Chanel, 22 anni, nata a Los Angeles, figlia di una famosissima stilista e di un noto avvocato, è la tipica ragazza viziata che adora fare shopping ed andare alle feste.
Riceve una lettera di accettazione in una delle università più importanti al mon...
"Ma insomma ci sarà un entrata secondaria in questo posto, ovvio che non sarà una finestra perché siamo al piano... Non ricordo nemmeno il numero!" Penso tra me e me mentre vago nei ripostigli nei vari piani, ma con l'intento di uscire urto qualcosa e faccio cadere dei sacchi contenenti oggetti pesanti.
"Ehi chi ce qui?" Sento una voce e delle scarpe camminare verso lo stanzino. Esco con la coda tra le gambe e davanti a me vedo una signora, da come è vestita presumo sia un'addetta alle pulizie. "Mi scusi, stavo cercando... ehm... il bagno" invento sul momento guardandomi intorno. "Beh di solito sui bagni c'è un simbolo fuori dalla porta, qui non mi sembra ci sia o sbaglio? Spero non abbia rubato nulla altrimenti dovrò rimetterci io..." blatera la signora mentre controlla ci sia ancora tutto. "Stia tranquilla non ho tocc..." "Ehi Kevin! Che ci fai li?" Trovo Tommaso accompagnato da Serena guardarmi con fare divertito. "Hey amico ciao! Ciao Serena! No niente credo di aver sbagliato porta e...." provo a inventare una scusa ma Serena mi guarda trattenendo le risate. "Entra pure con noi Kevin, so che sei un bravo ragazzo e Chanel ha un carattere molto particolare, ma non é stupida è solo spaventata." Mi fa un occhiolino divertita e ci mettiamo in fila all'entrata. "Grazie ragazzi per avermi salvato".
Chanel's pov
Sono in ansia e non so nemmeno il perché. Ovvero si che lo so. Kevin. Da quando l'ho conosciuto sono completamente sfasata, non so più come comportarmi.
"Chanel, finalmente ti abbiamo trovata" una voce stridula e fastidiosa mi interrompe dai miei pensieri, mi giro ed è Irina accompagnata da Alexa. "Alla buon ora, i vostri accompagnatori?" Chiedo,fingendo che davvero mi interessi. "Arriveranno a minuti ma... oh ecco credo sia arrivato il tuo Chan!!" Saltella come una scema Alexa, intravedendo Bryan avvicinarsi a noi con un'enorme mazzo di rose rosse in mano. "Per la rosa più bella di tutta New York" sorride, facendo impazzire la maggior parte delle ragazze presenti nella sala. "Grazie Bryan, ti voglio troppo bene" lo abbraccio e in quel momento in lontananza vedo entrare Kevin accompagnato da Tommy e Serena. Dannazione Esse, deve averlo aiutato ad entrare. "Andiamo a berci una cosa tesoro?" Mi propone Bryan. "Certo molto volentieri" lo prendo per il braccio e corro verso il bancone. "Cosa prendi?" Gli chiedo frettolosa. "Credo un calice di Armand de Brignac,tu?" "Io subito un vodka lemon" sospiro guardandomi intorno. "Beh allora tanto vale che mi prendo una bottiglia" fa cenno al barman. "Ti vedo agitata Chan che succede?" Aggiunge mentre il barman prepara il mio cocktail. Nello stesso istante i miei occhi si incrociano con quelli di Kevin,dall'altra parte della stanza, dei brividi si irradiano lungo il mio corpo. "Chanel? Ma che hai?" Mi guarda Bryan, portando una sua mano sul mio viso e accarezzandomi. "Niente sono solo un pó stanca" affermo, bevendo gran parte del mio cocktail in un sorso. "Era da tanto che non ti vedevo buttare giù cosi un vodka lemon, soprattutto perché so che non ami la vodka. Cosa c'è che ti turba?" . Non posso stare tutto il tempo a crogiolarmi per la presenza di Kevin, devo darmi una smossa. "Ieri ho litigato con mio padre a causa della scelta dell'auto, ma niente di che". Bryan mi abbraccia di colpo e mi sussurra nell'orecchio: "Tuo padre ti adora, sei una delle ragazze più responsabili che io abbia mai conosciuto, è solo preoccupato perché non ti ha vicino a sè, ma ciò non vuol dire non si fidi di te." Sono consapevole che Bryan provi ancora dei sentimenti per me, però inutile fingere, sono attratta da Kevin e da quando è entrato in questa maledetta stanza non faccio altro che essere in agitazione. "Chaaaan!! Eccomi sono qui!" Grida Serena vedendomi e saltellando da me. "Esse!! Sono contenta di vederti ma allo stesso tempo infuriata! Perché hai fatto entrare Kevin? Lo sai che.." strillo dirigendomi con Serena nella terrazza. "Ci, ho fatto entrare Kevin non per farti un dispetto, ma perché penso che dovresti mettere da parte ogni risentimento che hai verso di lui e parlarci. Secondo me lui prova qualcosa per te, gli interessi davvero!". Rimango senza parole per un attimo, lo so è strano anche per me. "Ma com è che hai cambiato idea Esse? Cioè credi davvero che dovrei parlare e provare ad avere... ehm... una relazione con lui?" La guardo quasi incredula, sembra quasi strano, lei era la prima che fino a tre giorni fa 'odiava' Kevin. "Ho avuto modo di fare chiarezza su molte cose in questi giorni Chan, e credo che tu meriti una persona matura come Kevin...." Mi guarda con sincerità e in questo