9° CAPITOLO

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È domenica e mi sono vegliata presto e stranamente sono di buonumore e piena di energie, così decido di andare a correre e prendere un po' di aria fresca.
Indosso la prima tuta che trovo e prendo uno zainetto per metterci una bottiglietta d'acqua e una barretta ai cereali, ricca di vitamine, dopodiché lascio un post-it sul frigorifero
'Sono andata a correre. Torno per pranzo.'
Subito dopo chiudo la porta dietro di me e nel momento in cui sto per scendere le scale vado a sbattere contro...ti pareva.

"Alex" lo guardo senza sapere cosa fare
"Ehy Cassandra...sempre di fretta eh!"
"Sto andando a correre" dico con voce strozzata
"Comunque scusami per l'altra notte se me ne sono andata via così" continuo
"Tranquilla...sto solamente pensando che che sei una pazza" dice in tono serio e non capisco se mi stia prendendo in giro
"..." lo guardo accigliata
"Sto scherzando" dice ridendo 
"Ah" riesco solo a dire accennando un sorriso "va bene, io vado" e me ne vado correndo giù per le scale. 

________

Sto correndo per le vie di Torino da circa due ore...e non ho più fiato, così trovo la prima panchina vuota e mi ci butto sfinita.
Caccio dallo zainetto l'acqua e la barretta, che divoro in meno di due secondi.
Nel frattempo la suoneria del mio cellulare mi Interrompe, ma non faccio in tempo a vedere chi è, che ho già aperto la telefonato e portato il mio telefono all'orecchio

"Pronto?" dico bevendo un sorso d'acqua
"Cassandra finalmente...visto che ieri sei tornata tardi, ti andrebbe di uscire questa sera?"

Oddio ANCORA Christian! è davvero assillante.

"Ciao Christian...non so se posso.." ma non faccio in tempo a rispondere che mi interrompe
"Non ti preoccupare"

Aah finalmente ha capito.

"Ho appena sentito tuo padre, mi ha detto che saresti più che felice di uscire con me" dice tutto entusiasta
"Ah si? Questo ti ha detto mio padre?" domando incredula
"Certo. Allora ci vediamo stasera intorno alle 19:30. ti aspetto fuori la porta" e riattacca

Non ho parole.
Quando torno a casa mi sente mio padre.

Dopo aver rimesso il cellulare in tasca e lo zaino sulle spalle, me ne ritorno a casa incavolata nera.

_____________

Finalmente sono riuscita a ritornare a casa in tempo, prima che iniziasse il diluvio universale, così per rilassarmi mi dirigo velocemente in bagno per farmi una doccia calda.

Dopo essermi rinfrescata e vestita seguo la scia di profumo che proviene dalla cucina, dove trovo i miei genitori a cucinare le fettuccine al ragù.

"Sandra quando sei rientrata?" domanda mia mamma
"Poco fa" rispondo sedendomi su uno sgabello
"Oggi saremo solo noi tre" dice mio padre
"Perché? Giulia?" domando
""È andata a studiare da un'amica" risponde mia madre
"Un'amica? Siamo qui da così poco tempo e già si è fatta degli amici?!" rispondo sorpresa
"Dovresti essere come lei...e non scontrosa e diffidente con tutti" interviene mio padre
"Mi dispiace per te ma io sono Cassandra e non Giulia che fa tutto quello che le dici...perciò stasera ci esci tu con Christian perché io non ho la minima intenzione di uscirci per fare un favore a te" dico alzando il tono della voce
"Innanzitutto abbassa la voce e poi ti rendi conto che se tu ti sposi con quel ragazzo le nostre famiglie si uniranno e..
" continua mio padre
"Stai delirando. Ti rendi conto di quello che dici? Non ti riconosco più." urlo andandomene verso la camera

Entro in camera chiudo a chiave la porta alle mie spalle e dopodiché mi butto sul letto con la testa sotto il cuscino per soffocare il pianto.

Voglio tornare a Roma.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 27, 2017 ⏰

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