Chanel, 22 anni, nata a Los Angeles, figlia di una famosissima stilista e di un noto avvocato, è la tipica ragazza viziata che adora fare shopping ed andare alle feste.
Riceve una lettera di accettazione in una delle università più importanti al mon...
"Chi può avertelo mandato? Forse é Bryan!" propone Serena. "Non credo, è troppo presto e non sarebbe riuscito ad elaborare il piano. Senza contare che sarà ancora a parlare con Kevin" rispondo. Sospiro e assieme alle ragazze entriamo nella sala ancora piena di gente, la musica rimbomba e io mi lascio andare non pensando più al messaggio di prima.
Kevin pov:
"Bryan fermati! Fammi almeno parlare!" Grido rincorrendo Bryan a passo veloce, arrivato ormai nella hall del palazzo. "Per la quinta volta Kevin,non ho voglia di starti a sentire, per me quello che hai fatto conta più delle tue parole" mi risponde. "Ma cosa ti ho fatto? Non avrei minimamente immaginato che tu e Chanel avete avuto una storia anni fa e se non sfuggiva il discorso l'altro giorno alla festa non lo avrei neanche mai scoperto probabilmente. Quindi tecnicamente dalla parte del torto ci sei.." mi interrompe Bryan bruscamente. "Non osare nemmeno Kevin. Io ho tutti i diritti prima di te, io la conosco da prima e pensavo che tu, da amico, ti saresti fatto da parte per me, soprattutto dopo aver scoperto quello che provo ancora per lei!" Il receptionist ci osserva probabilmente in procinto nel cacciarci dal palazzo, quindi prendo Bryan per il braccio e lo accompagno fuori. "Se lei mi avesse chiesto questo, non avrei avuto altro da fare... ma lei vuole me e me lo ha dimostrato stasera Bryan... mi dispiace ma é cosi." Rispondo con tono serio. "Lo sapevo ci sei andato a letto... dopo questa Kevin puoi benissimo scordarti di tutto, ma ricordati bene che tu resti comunque un professore che vive a Brooklyn... e lei, beh, non serve che te lo dico, lo vedi da te..." indica il palazzo alle nostre spalle circondato da un enorme parcheggio dove vedo solo macchine di lusso: Ferrari, McLaren, Porsche etc. "Lei non é solo questo, dovresti saperlo. Buonanotte Bryan..." dico infine io, entrando nell'immenso palazzo, mentre il portinaio mi apre gentilmente la porta scorgo un sorriso fin troppo bastardo, nel viso di Bryan,ma lo ignoro. Sospiro e prendo l'ascensore per tornare da Chanel. "Hey Kevin, che fine avete fatto tu e Bryan?" Mi domanda Tommy vedendomi uscire dall'ascensore. "Ah Tommy! Niente io e Bryan abbiamo discusso per il motivo che probabilmente già sai..." rispondo, cercando Chanel con lo sguardo ingiro per le sale. "Dai vieni a berti una cosa con noi, vedrai che a Bryan passerà!" Dice Tommy dandomi una pacca sulla spalla amichevolmente. Annuisco e ci avviciniamo al bancone del bar.
La festa si conclude non tardissimo, così ne approfitto per restare ancora un pò con Chanel,dopo che tutti sono andati via. "Questa sera Irina e Alexa sono state così stressanti che le avrei buttate giù dal terrazzo entrambe." Dice lei, sbuffando e bevendo l'ultimo calice di champagne. "Sai meglio di me che non sono vere amiche quelle ragazze..." aggiungo, mettendole un braccio attorno alla spalla così che lei si appoggia al mio petto. Siamo seduti entrambi su questo immenso ma confortevole divano, di fronte a noi la vista dei palazzi. "Lo so, ma quelle così é meglio averle amiche piuttosto che nemiche, credimi... e pensare che una volta ero anche io come loro..." sospira Chanel. "Il periodo in cui stavi con Bryan?" Domando curioso. "Si,esatto... dopo che lui se né andato ho avuto un crollo emotivo e da lí sono cambiata... per più di un anno ho vissuto dentro un Centro di riabilitazione, beh di questo ovviamente sanno solo poche persone, i miei genitori hanno detto a tutti che ero in Italia a studiare, quando invece ..." si interrompe e i suoi occhi iniziano a diventare lucidi. "Hey sta tranquilla,non sei obbligata a..." mi interrompe. "No no sto bene, oramai ci sono abituata. Bryan e io ci capivamo molto, entrambi eravamo figli di genitori costantemente assenti, suo padre non lo calcolava nemmeno, invece sua madre era un'ereditirera russa che si è messa con suo padre solo per soldi. Suo padre ricordava sempre a Bryan che la sua nascita non era prevista, la cosa peggiore da dire ad un figlio. Come ben saprai lui aveva problemi con l'alcool, beveva ogni sera, A volte nemmeno rientrava a casa. Inizió poi a frequentare dei ragazzi dell'Upper West Side i quali non avevano giri sani, cosi inizio anche con la droga..." guarda fissa davanti a sé, come se stesse avendo un flashback. Mi sentivo male per lei, non pensavo avesse passato un periodo cosi buio in adolescenza. Le carezzai la mano per incoraggiarla così lei continuó: "Andavamo spesso alle loro feste assieme, avevo iniziato anche io a 'divertirmi' come lui anche un pó troppo spesso, saltavo scuola o arrivavo in ritardo perché ero tornata tardi e pure ubriaca. Finché mia madre se ne accorse. Qualche giorno dopo Bryan fu arrestato in possesso di sostanze illegali, da lí non lo vidi più e per me, da quel giorno in poi é stata tutta una salita, ma man mano che salivo non sentivo il sole confortarmi e scaldarmi, bensí il buio della solitudine più pesto."
...CONTINUA...
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