istante non vorrei altro che avere Kevin davanti a me e abbracciarlo, poter finalmente essere tranquilli e felici assieme. "Vai da lui" mi rincuora Serena, indicandolo in un punto un pó buio della terrazza, fermo ad osservare i palazzi di fronte. Annuisco e passo per passo mi avvicino a lui. "Ciao." Gli dico, quasi in un sussurro. "Ciao." Mi risponde, voltandosi quasi stupito nel vedermi. Dopo un minuto di silenzio che sembra infinito, mi accarezza la schiena nuda, scoperta dal vestito, e dice: "È un bellissimo panorama, a cosa serve vedere le stelle se puoi vedere questo.". "Le stelle non sono paragonabili a tutto questo... da dove vengo io, a Los Angeles, vedo dei panorami stupendi anche senza tutti questi palazzi di mezzo... e di notte si vedono molto bene le stelle, sembrano migliaia" rimango incantata ad osservare la luna. "Sei cosí bella questa sera, starei a guardarti per ore... Lo sei sempre anche quando fai l'incazzata" mi risponde lui, accarezzandomi la guancia e sfiorandomi le labbra con il pollice. "Scusami per questa mattina, ho avuto una discussione con mio padre, non pensavo realmente tutto quello che ti ho detto, anzi ti considero molto meglio di tutte le persone che mi circondano... Sei vero, ed é questo che voglio..." Sono vicina alle sue labbra, i suoi occhi sono incollati ai miei, con la mano risale lungo la schiena e mi carezza dolcemente facendomi venire i brividi. "Non resisto più dalla voglia di baciarti Chanel. Però qui non...". "Vieni andiamo nella stanza,passiamo dalla terrazza. L'avevo chiusa a chiave appositamente perché non entrasse qualche coppietta sbronza" ridacchio mentre cerco la chiave della camera. "Beh diciamo che tu un pó sbronza lo sei". Non faccio nemmeno in tempo a voltarmi che mi prende dai fianchi e mi bacia con passione, percepisco che davvero lo desiderava fare da molto, un pó come me. Chiudo la porta dietro di me accompagnata dalla tenda,mentre le sue mani vagano per il mio corpo,passando dal sedere,alla schiena , poi al seno e infine aggrappandosi ai miei capelli. "Non sai che effetto hai su di me cazzo. Ti desidero sempre, ogni sera. Penso ad averti con me, baciarti, abbracciarti, farti qualsiasi cosa, leccarti dappertutto e toccarti quel bel culo che hai. Persino in classe, al solo sapere di aver il tuo sguardo addosso mi elettrizza." Si siede sulla poltrona ed io sopra di lui, sento bene la sua erezione contro di me e la cosa mi fa andare su di giri. Lo desidero anche io, mi piace e so che può rendermi felice. "Mi piaci un sacco Kevin e ti desidero, mi costa doverlo ammettere a me stessa ma non ho mai provato un'attrazione cosi per nessuno" provo a spiegare tra un bacio e l'altro.
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Con molta delicatezza, mi fa alzare e girare per poi abbassarmi la zip del vestito e da solo si lascia cadere a terra, rimango solo con le mutandine addosso. Lui inizia a baciarmi partendo dal collo e piano piano scende verso la schiena, quando arriva al mio sedere, dá un morso prima ad una natica e poi all'altra. Con la mano entra tra le mie coscie e sfiora le parti esterne della mia intimità, con ancora le mutandine addosso, facendomi impazzire. Si alza di scatto,mi abbassa le mutandine e mentre mi giro lo bacio violentemente per poi slacciargli la cintura e abbassare la zip dei pantaloni. Tocco la sua erezione ben evidente tramite i boxer attillati e lo vedo sospirare forte: "Solo a vederti mi viene duro Chanel" ansima. A queste parole gli abbasso i boxer e lo spingo verso la poltrona facendolo sedere, gli salgo sopra e me lo infilo dentro mentre lo bacio sul collo, andando su e giù lentamente. "E tu avresti solo vent'anni?" dice, con il fiato corto. "L'età è solo un numero no?" Muovo i fianchi più forte e lo sento così bene dentro a me... lui mi prende il seno con una mano e con l'altra mi infila un dito in bocca. Non mi sono mai sentita così bene. "Mi fai impazzire" ansima "ti piace così Chanel?" Chiede, eccitato mentre mi guarda godere. "Si mi piace tanto" dico io, rallentando leggermente. "Oh cazzo non rallentare, fammi godere" si lamenta, sofferente. Quando lo vedo impazzire e quasi al limite, ricomincio a muovermi in modo persistente ma poi sensuale e lui inizia a toccarmi ovunque. "Sto per venire" mi dice lui e tra mille gemiti suoi e miei lo vedo finalmente che sta per avere un orgasmo. "Oh si sto venendo cazzo!" Grugnisce lui e io lo raggiungo cercando di dire 'anche io', con un orgasmo, appoggiandomi poi lentamente sul suo petto. "Wow" sussurra lui, accarezzandomi i capelli. "Wow" rispondo io alzando la testa e guardandolo. "E chi se lo sarebbe mai aspettato così Chanel?" Ridacchia lui dolcemente e accarezzandomi. "Già, é stata una bella sorpresa." Aggiungo, riappoggiandomi al suo petto e assaporandomi questo momento cosi bello.
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