pressi della gola e vengo raggiunta da quello...

"Aspettare no?"

"Perdere tempo non è tra le mie doti."

Avanziamo lentamente, mentre continua a parlare.

"E dimmi tra le tue doti c' è anche il senso della vigliaccheria?"

"E tra le tue quello di spiare le donne mentre si fanno il bagno?"

Vuole ribattere, ma chiude la bocca in segni di mutismo, giusto in tempi di sentire dei sassi cadere.

Alzo lo sguardo e quello che vedo non mi piace.
Sopra di noi ci sono un numero di circa venti teste con gli archi tirati che puntano verso di noi.

"Merda."

Le probabilità di fuga sono minime e nulle quando una figura con una pelliccia sulle spalle si avvicina affiancata da tre figure.

"Bene bene, guarda chi abbiamo qui."

"Cazzo."

Guardo Malik mentre la figira si leva la pelliccia rivelandosi una donna.

"Un certo Scorpione, era da tanto che non ci vedevamo vero Malik?"

Lo guardo con un sopracciglio alzato, e forse le intuizioni che si stanno creando nella mia testa sono esatte e una sensazione di odio si fa sempre più largo.

"Purtroppo."

M' intrometto tra i due rivolgendomi a Malik.

"Immagino che sia una tua conoscenza..."

"È una storia lunga è complicata."

Ma ho come l' impressione che avrò molto tempo per ascoltarla...

Eeeeeeehh brigante di un Malik😂
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Manu

Cobra   "Deserto di sangue"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora